Conrad Murray, il medico incriminato per la morte di Michael Jackson, potrà esercitare comunque la professione nello stato della California in attesa del processo: questa la sentenza del giudice della Corte Superiore, che ha respinto la richiesta delle autorità californiane di sospendere la licenza al medico accusato di avere iniettato al cantante una dose letale di anestetico. Murray, che si proclama innocente, era già stato autorizzato dal giudice a continuare la sua attività, anche se con il divieto di prescrivere anestetici.
(red)
(15 giugno 2010) |