Vedere una seconda data di questo Schiena Tour vuol dire essere preparate a ciò che avverrà sul palco.
Palaolimpico gremito di occhi come ormai la cantante salentina ci ha abituati.
Arrivo presto perché, il momento prima dell´apertura dei cancelli, è quello che ti fa capire come sarà quella data. Persone che cantano, ragazzi che attendono in trepidazione. Molle che scattano appena viene dato il via alle danze. Quando le luci si spengono le voci si uniscono quasi che l´aria chiamasse solo il suo nome: Emma . Quando le luci si spengono, il Palaolimpico si accende a festa tra telefonini pronti a immortalarla e oggetti fluorescenti di vario genere.
Siamo alla terzultima data del tour e ti aspetti stanchezza percepibile, soprattutto quando giri lo stivale senza sosta; invece Emma anche stavolta mi ha spiazzata. Emma si dà, malgrado la voce inevitabilmente sia segnata dalle 12 date precedenti. Che cantasse e bene l´avevo già detto, che fosse una perfomer senza troppi giri di parole l´avevo già annotato sulla data milanese, ma quello che é successo ieri sera é stata una piccola magia. La salentina riesce a modulare l´umore e ti trovi a fissare lo stadio sovrastare con le parole dei suoi brani. Sembra quasi commuoversi su Sarò libera e i tuoi occhi inevitabilmente si inumidiscono, in un legame empatico tra lei e pubblico. Il Palaolimpico è diventato un piccolo cuore pulsante sotto i piedi degni ennemila accorsi che battevano in cerca di moto, tanto che il palazzetto sembra tremare.
Inarrestabile, inarrivabile - mi verrebbe da dire - per il carico emotivo che é riuscita a imprimere sotto pelle anche a me, umoralmente scoordinata. Se alla data meneghina mi sono trovata a essere spettatrice e voce fuori campo, a questa sono stata partecipe con ugola stonata e cuore, lo stesso che Emma ci mette anche quando a fine concerto si ferma a firmare autografi e fare foto.
Mi sono accorta che Emma é sempre stata annodata intorno a preconcetti (mi ci metto anche io nella schiera), pregiudizi, polemiche e attacchi, quasi che ci si aspettasse per forza sempre qualcosa o si dovesse trovare una colpa inesistente. Penso, peccando forse di presunzione, che Emma Marrone sia non solo un´Artista - sottolineando la A maiuscola - ma che sia una ragazza che sta costruendosi la sua carriera mettendoci faccia, provando e riprovando con dedizione, rispettando il suo lavoro. La credibilità che ne consegue, nasce solo dalla trasparenza con cui Emma si é sempre posta. Può piacere o non piacere, non c´é la via di mezzo nebulosa che molti si aspettano, per quelle persone che,come lei, si mostrano per quelle che sono senza ruoli da recitare, senza maschere da indossare.
Terzultima data del tour e si possono tirare le fila di quello che questo album e questo calendario hanno lasciato: un’artista che sta evolvendosi velocemente pronta a raggiungere nuovi lidi, solcando nuove strade.
Elena Rebecca Odelli
8 dicembre 2013 |