Rebel Soul è un titolo davvero azzeccato per il nuovo album di Kid Rock, nei negozi di dischi e nei digital store dal 20 novembre.
“Avevo intenzione di fare un album di Greatest Hits, ma solo con canzoni inedite” dice ridendo. “L’ultimo disco che ho fatto era decisamente intenso e parlava ad esempio di quello che stava succedendo a Detroit per via della crisi economica, questo è stato: “voglio solo tornare e fare un disco divertente di Kid Rock”. A seconda di come andava quel giorno in studio, “scrivere quelle canzoni, che fossero hip-hop, rock and roll o country, però divertendosi” .
Il risultato è “Rebel Soul”, un disco registrato velocemente e in maniera molto libera. “Io e la band eravamo insieme mentre mi stavano rifacendo lo studio”, spiega lui, “e a un certo punto ho detto – dai, mettiamoci semplicemente a registrare - e abbiamo fatto tutto in un paio di settimane”.
“Nei primi album era davvero difficile attraversare i vari strati, far arrivare la musica alla gente, ora penso semplicemente che faccio queste cose e le persone magari pensano”: “Oh, questo è Kid Rock un po’ confuso a livello creativo”, dice, “mentre io lo guardo e dico”: “Queste sono le canzoni che voglio suonare e il tipo di musica che voglio ascoltare”.
Un cantante bianco di Detroit che negli anni 90 inizia a fare hip-hop, a farsi conoscere e rispettare in un ambiente non certo per lui facile e si trasforma poi in una vera rock star, in un cantore dell’anima americana che riesce straordinariamente a fondere insieme concetti solo apparentemente distanti come l’amore per la libertà e gli spazi illimitati a quello per le tradizioni più semplici e radicate. Chi è più ribelle di Kid Rock che ama tutto questo ma sfugge qualsiasi etichetta o definizione e cambia continuamente restando sempre così fedele a se stesso?
(cs)
22 Novembre 2012 |