È una Noemi inedita, e per certi versi coraggiosa, quella che oggi ha presentato alla stampa il suo terzo album (escludendo EP e riedizioni), “Made in London”, in uscita il 20 febbraio, quando cioè Veronica sarà impegnata al Festival di Sanremo, dove è in gara con i due inediti Bagnati dal sole e Un uomo è un albero.
Per cominciare, ha apposto la sua firma in 9 brani su 11 (compresi i due sanremesi), dimostrando di essere cresciuta anche come autrice; in secundis, ha curato in prima persona la produzione del nuovo album, accanto al produttore esecutivo Charlie Rapino (“Senza di lui non avrei avuto l’opportunità di incontrare molte persone, i suoi consigli e le sue dritte sono stati preziosissimi”).
Terzo aspetto, e forse il più importante, è la svolta nello stile e nel sound: come suggerisce il titolo stesso del disco, l’esperienza londinese (dove la cantautrice romana si è da poco trasferita), l’ha portata a collaborare con musicisti, autori e produttori british che hanno contribuito a un touch decisamente contemporaneo e internazionale (e, perché no, esportabile), uscendo dagli stilemi ormai un po’ ripetitivi e usurati del panorama pop italiano contemporaneo.
“Volevo cambiare un po’ le carte in tavola; finora sono stata conosciuta come una brava cantante che ha avuto l’opportunità di avere pezzi fantastici; andare a Londra, dove c’è il genere di musica che amo e che fa parte dei miei ascolti, era importante per raggiungere l’obiettivo di provare a fare in Italia un disco dal sound internazionale, unico e diverso, senza però perdere la mia identità di artista italiana, perché amo sempre il mio Paese e la sua grande musica; questo disco è la fusione fra il gusto internazionale e le mie radici. Anche nei testi, c’è un cambio: sono più semplici, leggeri ma mai banali e al servizio della musica, dove non parlo di amore, ma parlo di me. Questo disco mi rispecchia completamente, sono semplicemente io”.
E il disco mantiene nella realtà le promesse: sound elettronico (il cui azimut è la potente Acciaio col tocco di Paul Statham – già autore della celeberrima White Flag di Dido), ritmiche serrate (prendete la batteria di Un fiore in scatola a firma Troy Miller, richiamo ad alcuni brani di Kate Bush), gran dispiego di cori e seconde voci, archi e fiati.
Ma non aspettatevi uno stacco netto con il passato: al di là della voce sempre inconfondibile di Noemi a fare da fil rouge (colore mai così azzeccato), il trait d’union coi lavori precedenti è Se tu fossi qui, firmata da Diego Mancino, dall’arrangiamento classico (ma con un refrain dall’incedere inarrestabile, grazie a Steve Brown – che ha firmato l’acclamato album d’esordio di Laura Mvula); il tocco soul è invece garantito dall’irresistibile Don’t get me wrong, dove Dimitri Tikovoi (Placebo) si è inserito perfettamente con la sua produzione e la sua batteria fra le corde di Veronica per un risultato che sa di piacevolissimo divertissement.
Non mancano poi le ballate più classiche, come la traccia che chiude il disco, Alba, un piano–voce con successivo innesto d’archi, posta alla fine come buon auspicio per il futuro, o la commovente dedica Tutto l’oro del mondo, firmata da Daniele Magro (già a X-Factor e ora apprezzato autore). O, ancora, Per cosa vivere, prodotta da Paul O’Duffy, che ebbe l’onore di collaborare con la compianta Amy Winehouse, scrivendo con lei, fra le altre Wake up alone, in “Back to black” (“Ho scritto sullo stesso divano dove scriveva Amy, un’esperienza fantastica ed emozionante. In più alle chitarre c’è Tim Cansfield, chitarrista di Paul McCartney, un onore aver collaborato con lui”).
La chicca del disco è l’unico brano interamente in inglese, Passenger, firmata da Jam Hartman (You’re Beautiful di James Blunt vi dice qualcosa?), ballata dal sapore folk, con piano e archi in primo piano, avvolgente ed emozionante, e che sarà certamente (e a buon diritto) uno dei prossimi singoli. “Questo testo è bellissimo: ho cercato di tradurlo ma perdeva molto. Amo molto anche il significato, essere passeggeri, noi che siamo invece sempre al comando delle nostre vite, delle nostre professioni, a volte è bello anche farsi trasportare”.
Fa quasi specie che fra i brani meno d’impatto siano proprio i due sanremesi, specialmente l’interlocutoria Un uomo è un albero, che si apre in modo potente su un beat midtempo e un interessante tappeto vocale, con archi e fiati di richiamo beatlesiano e cori di matrice africana scanditi come strumenti ma che musicalmente non trova una direzione precisa (meriterebbe più di un ascolto, in ogni caso); più diretta e immediata è invece Bagnati dal sole, con una coda in crescendo notevole (garantiscono Richard Frennaux e il giovane duo degli Electric).
La prossima sfida per Noemi, accanto all’impegno televisivo come coach nella seconda edizione di The Voice, sarà il nuovo tour, che partirà il 17 aprile dal Teatro degli Arcimboldi di Milano e si concluderà all’Auditorium Conciliazione di Roma il 23 maggio (produzione di Massimo Levantini per Live Nation): “Non vedo l’ora di partire, per la prima volta sarò il direttore musicale del tour. Nonostante il suono elettronico, farò di tutto per proporre questo disco live suonato, con gli stessi arrangiamenti, magari triggerando le batterie”.
Insomma, Noemi è totalmente in prima linea, ci mette la voce, la faccia e la carriera, come lei stessa ha dichiarato.
Ed è una scommessa che è più che probabile possa vincere, considerando la passione, la forza di carattere e il coraggio che ci mette.
Andrea Grandi
5-2-2014
TRACKLIST “MADE IN LONDON”:
1. ACCIAIO
(Noemi - Noemi, Paul Statham) - Produced by Electric/Noemi - Pre-production: Paul Statham/Noemi - Recorded at Tyleyard, Wendyhouse - Engineer: Electric - Mixed by [email protected] - Strings: Enrico Melozzi
2. SEMPRE IN VIAGGIO
(Noemi - Noemi, Shelly Poole, Ben Adams) - Produced by Alkemy & Noemi - Recorded
at Sarm West Studios London - Engineer: Danny Allin - Mixed by Ben Adams - All instruments by Alchemy and Noemi except: drums by Troy Miller, bass by Mark Neary
3. PASSENGER
(Jamie Hartman) - Produced, engineered and arranged by Steve Brown for BrownDog Music Ltd - Recorded at LA Sound Studios - Mixed by Adam [email protected]
4. SE TU FOSSI QUI
(Diego Mancino, Dario Faini – Diego Mancino, Dario Faini) - Produced, engineered and
arranged by Steve Brown for BrownDog Music Ltd - Recorded at LA Sound Studios - Mixed by Adam [email protected]
5. DON´T GET ME WRONG
(Noemi –Noemi, Dimitri Tvokoi) - Produced by Dimitri Tvokoi - Recorded at Dimitri’s Studio - Engineer: Dimitri Tvokoi - Mixed: Dimitri Tvokoi - Instrumentation: Dimitri Tvokoi
6. BAGNATI DAL SOLE
(Noemi–Noemi, Ailin Caroline, Richard Frenneaux) - Produced: Richard Frenneaux, Noemi - Additional production: Electric/Noemi - Recorded at Richard’s studio, Wendyhouse – Engineer Richard Frenneaux and Electric - Mixed by Adam [email protected] - Instrumentation: Electric – String Arrangement: Noemi, Enrico Melozzi, Charlie Rodgers
7. TUTTO L´ORO DEL MONDO
(Daniele Magro – Daniele Magro) - Production: The Italians/Noemi - Recorded
at The Italians Studio and Wendyhouse - Engineer Adam Lunn - Mixed by Adam [email protected] - Instrumentation: The Italians/Noemi - Mellotron: Noemi - Bass: Gabriele Greco
8. PER COSA VIVERE
(Noemi) - Produced, arranged and mixed by: Paul O’Duffy for XL Talent - Drums,
bass, keyboards: Paul O’Duffy - Guitars: Tim Cansfield - Recorded and mixed at: La Source Studios London.
9. UN FIORE IN UNA SCATOLA
(Noemi, Luca Chiaravalli - Noemi, Luca Chiaravalli) - Produced, engineered
and arranged by Steve Brown for BrownDog Music Ltd - Recorded at LA Sound Studios - Mixed by Adam [email protected]
10.UN UOMO E´ UN ALBERO
(Noemi - Noemi, Diego Mancino, Dario Faini) - Produced, engineered
and arranged by Steve Brown for BrownDog Music Ltd - Recorded: at LA Sound Studios - Mixed by Paul Gatehouse - Remix by Adam Lunn - Bass By Mark Neary
11. ALBA
(Noemi –Noemi, Electric) - Produced by: Electric/Noemi - Recorded at Tyleyrd, Wendyhouse - Engineer: Electric - Mixed by [email protected] - Instruments/Beats: Electric - Piano: Noemi - Drone: Charlie
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