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SONS AND DAUGHTERS |
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SONS AND DAUGHTERS ... SULL'ORLO DI UN PRECIPIZIO FOLK |
Non sono accomunati da alcun legame di sangue. Per cui non lasciatevi trarre in inganno dal nome: i Sons and Daughters non sono fratelli o sorelle. Trattasi invece di due ragazze e due ragazzi: Adele Betel (chitarra e piano), Ailidh Lennon (basso, piano e mandolino), David Gow (batteria e percussioni) e Scott Paterson (chitarra); le voci vengono fornite da Adele e da Scott.
I Sons and Daughters devono la loro genesi al desiderio di Adele e di Ailidh di avere una band tutta loro; le due ragazze nel 2001 inglobano nel progetto anche Scott e David, che arricchiscono di vigorosa mascolinità il midollo succulento di Adele e Ailidh.
Location dell’evento è Glasgow, centro della Scozia divenuto di questi ultimi tempi l’ombelico del mondo del rock inglese. E’ Glasgow che ha dato i natali ai Franz Ferdinand, ai Belle & Sebastian, ai Camera Obscura; è Glasgow che è al centro dell’attenzione della scena indie-art-rock.
Il nome pittoresco (che richiama alla mente altri legami di sangue mediatici, come è il caso dei White Stripes) viene da una canzone di Bob Dylan, “The Times They Are A-Changin”, ma l’ispirazione viene tutta da Johnny Cash e Nick Cave. Visioni oscure, suoni torbidi, contaminazioni varie, ma una solida base folk. Un rock viscerale che non viene dalla pancia ma dal cuore. Irregolarità di riff che si fondono nell’armonia delle voci. L’orlo del precipizio portato all’estremo. Da vertigine. Agitazione e piacere. La grazia del buio dentro.
Il background dei 4 è variegato: Adele e David erano membri sia degli Zephyrs che degli Arab Strap; Scott aveva la sua band, i March of Dimes, mentre Ailidh è fresca fresca di laurea in composizione classica.
La loro storia è un po’ travagliata. Nel 2002 l’EP “The Lovers” è una gustosa anticipazione del mini album di debutto di novembre 2003, “Love The Cup”; il fatto è che l’album viene prodotto non in Scozia, dove la base dei fan dovrebbe essere ben nutrita, bensì in America, dall’etichetta indipendente Ba Da Ding!, specializzata in bluegrass. Ed è dall’altra sponda dell’oceano che i Sons and Daughters arrivano in continente europeo, dove le orecchie sensibili dei Franz Ferdinand se ne innamorano subito.
E proprio ai Franz Ferdinand i Sons and Daughters devono molto del loro successo. Scoperti dal gruppo rock dell’anno, trainati dall’onda di curiosità che avvolge la band di Kapranos, i 4 partono al seguito dei FF e fanno loro da supporter nel tour europeo ed americano.
E la Domino Records, etichetta dei FF, se li accaparra subito. E produce finalmente anche qui da noi il mini album “Love The Cup”. A corollario di tutto, la consacrazione con le esibizioni al T In The Park e al South By Southwest.
Cosa manca ancora a questa band perché voi vi convinciate ad ascoltarli? Nulla. Nulla di nulla. Avanti, cosa aspettate?
Elisa Bellintani
28 settembre 2004
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