Katherine Jenkins ridefinisce il senso di classical crossover e di cosa significhi essere una superstar internazionale in campo lirico: forte dei suoi 5 numeri 1 nella Classical Chart inglese, con oltre 3 milioni di album venduti, per non parlare delle sue celebrate performance live, Katherine Jenkins ha firmato un contratto con la Warner per i prossimi 3 album, il primo dei quali, "Believe" (il settimo della sua carriera), è da poco stato pubblicato in Inghilterra facendole guadagnare il suo sesto #1 nella classical chart uk.
Diplomatasi alla famosa Royal Academy of Music, Katherine Jenkins si era già esibita di fronte a Papa Giovanni Paolo II e nella Opera House di Sydney prima di pubblicare il suo primo album, "Premiere", nel 2004. Il fenomenale successo dell´album infranse molti record di classifica e, grazie anche al secondo album "Second nature", fece diventare Katherine il volto ufficiale del classical crossover in Inghilterra, oltre a farle aggiudicare il Best Album nell´edizione 2005 dei Classical Brits Awards.
Lo charme naturale e la bellezza prorompente l´hanno aiutata ad elevare il suo status e ad aumentare l´appeal della sua musica.
Il suo terzo album, "Living a dream", permise a Katherine di aggiudicarsi il secondo consecutivo Classical Brits Award per il Best Album e di diventare la sola ed unica artista ad aver detenuto contemporaneamente tutte e 3 le prime posizioni della Classical Chart.
I tre album successivi - "Serenade", "Rejoice" e "Sacred arias" - sono tutti entrati nella top 5 della classifica mainstream e il loro successo è stato rinforzato dall´instancabile attività live di Katherine, culminata con il grandioso show "Viva la diva" (2008) assieme alla prima ballerina del Royal Ballet Darcey Bussell . Per il nuovo album "Believe", Katherine ha unito le forze con il leggendario produttore David Foster spingendosi ancora più oltre nella reinterpretazione di brani pop contemporanei. "Believe" spinge Katherine ben al di là delle classifiche di musica classica e non mancherà di consolidare Katherine come la prima interprete classica femminile dei nostri tempi ad oltrepassare i confini del mainstream.
(red)
(19 marzo 2010) |