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CARPISA NEAPOLIS FESTIVAL |
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CARPISA NEAPOLIS FESTIVAL |
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Oltre 25mila persone hanno riempito, in questi tre giorni, la Mostra d´Oltremare, location azzeccatissima, spettacolare |
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È terminata la dodicesima edizione del Carpisa Neapolis festival. Tre giorni (più quello con i Soulwax e Two many dj´s a fine maggio a Licola) di grande musica e divertimento per il festival più importante del sud nonché uno dei più importanti in Italia.
Oltre 25mila persone hanno riempito, in questi tre giorni, la Mostra d´Oltremare, location azzeccatissima, spettacolare e suggestiva, apprezzata sia dal pubblico che dagli artisti. Imperdibile è stata la prima giornata, che vedeva i Massive Attack come headliner, supportati dalla tanto attesa reunion tra Almamegretta e Raiz, con l´apertura affidata ai giovani salernitani Paranza Vibes.
Gli Alma hanno dato il meglio di sé, alternando pezzi nuovi ai grandissimi successi dei primi album, con la voce di Raiz a scavare nei cuori dei 6mila che hanno riempito l´Arena Flegrea.
I Massive si sono ancora una volta dimostrati uno dei migliori gruppi al mondo, e ancora di più a Napoli, città d´origine di Del Naja che, tifosissimo del Napoli, si è aggirato nel backstage tutta la giornata con una maglietta di Lavezzi addosso, tra un commento su Russotto e il mercato della società partenopea e la speranza di essere chiamato da De Laurentis a scrivere l´inno della sua squadra del cuore. Il 23 è sbarcato a Napoli uno dei gruppi che ha fatto la storia del rock mondiale: i R.E.M. - 12mila persone hanno riempito lo spazio antistante il Teatro Mediterraneo, per ascoltare quelli che ormai sono diventati inni da cantare a squarciagola. La band di Athens è stata protagonista di un´esibizione mozzafiato; non si è fermato un attimo Michael Stipe, cantando e contorcendosi come solo lui sa fare, cercando quanto più possibile il contatto col pubblico, fino a scendere dal palco, quasi a toccare i fan. Ad aprire il concerto sono stati i giovani inglesi These New Puritans, che si sono dimostrati uno dei gruppi più freschi di questa era rock. Intensissima, infine, è stata l´esibizione degli Editors, grande realtà del panorama rock mondiale. La giornata del 24 è stata dedicata alla grande musica italiana. Uno dei gruppi più bravi e alla moda del momento, i Baustelle, hanno aperto la giornata con un concerto energico. Il gruppo di Montepulciano, in gran spolvero, ha dato il via a una giornata intensa e pazza, che ha rispecchiato le personalità che si sono alternate sul palco. Dopo i Baustelle, infatti, toccava ai Bluvertigo, che, però, per problemi logistici sono stati costretti a spostare il concerto, e a suonare dopo Elio e le storie tese, ritrovatisi catapultati sul palco quasi all´improvviso. Ma trovare gli Elii impreparati è impossibile e così il concerto, come sempre, si è trasformato in uno show incredibile, con Elio che non si è fermato un attimo, arrivando alla fine del concerto quasi stremato. La chiusura del Neapolis, quindi, è toccata inaspettatamente a un´altra reunion, quella dei Bluvertigo. Attesissimo il ritorno di Morgan e compagni a Napoli, un tuffo al cuore risentire pezzi che hanno caratterizzato l´avanguardia degli anni 90, un tripudio per i fan che li hanno attesi trepidanti fino a mezzanotte; attesa non vana visto lo spessore dello show del gruppo. Si è intravista nel backstage anche Irene Grandi, che ha avuto ottime parole per il cartellone e la location.
Un appuntamento, quello del Neapolis, che si ripete ogni anno e, ogni anno dà sensazioni nuove, raccoglie diverse generazioni, abbattendo le barriere dell´età e dando vita a una rassegna che riesce a rinnovarsi a ogni edizione. Un festival che cresce di anno in anno, cercando nuove sinergie, con l´unione, quest´anno, della musica col cinema e la letteratura (con le due presentazioni dei libri che hanno fatto il pieno e la soddisfazione del tanti appassionati). (red) (28/07/08) |
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28/07/2008 - Carpisa Neapolis Festival |
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