Il duo emiliano, in concorso a Sanremo tra i Giovani e passato alla Finalissima di venerdì, si racconta
Abbiamo scambiato due chiacchiere con i Milagro, duo che con la loro Domani è passato alla finalissima dei Giovani di venerdì sera.
Innanzitutto complimenti per questo passo importante nella gara. La domanda è d’obbligo: ve l’aspettavate? Antonio: “Eravamo coscienti delle grandi possibilità del brano, eppure è stata una sorpresa. Una soddisfazione che provoca benefici estremamente positivi al nostro progetto”. Se si inserisce “milagro” nei motori di ricerca vengono fuori: un film di Melanie Griffith, una città messicana e una marca di tequila. A cosa vi sentite piu’ vicini?
Francesco: “Beh, diciamo che dopo esserci scolati una bottiglia di tequila è uscito fuori il nome (ride, ndr). Scherzi a parte, nasce dalla nostra musica , dall’uso di strumenti acustici e da ciò che ne viene fuori. Vuol dire ‘miracolo’”. Antonio, dal booklet si evince che sei tu l’autore del duo. Si respira un’insicurezza di fondo dai testi, come nella stessa Domani: “il tempo di liberarmi da tutti gli sbagli, poi ripartirò”.
“In realtà sono piu’ sicuro di quanto traspare dalle canzoni che scrivo. Lì vengono fuori le mie debolezze, ciò che di solito non riesco a dire”. E tu, Francesco, come ti rapporti da interprete alle sue emozioni?
“Io e Antonio abbiamo avuto percorsi diversi, ma personalmente siamo sulla stessa linea. Siamo entrambe due persone solari... Nella musica, invece, trovano spazio le nostre confessioni. Gli obiettivi sono gli stessi e mi ritengo fortunato ad aver trovato un collaboratore come lui”. Ipotizziamo un secondo Sanremo, da Campioni stavolta: chi portereste alla serata dei duetti? “Chris Martin dei Coldplay, non c’è dubbio! L’unico problema sarebbe convincerlo…”.
L’album dei Milagro, “Dieci gocce di veleno”, verrà ripubblicato il 29 febbraio con Domani e una piccola sorpresa acustica.
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