Stamane, in conferenza stampa da Sanremo, Pippo Baudo ha criticato la scelta della FIMI - l´associazione dell´industria musicale italiana - di “prestare” al Festival di quest´anno solo il 30% degli artisti di sua competenza. Il presentatore ha poi aggiunto di essere ricorso alle etichette indipendenti, “piu’ coraggiose, in senso positivo”.
Arriva ora la risposta del presidente dei discografici Enzo Mazza, che riprende la sua posizione già delineata nei giorni scorsi.
“Il Festival di Sanremo dovrebbe tornare ad essere una vera fucina di giovani
talenti, una missione verso la quale l’evento ha da tempo abdicato
inseguendo solo logiche di ascolto televisivo e sacrificando i giovani
artisti ad orari impossibili o eliminandoli al primo passaggio. La gara
dovrebbe essere inoltre anticipata da una serie di trasmissioni che
conducano il giovane artista ad essere già conosciuto quando si esibirà al
Festival creando un’atmosfera di attenzione nel pubblico, coniugando con la
TV anche iniziative sul web che dovrebbero attirare un pubblico giovane.
Oggi, lo spettatore medio del festival supera abbondantemente i 50 anni ed
in crescita, mentre i giovani si muovono verso i nuovi media che attraggono
anche sempre maggiore pubblicità. La gara dei cosiddetti big andrebbe
soppressa e sostituita con un evento che consenta di presentare novità
musicali italiane ed internazionali in una sorta di grande vetrina di star
che dovrebbero costituire il richiamo per la vera kermesse, che sarebbe
appunto una gara di giovani talenti. C’è chi dice che così gli ascolti
calerebbero ? Gli ascoltatori fuggono dalla TV generalista comunque e al
ritmo di 7 punti di share tra il 2000 e il 2007 e RAI è in grave ritardo
sulle nuove piattaforme, sul Festival è urgente fare una riflessione tutti
insieme e non tirare a campare sperando che una formula trita sopravviva a
se stessa”.
(27/02/08)
(v.v.) |