Negramaro è ormai un’etichetta di garanzia, se proprio vogliamo buttarla sull’asettico pragmatismo. Arrivi al Mediolanum Forum con la consapevolezza intrinseca di chi sa che assisterà a una performance unica nel suo genere per qualità ed attenzione ai dettagli…e la consapevolezza non si smentisce.
Eppure, ogni volta, ti si imprime sulla pelle quella strana sensazione che scalda come un abbraccio. Loro, noi, tutti in un unico legame per la maratona di ore suonate. Scenografia imponente ma non invasiva, il rosso a far da padrone tra una serie di grandi schermi che trasmettono filmati di indiscusso impatto visivo, una crew attenta.
Teatro 69 e il suo spettacolo nello spettacolo, i Negramaro sono sensibili alle questioni del nostro paese, alla cultura e lo esprimono senza troppi peli sulla lingua.
A denti stretti, tra battute ed immagini. Lo dicono e lo fanno incorniciare da Paolo Rossi, con la sua preghiera del comico. Lo cantano con la dedica alle morti bianche ne ‘L’Immenso’ e la pelle si increspa e la voce si rompe. Giuliano ha recuperato totalmente il suo strumento, le sue corde vocali accarezzano come sempre trasmettendo il suo sentire, il loro sentire, perché è la sinergia tra loro a tenere gli occhi incollati su quel palco.
Perché i Negramaro si danno e nel farlo lasciano la loro traccia in chi ascolta. Perché la gente risponde e non stupisce che su ‘ Solo per Te’, ad accompagnare il piano ci siamo noi, le nostri voci , spettatori e partecipanti di una performance unica nel suo genere. Uno spettacolo spettacolare per dirlo alla Guy Debord
E’ il caso di dirlo, l’attesa ne è valsa la pena.
Testo di Elena Rebecca Odelli
13 ottobre 2011 |