Mi spiace ammetterlo ma, ancora una volta, abbiamo perso la scommessa di essere meno mediocri e un pochino più nazional recettivi. I capi di imputazione che le vengono mossi sono: il fatto di venire da un talent (e sbadiglio), la posizione in graduatoria, una performance alla Cyrus style e talune frasi infelici che sarebbero uscite dalla sua bocca o trascritte per farle sembrare tali.
Chiarisco subito il punto, non sono una fan dei talent e non ho sogni adoranti nei confronti di uno o dell´altro artista, però penso di aver una mente aperta. Talmente aperta che a volte metto nero su bianco i miei pregiudizi volutamente per smontarli di fronte a un disco o performance che riescano a suscitare in me qualche sfrigolio d´anima. Andiamo con ordine:
1) Emma arriva da Amici. Dopo anni di post- amici, dopo Festival, dischi d´oro, diamante e platino ahimè si parla ancora di questo come elemento discriminatorio. Forse l´analisi sulla pochezza nella ricerca e scouting di taluna discografia, risulta un discorso troppo difficile da espletare e far comprendere a chi, ancora una volta, dopo anni annorum si riempie la bocca di codesta frase come unico deterrente o sanzione per violazione di talento da parte dell´artista sotto processo. É vero Emma ha vinto Amici, ma poteva finire nel dimenticatoio ancora prima di quanto siano finiti i Jalisse dopo la vittoria sanremese (e se vogliamo ben vedere anche Il Festival ha ormai solo dinamiche da talent nella fase pre e durante). Risulta anche troppo complicato recepire che se la Marrone dopo anni é ancora lí, sulla cresta dell´onda, é perché probabilmente se lo merita, per capacità, impegno e voglia di lavorare, in primis su se stessa.
2) La posizione in graduatoria. Ammetto la scelta de La mia città, a parer personale, non é stata delle migliori, forse all´Eurovision io l´avrei vista con altri brani ma, che colpa ha la Marrone di una posizione e della preferenza di voto di altri Paesi e votanti? Non é dato saperlo. Forse avremmo dovuto chiedere alla salentina di impiantarsi un microchip per il controllo della mente umana, sotto la corona d´alloro.
3) La performance. Performance e canzone possono piacere o non piacere, il gusto personale come il diritto di opinione é grazie a dio, un bene ancora inviolabile. Da ciò, peró, arrivare a vedere foto e frasi annesse becere e al limite della violenza morale, il passo é autostradale. Diciamo anche che noi italiani (anche se sarebbe meglio non generalizzare) siamo quelli esterofili nel midollo e il nostro patrimonio invece che preservarlo, lo demoliamo con convinzione. Siamo sempre e inesorabilmente meno, per nostra stessa scelta. Meno di un estero che a discapito della qualitá dei testi, punta davvero su fuochi artificiali, visi ammiccanti, petti nudi o semi e martelli leccati. Io ho visto la performance della Marrone e dovremmo fare del falso bigottismo riguardo un pantaloncino e una camminata, per poi magari essere i primi o le prime a farsi selfie come mamma c´ha fatti e salivare su un videoclip della Cyrus nuda su una palla?. Io ho visto quella performance e l´unica cosa che ho notato é stata una donna emozionata e agguerrita, volenterosa di darsi al mille per mille e giocarsela. Sarò strana io.
4) Le frasi. Facile per la stampa estrapolare frasi o far mal interpretare battute di sorta, uno le legge non le ascolta. Tralascio il mio commento su taluna stampa o presunta tale, gossippara e attenta alla news più che al contenuto. Tralascio il fatto che ci si attacchi a qualsiasi cosa se vuoi demolire qualcuno. Tralascio anche la battuta eventuale sulla vincitrice dell´Eurovision, di cattivo gusto per carità. Tralascio la discussione che J-ax fondamentalmente ha avuto con se stesso (ad ora non c´è una replica della Marrone). Una cosa però l´ho notata e mi va di svisare la questione su altro argomento. Da due settimane guardicchio The Voice incuriosita da Suor Cristina. É vero la sorella ha un messaggio da veicolare. É vero, allo stesso tempo, che The Voice (programma che mira a trovare LA VOCE) pone l´attenzione su tutto meno che su tale aspetto cardine (come da titolo) del talent. Suor Cristina canta bene, nessuno dice l´opposto. Quello che però sbalordisce è che sono state rispedite al mittente, voci nettamente più interessanti rispetto a quella della sorella. Suor Cristina veicola un messaggio che ha avuto riscontro internazionale, però la cosa triste é la strumentalizzazione che, a mio avviso, ne viene fatta. L´occhio di bue lo puntano loro dando ampio spazio di inquadrature e presentandola quasi ovunque come il prezzemolo sulla pasta al pesce, "a breve suor Cristina" quando la sua esibizione é prevista dopo ore, o quando nel riassunto delle puntate principali si punta quasi unicamente e con spessore maggiore sulla sua esibizione. Il classico cavalcare l´onda vincente. Di questo, ahimé, nessuno parla, torna più comodo prendersela con una ragazza che davanti a tutti ha messo la faccia, la voce e la passione.
Elena Rebecca Odelli
15 maggio 2014 |