Esce oggi il primo album da solista di Joe Jonas, anticipato dai singoli See No More e Just in Love, che prevede anche una versione con il prestigioso featuring di Lil Wayne.
Joe Jonas ha iniziato a lavorare al suo materiale da solista agli inizi del 2010 con l’intento di unire i sound e le atmosfere della sua musica preferita – Pop/Dance, Hip-Hop, Techno e House. “Volevo realizzare un album che i club DJ hanno voglia di ascoltare,” racconta Jonas.
Collaborando con i produttori di hit Danja (Britney Spears, Madonna, P!nk) e Rob Knox (Leona Lewis, Rihanna), Joe è riuscito a creare un sound che rivela la sua vera personalità musicale. Talvolta ciò significa che è pronto per una serata fuori, ed ecco i brani più tosti ed energici come “Blacklight” e “Fast Life.” Altre volte, nelle ballad ritmiche come “I’m Sorry” e “See No More,” la sua potente voce si lascia trasportare da melodie intense e rivela una vulnerabilità mai osservata prima in un cantante di 21 anni.
Nel corso del 2010 e nella primavera 2011, Joe è andato da Miami a New York per lavorare in studio con Danja, ed è poi rientrato a Los Angeles per lavorare con Knox e con il cantautore James Fauntleroy. “Ho scritto con tutti,” racconta Fauntleroy, “e molti non hanno proprio idea di cosa scrivere – non sono veri fan della musica oppure non si soffermano ad analizzare perché una canzone ha quel sound specifico. Joe, lui sì che SA scrivere. Lavorando con lui, le canzoni sono arrivate velocemente e facilmente.” Aggiunge Knox, “Joe sa cosa vuole, e questo ha reso il tutto molto piacevole.”
Quando non erano in sala di registrazione, Jonas raccoglieva ispirazioni osservando i DJ a Los Angeles e Miami e immergendosi nella cultura dei club. “Uscivamo e andavamo nei club ad assorbire l’atmosfera,“ racconta Joe. “Andavamo ad ascoltare alcuni DJ e a osservare come interagiscono con il pubblico. Era una cosa molto nuova per me. E’ stato interessante notare come la musica e il vibe cambino da città a città – i club di Miami e i club in LA sono totalmente diversi. Con questo progetto volevo identificare un sound universale.”
Jonas riconosce che avere compiuto 21 anni l’anno scorso ha avuto un forte impatto sul sound e la direzione dell’album. “Ha molto a che fare con il diventare maggiorenni,” commenta. “Sei più grande, esci con gli amici, ti rilassi, balli, ecc…. insomma, esci e ti diverti. E questa è la musica che io associo a quella sensazione – è il sound che mi dà la carica.“ Quando andrà in tour verso fine 2011 come artista solista, Joe spera di portare con sé l’energia del nightclub. “Voglio che il live show sia un party, voglio trasmettere quell’entusiasmante club vibe a tutte le persone presenti al concerto,” racconta.
Durante la lavorazione all’album, Joe ha avuto una grossa rivelazione ed ha capito che doveva essere disposto a correre dei rischi. “Essere in grado di crescere come artista è assolutamente fondamentale,” commenta Jonas. “Recentemente ho incontrato Mick Fleetwood alle Hawaii e il suo consiglio è stato: ‘Porta i tuoi fan con te in un viaggio musicale e mettiti sempre alla prova lavorando a cose nuove, cosi i tuoi fan si abitueranno ad ascoltare sempre materiale nuovo e fresco.’ Ho lavorato al disco con questo consiglio ben stampato in mente. Il mio pensiero era non avrò timore di provare cose nuove, e ho cercato di non dimenticarlo mai.”
Jonas sapeva di dover fare uno sforzo anche per la scrittura dei testi. Era ora di fare un passo avanti ed esternare i suoi pensieri. “Ho capito che la musica è la mia opportunità di andare là fuori e dire le cose che solitamente tengo dentro. Una canzone è come una zona protetta; se mi devo sfogare o togliermi un peso dallo stomaco allora mi rivolgo alla musica. Quindi mi sono imposto di scrivere testi molto onesti… non è sempre una cosa facile ma questa volta non tengo nulla per me. Questo sono io.”
Tracklist:
1. All This Time
2. Just In Love
3. See No More
4. Love Slayer
5. Fastlife
6. Make You Mine
7. Sorry
8. Kleptomaniac
9. Not Right Now
10. Take It and Run
11. Lighthouse
12. Just in Love (Feat. Lil Wayne)
(cs)
14 Ottobre 2011 |