Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con la fresca vincitrice del premio delle critica radio tv Ariel, al secolo Alessandra Placenti, giovane fan di Giorgia che prende il suo nome dalla sirenetta del celebre Disney movie.
Ariel, le solite domande di rito sul Festival: come ti trovi in mezzo a questa tempesta mediatica?
“Bene! Ovviamente non sono abituata a tutte queste attenzioni. Sai, un giorno sconosciuta e l’altro…”.
Sei una dei ‘concorrenti’ di Sanremo Lab, eravate 350. Ti aspettavi di essere ammessa? E secondo te perché è stata ammessa proprio la tua canzone?
“No non me l’aspettavo sinceramente, quando l’ho saputo è stata una sorpresa per tutti! Non so perché sia stata ammessa proprio la mia canzone. Io posso solo dire di essere stata me stessa e ho scelto Ribelle perché mostra Ariel com’è veramente. E poi dal punto di vista della struttura è un pezzo con una grinta rock, ma che ha una sensibilità pop e si prestava alla kermesse festivaliera”.
Come ogni anno c’è stata la solita polemica sul Festival in quanto manifestazione tendente alla gerontofilia, come hanno denunciato anche i Finley in una loro conferenza stampa. Pensi che a Sanremo 2008 sia stato dato spazio ai giovani?
“Credo che alla fine lo spazio per i giovani ci sia stato. Solo che il Festival ha bisogno anche di differenziazione e quindi ci vogliono anche i big con la loro musica. Forse noi giovani avremmo avuto bisogno di più spazio mediatico, oltre i 3 minuti a disposizione sul palco”.
Tra le tue preferenze musicali ci sono Vasco, Giorgia, Ramazzotti e Venditti e poi anche Mary J. Blige…
“Sì, ascolto molta più di musica italiana che straniera…”.
Ma cosa hanno in comune per te questi artisti?
“Sicuramente una grande capacità vocale. Mi piacciono molto e mi ispiro a loro. Però quando sono sul palco cerco sempre di portare me stessa e di non somigliare a nessuno…”.
Quindi immagino che il primo disco che hai comprato è stato…?
“Un disco di Giorgia! ‘Senza Ali’. Quel pezzo l’ho cantato un migliaio di volte!”.
E l’ultimo?
“Mi hanno regalato il disco di Stefano Centomo…l’ultimo propriamente acquistato penso proprio che sia un altro disco di Giorgia…”.
Sia tu che i Melody Fall , così come altri gruppi emergenti, siete di Torino. Pensi che stia nascendo un movimento musicale nella vostra città?
“Già, ho notato. Non saprei… a Torino non ci sono molti locali per suonare. Non c’è spazio per farsi le ossa dal vivo insomma. Però forse da dopo le olimpiadi qualcosa dal punto di vista culturale sta nascendo. Quindi speriamo che continuino ad emergere sempre nuovi artisti…”.
Ho visto che hai studiato pianoforte, firmerai dei pezzi del tuo disco?
“Purtroppo ho studiato solo un anno, quindi non firmerò nessun brano del disco. Però conto di rimettermi a studiare presto così da poter partecipare alla stesura dei pezzi magari già dal prossimo disco”.
Tre canzoni che hai adesso nel tuo iPod…
“Family Affair di Mary J Bridge, Umbrella di Rihanna e un pezzo della Aguilera”.
Ma non eri fan di Giorgia!?
“Ma sono giovane e ascolto la musica che ascoltano tutti! Però se devo scegliere un disco da comprare compro un disco di Giorgia, che è un mio modello ‘vocale’!”.
(01/03/08)
(f.b.) |