Si è svolto questa mattina, presso l’Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo, un importante convegno sul tema della pirateria digitale e della tutela dei contenuti in rete al quale hanno partecipato tra gli altri il Console a Milano degli Stati Uniti d’America, Kyle R. Scott; Gianni Morandi, il Ceo della Federazione Mondiale dell’Industria Discografica, Frances Moore, e numerosi esponenti del mondo delle istituzioni, della politica e delle autorità militari e giudiziarie.
Nel corso del convegno il presidente di FIMI, Enzo Mazza, ha presentato i dati relativi ai danni causati dalla pirateria evidenziando “come il calo del 73% del mercato italiano tra il 1999 e il 2009 non abbia significato solo danni alle imprese e conseguenti riduzioni di posti di lavoro ed investimenti in giovani talenti, ma anche più di 200 milioni di evasione di IVA. Non solo, la nascita di piattaforme illegali collocate all´estero, ha dirottato milioni di euro di pubblicità su tali siti con ulteriori perdite per lo Stato”
Mazza nel suo intervento conclusivo, ha auspicato che le misure all´esame di Agcom in Italia vedano l´introduzione di serie procedure per il blocco e l´inibizione dei siti illegali. “Blocchi, ha spiegato il Presidente di Fimi, che quando attuati dalla magistratura hanno colpito le piattaforme parassite come PirateBay e BTJunkie con conseguenti cali nel traffico illecito”.
Il mercato della musica digitale in Italia
Secondo i dati Deloitte per FIMI, il primo semestre 2011 mostra un fatturato totale digitale di 12,4 milioni di euro con una crescita del 10 % rispetto al 2010. Il digital download cresce del 13 % con una percentuale di album che crescono del 37 % mentre i singoli crescono del 6 %. Ancora forte la crescita dei ricavi basati sulla pubblicità, ovvero YouTube che cresce del 39 % Complessivamente il digitale è il 21 % del mercato discografico italiano.
(CS)
05 Ottobre 2011 |