E siamo al Multiplatino. Terzo per Una storia semplice e quarto per Casa 69.
Il frontman Giuliano Sangiorgi, per l’occasione regala un brano ai fan ormai sparsi per il mondo. Una storia che parte da una cantina salentina. I Negramaro sicuramente rappresentano uno di quei rari casi in cui la discografia ha fatto il suo lavoro con attenzione e dedizione.
I famosi: uno, Ascolto brani e due, Talent scouting, per intenderci. Ormai quasi totalmente deceduto il primo, e relegato ai format tv il secondo. Forse la magia che permea la band salentina risiede anche in questo, in una gavetta partendo da una cantina macinando chilometri in furgone, sino ad arrivare a stadi e palazzetti blasonati. Senza dimenticarsi del tour europeo.
I Negramaro ormai sono una certezza nel panorama musicale italiano, fan e detrattori devono comunque concordare su tale assunto. L’evoluzione insita della band è stato un processo naturale. Il coraggio di virate musicali inaspettate con la voglia di mettersi in gioco, oltre che la faccia, azzardando. L’aspro Casa69, ne è l’emblema. Le sedici tracce (più due bonus track) hanno avuto l’onere e onore di schiaffeggiare l’ascoltatore attraverso ricerche armoniche e musicali completamente differenti rispetto a La Finestra. Una storia semplice è la raccolta delle orme passate e dei nuovi passi, con gli inediti che custodisce al suo interno, un album che è la celebrazione degli anni insieme.
Un successo meritato costruito tra parole e musica, tra sensazioni impresse su pentagrammi. Un successo decretato da talento e non da “logiche-aliene-altre” di cui spesso non si fa menzione, mettendo la testa sotto la sabbia come gli struzzi. Un successo vissuto in sei, masticato in sei, graffiato in sei. Un successo di cui il multiplatino è solo la visibile esternazione: la capacità di arrivare sotto la pelle, l’abilità di mettere tra note e sillabe quell’emozione che anche tu hai lì, incastrata nello stomaco, ma di cui non riesci a trovare il nome.
Testo Elena Rebecca Odelli
20 Ottobre 2014 |