Questo è un articolo in divenire, nel senso che inizio a scriverlo alle 20:39 durante l´anteprima del Festival. E lo aggiorno man mano che le cose avvengono. Tipo che io so già chi ha vinto il premio della critica (perché ce l´hanno appena annunciato) ma non lo posso dire. In gergo, questa cosa qua si chiama embargo. Poi ho sotto mano la scaletta della serata e l´unica cosa che posso dirvi è che gli ospiti sono Cristina D´Avena, Renato Zero e.. ma vabbè, tanto quando leggerete la serata sarà già finita.
Faccio il serio, sono le 20:47 e sta già passando la sigla dell´Eurovisione. Non vi racconterò tutto nel dettaglio ma tutto ciò che è degno di nota. Nel frattempo, approfitto di questo ultimo articolo per ringraziare i nostri lettori che ci hanno seguito con tanto affetto. I vecchi sì, ma anche i nuovi. Viva la musica!
La serata si apre con la presentazione della giuria composta da Franz Di Cioccio, Nicoletta Mantovani, Massimiliano Pani, Laura Valente, Fausto Brizzi, Paola Maugeri, Federico Olandese Volante e Valentina Correani. Prima del ripescaggio, si esibisce Francesco Gabbani, vincitore della sezione Nuove Proposte. Poi collegamento da New York con Il Volo, vincitori dell´ultima edizione, che Carlè te la potevi risparmiare.
Arriva, poi, il primo momento clou: Irene Fornaciari è ripescata e sapete cosa vuol dire? Vuol dire grande smacco per i Dear Jack che sono definitivamente eliminati insieme a Neffa, ai Bluvertigo e agli Zero Assoluto.
L´apertura ufficiale è affidata a Roberto Bolle e la gara vera e propria inizia con la piccola grande Francesca Michielin con il brano Nessun grado di separazione. Che io la ami credo lo abbiate capito e quindi non vi dico niente di più.
Il secondo artista in gara è Alessio Bernabei, con Noi siamo infinito, presentato da Madalina Ghenea che fa il suo primo ingresso. Lui continua a non convincere, la canzone forse.
Dopo Sabrina Ferilli, Carla Fracci, Donatella Versace e Belen Rodriguez, fa il suo ingresso Virgina Raffaele, quella vera. Insieme presentano Clementino che canta Quando sono lontano. Per me, il pezzo ha tra i testi più belli di questa edizione.
Anche l´ultimo dei quattro, Gabriel Garko, fa il suo ingresso sul palco. Presenta Patty Pravo, quasi senza strafalcioni. Considerando che siamo a sabato, direi che ci sta. A me piace pure Patty Pravo, nonostante la voce a volte calante. Il brano coinvolge, ad ogni ascolto sempre di più.
Piccolo sketch tra Bolle e la Raffaele che ballano sulle note di La notte vola e poi via con Lorenzo Fragola che canta Infinite volte. Bravo, bravo, bravo. L´ho già detto che è bravo?
Arriva, finalmente, Noemi. La borsa di una donna è l´altro testo che meriterebbe un premio speciale. Il che è previsto. Quindi speriamo bene.
Attenzione attenzione attenzione! Primo ospite: la mega galattica Cristina D´Avena. Esegue Il valzer del moscerino, Kiss me Licia, Occhi di gatto, La canzone dei Puffi. Non so voi ma io mi sono divertito da matti!
E´ il turno di Elio e le Storie Tese travestiti dai Kiss. La loro Vincere l´odio fa ballare tutti, qui in sala stampa.
Momento comico, sì, ma posso dire “Che palle”? Non tanto per Pieraccioni e Panariello ma per il fatto che ogni volta che c´è Conti ci sono pure loro. Ecco. L´ho detto.
Artista numero 8. Arriva Arisa con un outfit quasi normale. La sua Guardando il cielo è una piccola poesia fatta di immagini e pensieri di vita quotidiana. Lei è il solito metronomo umano.
Virginia Raffaele presenta gli Stadio, la band forse più acclamata dei quest´edizione. Complice, naturalmente, la loro Un giorno mi dirai. Parole bellissime dedicate da un padre a una figlia.
Annalisa. Mi ha definitivamente convinto. Con Diluvio universale ha lasciato da parte le canzoncine per darsi a testi che meritano. La mia personale sorpresa di questo Sanremo.
Il tripudio? Arriva con Renato Zero. La storia che ritorna. Un medley fantastico composto da Favola mia, Più su amico, Nei giardini che nessuno sa, Cercami, Il cielo, I migliori anni della nostra vita. Poi ancora Triangolo e Mi vendo. Le sue parole raccontate dal palco convincono quasi quanto le sue performance. Conclude il suo intervento con il suo nuovo singolo, Gli anni miei raccontano.
Esce Renato Zero, entra Rocco Hunt. Ecco, tanto per dire. Wake up spinge. Di brutto. Il “problema” è lui che piace e non piace. Troppa spavalderia? O troppa euforia?
Via con il piano sul palco. E questo può voler dire solo Dolcenera. Innegabile le potenzialità della sua voce. Il brano Ora o mai più (Le cose cambiano) acquista valore.
Ci avviciniamo alla fine. Tocca a Enrico Ruggeri. Il suo primo amore, il post-punk, non lo ha mai scordato e lo dimostra con Il primo amore non si scorda mai.
Giovanni Caccamo e Deborah Iurato arrivano dopo una prova di recitazione di Garko. Che vabbè, sì, fa l´attore, ce lo dovevano ricordare. Il pezzo dei due ragazzi, Via da qui, si conferma uno dei più acclamati. Ma c´è Sangiorgi di mezzo. Questo è quanto.
Il tormentone di questo Sanremo? Arriva con Valerio Scanu. Il refrain di Finalmente piove, scritta da Fabrizio Moro, è tra i più canticchiati. Almeno dalla brutta razza dei giornalisti della sala stampa dell´Ariston.
A Virginia Raffaele, che si lascia andare nell´imitazione di Ornella Vanoni, il compito di presentare l´ultima artista in gara, Irene Fornaciari. Abbiamo riascoltato Blu, ancora una volta. dopo il ripescaggio. Che boh, ok, va bene.
Prima della classifica? Solo un piccolo intermezzo affidato alla presentazione di Beppe Fiorello che parla della sua fiction “Io non mi arrendo”.
Dicevamo classifica? E classifica sia. Dalla posizione 16 alla posizione 4.
16. Irene Fornaciari
15. Dolcenera
14. Alessio Bernabei
13. Valerio Scanu
12. Elio e le Storie Tese
11. Annalisa
10. Arisa
9. Rocco Hunt
8. Noemi
7. Clementino
6. Patty Pravo
5. Lorenzo Fragola
4. Enrico Ruggeri
Gli artisti che, quindi, occupano le prime tre posizioni sono Giovanni Caccamo e Debora Iurato, Francesca Michielin e gli Stadio. Si apre quindi l´ennesimo televoto, che decreterà, infine, il vincitore finale.
Forza Francesca, l´ho già detto? Mi sa di sì.
In breve vi dico: si è esibito Willi William e ha fatto il suo ingresso Guglielmo Scilla per presentare la sua fiction (pure!).
Prima di decretare il vincitore, ben 4 premi assegnati:
- Premio Sergio Bardotti per il miglior testo: Francesco Gabbani con Amen
- Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior musica: Stadio con Un giorno mi dirai
- Premio della critica “Mia Martini”: Patty Pravo con Cieli immensi
- Premio della sala stampa Radio-TV-Web “Lucio Dalla”: Stadio con Un giorno mi dirai
Finalmente ci siamo!
LA 66a EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO è VINTA DA
GLI STADIO
Matteo D´Amico
13 febbraio 2016
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