Dal 7 febbraio sarà in rotazione, su tutte le principali reti musicali, il nuovo video di Nostrastoria, il nuovo singolo di Inno uscito il 15 gennaio scorso su etichetta Sony Music e per la seconda settimana in prima posizione nella classifica Fimi/GfK per il quale, per la prima volta Gianna Nannini sarà anche Regista.
Il video, che per la prima volta vede Gianna impegnata alla regia, vuole rappresentare l’essenza dell’amore attraverso un luogo tetro, difficile e solitario come il carcere, all’interno del quale la rocker cammina cantando e gridando in un corridoio con una lunga catena ai piedi, per simboleggiare il legame che unisce e che, spesso, divide due persone.
Si ricorrono immagini di mani che si toccano, si sfiorano, si prendono con forza; braccia che si intrecciano e non si vogliono staccare e labbra che si baciano; dettagli di occhi, bocche e una serie di fortissime espressioni, emozioni, sguardi e movimenti che esprimono i sentimenti contrastanti che caratterizzano Gianna nel video: odio, rabbia, amore, solitudine e passione.
Il video ruota attorno a due metafore: il tentativo di fuga da un rapporto amoroso che fa male, imprigiona, toglie il fiato, ossessiona e il carcere come metafora dell’amore che esaspera ed esalta i sentimenti, ferma, sconvolge, imprigiona, blocca.
Il videoclip è stato realizzato all’interno dell’ex carcere militare di Peschiera del Garda che è stato eccezionalmente concesso per questa occasione. Le imponenti pareti di pietra bianca e grigia, tramandano un’idea di solidità che sembra aver fermato il tempo.
(cs)
06 Febbraio 2013 |