Quando si dice...”Partire col botto”. O forse sarebbe meglio dire “Partire cercando di sembrare un talent show”? La seconda serata del 66° Festival di Sanremo si apre con le Nuove Proposte che si sfidano a coppie. Perchè quest´anno, tra i giovani, valgono le regole dei giovani ai talent. Ovvero: non si gareggia normalmente, ma si procede subito con le eliminazioni-lampo. Competizione allo stato puro. E non basta l´amicizia tra la gigantessa coi tacchi Cecile e la piccolina Chiara dello Iacovo in ballerine a farci dimenticare che a Sanremo si gareggia. Semmai il fatto che le due coppie siano così ben assortite, accentua la sensazione della sfida: basta guardare la faccia pulita e gli occhioni azzurri di Irama, in netto contrasto con l´aria più sicura di Ermal Meta, uno che la musica la mastica da un bel po´, seppur da “dietro le quinte”. E salutiamo Cecile ed Irama, anche se forse avremmo voluto sapere il verdetto almeno alla fine della serata.
Se i concorrenti, da qui in avanti, saranno quasi tutti talent-made, a farci tornare ad una pseudo-normalità ci pensano i bianchi e neri di Dolcenera, quelli del suo abito, del suo pianoforte, dei suoi capelli corvini e della pelle candida. E tra una Virginia Raffaele/Carla Fracci esilarante (migliore della Ferilli) e un Gabriel Garko ancora decisamente spaesato, ecco che arrivano prima il rapper Clementino e poi la veterana Patty Pravo, accompagnata da un acclamatissimo Beppe Vessicchio (che tornerà a dirigere anche dopo), a giudicare dagli applausi la vera star della serata.
Il pubblico, del resto, sembra amare particolarmente le facce conosciute e i momenti di revival. E infatti dopo la familiare e rassicurante barba del maestro d´orchestra, arriva Eros Ramazzotti a scaldare gli animi nostalgici, con un medley di canzoni, da Terra Promessa a Più bella cosa. E per non restare troppo fermi al passato, si torna ai talent boys, stavolta con Valerio Scanu, una delle (nuove) figure che probabilmente ha più feeling col palco di Sanremo, sia come presenza scenica che come stile musicale, in perfetta simbiosi con quello che ci si aspetta di sentire: una voce limpida, pulita e controllata, e un pezzo che tutto sommato funziona. A seguirlo, c´è Francesca Michielin, col suo viso da bambina e il suo “E´ stata una figata!”, così liberatorio. E se il rischio era quello di cannare completamente con un outfit da gran sera, come spesso accade a chi vorrebbe apparire più grande, Francesca ha saggiamente scelto di giocare con la giovane età accentuando il suo lato ironico e indossando una salopette che ricorda un grembiulino delle scuole elementari. Viene il dubbio che la canzone di Bernabei funzioni leggermente meglio che quella degli ex colleghi Dear Jack, con un ritornello facile che resta in testa, ma Elio e Le Storie Tese (ahimè, senza Rocco Tanica), non lasciano il tempo di pensarci troppo. Sarà perchè distolgono l´attenzione con il loro meraviglioso look, forse un omaggio modaiolo al colore Pantone dell´anno, il rose quartz? O sarà per la carrellata di ritornelli che non possono fare altro che costringerci a stargli dietro?
Tra le due bionde internazionali Ellie Goulding, meravigliosa ed eterea in tailleur bianco, e Nicole Kidman, austera in abito lungo e nero, si inserisce uno scanzonato Neffa che non convince, forse anche per quella piuma sull´immancabile cappello, a cui segue un incantevole Annalisa, con un abito che la porta dritta sul trono delle meglio vestite di questo Festival. Chiude una coppia raffinatissima, gli Zero Assoluto, eleganti, distinti e tutt´altro che...zero.
E adesso non ci resta che fare il conto alla rovescia fino a stasera, per vedere cosa ci offrirà questa volta il palco più famoso della musica italiana.
Angela Suriano
11 febbraio 2016 |