Sono stati annunciati oggi dalla Guardia di Finanza di Milano i risultati conseguiti nell´indagine per contrastare l´illecita immissione in rete del brano realizzato per raccogliere fondi per la ricostruzione in Abruzzo. Tre persone sono state denunciate per aver diffuso il brano sulle reti p2p attraverso siti "cyberlockers" e il programma peer to peer "Direct Connect++". La messa su internet in modo abusivo del brano "Domani 21/04.09" ha già comportato un danno stimato, ad oggi, pari ad almeno 1 milione di euro, cifra che in proiezione, potrebbe raddoppiare.
"Avendo riscontrato nelle scorse settimane - spiega Luca Vespignani, segretatrio generale della FPM ( federazione contro la pirateria musicale) a margine della conferenza stampa della GDF di Milano - migliaia di copie del brano e del video ´Domani 21/04.09 ´ messi a disposizione sulle reti P2P con decine di download illegali ogni giorno, lo abbiamo subito segnalato alla Guardia di Finanza che in modo tempestivo ed efficace ha provveduto ad individuare e denunciare i colpevoli".
FIMI, la federazione di Confindustria che rappresenta le principali aziende discografiche italiane, ha espresso plauso per l´operazione della GDF che si inquadra nella più vasta attività di contrasto alla pirateria. Il Presidente di FIMI, Enzo Mazza ha spiegato: "chi ha immesso in rete questo brano ha compiuto un atto scellerato danneggiando consapevolmente l´iniziativa che prevedeva un´ampia disponibilità della canzone tra store digitali, video in streaming gratuito e cd in vendita nei negozi" .
La normativa vigente in Italia in materia di condivisione illegale di materiale protetto da diritto d´autore prevede una multa fino a 2.000 euro e sanzioni amministrative accessorie che possono anche raggiungere svariati milioni di euro (103 euro di sanzione per ogni file illegale). Nel caso venga ravvisato lo scopo di lucro, oltre alle sanzioni amministrative già citate, limputato rischia una pena detentiva fino a tre anni di carcere e una multa fino a 15.000 euro.
(red)
(26 maggio 2009) |