Bono Vox, leader della band irlandese U2, ha lanciato un´accusa al governo italiano per la manovra licenziata dalla Commissione Bilancio che prevede, a partire dal 2009, un taglio di 170 milioni di euro annui che riguarderà gli aiuti pubblici in favore dei paesi in via di sviluppo.
DATA (Debt Aids Trade Africa), l´ organismo politico-economico di ricerca che fa capo a Bono Vox, giudica l´ idea «letteralmente incredibile» e il mondo delle Ong è già in allarme. La preoccupazione va anche oltre i confini nazionali, soprattutto perché l´ Italia avrà la prossima presidenza del G8; il timore è che, insieme ai possibili tagli di denaro, venga meno anche il pressing diplomatico per incentivare gli aiuti da parte di Usa, Giappone, Germania, Francia, Inghilterra e Canada.
E proprio per questa settimana (mercoledì 23 luglio) era stata fissata l´uscita in tutte le librerie di "Parola di Bono Vox" per Aliberti editore, libro che non nasce come celebrazione della band U2, ma che si sofferma principalmente sul lato più scomodo della poliedrica personalità di Bono Vox: il suo impegno sociale continuo.
Il curatore, Irvine MacKenzie, ripercorre trent´anni di parole, ricordi, rimorsi, aneddoti e battute della rock star, concentrandosi sulla grande avventura dell´intervento di Bono Vox sui temi più delicati e scottanti di attualità: la cancellazione del debito pubblico per i paesi del terzo e quarto mondo, il Live 8 e il Band Aid, la questione irlandese, le guerre in Bosnia e Medio Oriente, le campagne umanitarie e di sensibilizzazione pubblica, la lotta contro l´Aids, gli incontri con i leader politici mondiali, la marcia contro la povertà.
«Il nostro obiettivo è l´uguaglianza. Si dice che ricchi e poveri siano uguali davanti a Dio. Ma ogni giorno 6500 africani muoiono di Aids. Come due 11 settembre al giorno. E non se ne sa nulla». (Bono Vox, dopo una partita di beneficenza a Auckland, Nuova Zelanda). (red) (22/07/08) |