Il nuovo blocco del sito Pirate Bay, che fa seguito alla recente decisione della Cassazione, è stato accolto con favore da FIMI, federazione di Confindustria che rappresenta le maggiori case discografiche, che aveva dato il via alla denuncia in sede penale contro il sito svedese.
"Bloccare Pirate Bay, così come altri siti che offrono contenuti illeciti, è una misura necessaria per evitare che l´inquinamento provocato dalla contraffazione online metta in difficoltà in mercato legale della musica che è in espansione" ha dichiarato il Presidente di FIMI, Enzo Mazza.
"Non avevamo dubbi sulle motivazioni che ci avevano spinto a denunciare il furto sistematico di opere dell´ingegno praticato dalla gang svedese che si cela dietro Pirate Bay, e oggi vediamo confermate le nostre aspettative. La decisione della Cassazione offre ottime prospettive nel contrasto anche di altri siti ancora attivi sul territorio italiano" ha concluso Mazza.
Nel 2009 la musica digitale in Italia ha raggiunto il fatturato di 20 milioni di euro con un incremento del 27 %. Solo sul fronte del download le maggiori piattaforme online hanno venduto oltre 11 milioni di brani legali.
(red)
(10 febbraio 2010) |