PHINEAS GAGE è il nuovo album di Roberto Angelini, un nuovo capitolo per l’eclettico artista che, a tre anni di distanza da La Vista Concessa e numerosi progetti collaterali, presenta domani, a Roma, un lavoro in cui tutta l´esperienza raccolta tra collaborazioni, album e live, lo scambio di energie, le prospettive e la ricerca, si ricollegano tra loro dando vita ad un album in cui è evidente, nella forte alternanza tra brani strumentali e non, la scelta di sperimentare oltre le regole.
Il concerto si terrà in un luogo di “vita artistica e di buoni pensieri” a cui l’artista è legato da molti anni, l’Angelo Mai che dalle 23,59 del 18 ottobre 2012 è stato occupato.
Centro di produzione indipendente cresciuto in assenza di finanziamenti pubblici e a costo zero per i contribuenti, L’Angelo Mai Altrove da tre anni si sostiene attraverso il proprio bar e le sottoscrizioni all’ingresso, reinvestendo interamente nella produzione e nella ristrutturazione.
PHINEAS GAGE sarà presentato dunque domani 20 ottobre all’Angelo Mai Altrove Occupato di Roma.
Un progetto che racconta la nuova, attuale forma di Roberto Angelini che dal percorso compiuto in questi anni trae spunto ma che arricchisce e rende ancora più complesso attraverso l´attenzione a sonorità elettroniche, ambient e alle sue interazioni.
Il titolo dell’album , PHINEAS GAGE, è il risultato di una scelta verso una ricerca musicale “sincera e libera” soprattutto nei suoni. Il nome, Phineas Gage, è quello di un operaio statunitense addetto alla costruzione di ferrovie che sopravvisse miracolosamente ad un incidente sul lavoro nonostante la grave ferita infertagli da un´asta di metallo che gli trapassò il cranio.
Diventò uno dei casi di studio più famosi in neurologia perché già dopo pochi minuti dall’accaduto Gage era di nuovo cosciente e in grado di parlare. La sua personalità però subì radicali trasformazioni, molto forti e a volte poco piacevoli, ma cominciò da allora a rapportarsi con le persone tirando fuori,senza filtri e bugie, i suoi pensieri a volte con modi poco convenzionali.
Una “schiettezza” cercata, nel caso di Roberto Angelini, nei suoni di un album in cui si espone e si sperimenta in un viaggio intimista in cui non solo le parole raccontano.
www.robertoangelini.it
(cs)
19 Ottobre 2012 |