Vasco Rossi ha scritto per Noemi “Vuoto a perdere”, la canzone parte integrante della colonna sonora del nuovo film di Fausto Brizzi “Femmine contro maschi” in uscita tra pochi giorni e nelle radio dal 28 gennaio.
“Vuoto a perdere” è una canzone che va controcorrente, il testo sfata con molta ironia il mito moderno della perfetta forma fisica eterna e descrive in maniera perfetta una fase decisiva nella vita di una donna, quella di una maggiore consapevolezza di sé. E’ una questione di crescita. Di guardare avanti e non indietro, a quello che non torna più.
Anche per Noemi, che interpreta la canzone con grande autoironia e coraggio, questo è un momento di svolta e di crescita artistica.
“Vuoto a perdere” è il primo singolo per le radio e sarà incluso nel suo nuovo album, prodotto da Corrado Rustici e che verrà pubblicato in primavera.
E’ sorprendente come Vasco riesca a descrivere l’universo femminile, nello spazio di pochi minuti di una canzone e a captarne il cuore e l’anima. E’ uno dei suoi punti di forza, da “Albachiara” a oggi. Con poche mirate frasi riesce a far sì che ci si immedesimi e ci si riconosca in quello che dice.
E’ difficile che scriva per altri, quando lo fa è perché c’è qualcosa nell’interprete che lo ispira, gli trasmette quell’energia positiva indispensabile per creare. E’ quello che è successo con Noemi, tra le voci più interessanti del momento.
Che sia arrivata al grande pubblico attraverso XFactor non ha più alcuna importanza, Noemi ha personalità, è autentica e ispira da subito grinta e simpatia.
La fortunata coppia di autori Curreri- Rossi, le musiche il primo e i testi il secondo, ha scritto diverse hit, come “E dimmi che non vuoi morire” per Patty Pravo (Premio della giuria artistica di Sanremo nel ‘97), “La tua ragazza sempre” (seconda classificata al Festival di Sanremo nel 2000) e “Prima di partire per un lungo viaggio” per Irene Grandi. Infine, “Un senso”, colonna sonora del film “Non ti muovere” di Sergio Castellitto, divenuta un classico.
E’ ora la volta di Noemi, lei rappresenta il nuovo e ha sicuramente la forza per interpretare il cambiamento delle donne nella musica di oggi.
(red)
(21 gennaio 2011) |