Reduci dal successo dell’ultimo album THE DEVIL, YOU + ME, acclamato dalla critica e dal pubblico di tutto il mondo e freschi di pubblicazione dell’esclusivo STURM, commento sonoro all’omonima pellicola del cineasta tedesco Hans-Christian Schmid, pubblicato da Alien Transistor, arrivano in Italia per un’unica data a Milano i Notwist, una delle formazioni tedesche più influenti degli ultimi due decenni.
I NOTWIST nascono in terra bavarese quasi 20 anni fa: nel 1989 il loro suono era ancora alimentato da un’estetica sonora viscerale più associabile all’hardcore metal che alle produzioni musicalmente differenziate e ad ampio raggio che hanno reso il loro disco NEON GOLDEN un enorme successo di critica e di pubblico nel 2002.I NOTWIST sono autori di una musica estremamente personale, una specie di alchimia non sollecitata in alcun modo dalle convenzioni né da particolari scadenze, come si può facilmente intuire dalla data di uscita del loro ultimo lavoro. I 6 anni trascorsi da Neon Golden hanno portato ad un disco che può a pieno titolo essere definito quello più sentito fino ad oggi: THE DEVIL, YOU + ME, uscito in Italia nel 2008 per Cooperative/ SPINGO.
I fratelli Acher hanno coltivato parallelamente ai Notwist una serie di progetti più imperniati sulla ricerca, per non dire del fascino esercitato dalle sirene dell’improvvisazione. Dischi che ereditando in buona misura la visionarietà del kraut rock portavano l’essenziale approccio chitarristico degli esordi altrove. Raggiunto uno status ed un rispetto invidiabile nei quartieri alti del rock indipendente internazionale- dopo il vecchio continente anche l’America si è inchinata al loro suono – i Notwist, in un’inedita inversione di marcia, sono tornati sulla strada della ricerca con STURM un album esclusivo pubblicato da Alien Transistor – vinile, per la gioia dei più incalliti audiofili – commento sonoro all’omonima pellicola del cineasta tedesco Hans-Christian Schmid. Storm – questo il titolo inglese – parla di crimini di guerra nell’ex-Jugoslavia del conflitto civile. Per accompagnare le drammatiche immagini i Notwist si adoperano per un commento sonoro molto particolare, in cui le ambientazioni sono intimiste, come si conviene ad un sottile thriller politico. Uno stato di ipnosi quello indotto dalla musica, grazie a strumenti estranei alla cultura manieristica del rock: xilofono, glockenspiel, fisarmonica ed un uso per nulla invadente dell’elettronica contribuiscono a disegnare un solido impianto per le immagini.
C’é un dialogo costante tra il passato hard rock dei NOTWIST e le loro tendenze più esplorative e elettroniche, ma sono le gradazioni che stanno in mezzo a questi due estremi che rendono la band così unica.
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