Riccardo Sinigallia, romano, classe 1970, è uno degli outsider fra i Big del 64° Festival della Canzone Italiana.
Ma guai a considerarlo l’ultimo arrivato: da anni ha contribuito non poco al panorama della musica italiana, soprattutto in veste di autore e produttore, associando il suo nome a gente come Niccolò Fabi, Max Gazzè, Frankie HI-NRG MC, Tiromancino e Luca Carboni (l’ultima produzione, recentissima, è “Non erano fiori” di Coez) e contribuendo a creare un “marchio di fabbrica” musicale riconoscibile e interessante, dove acustico ed elettronica si fondono col giusto equilibrio su vari strati, arrangiati e cesellati con sapienza e cura quasi certosina, artigianale. “Scrivo canzoni da quando ho 12 anni e fino al mio primo disco, che si chiamava come me, nel 2003, non ero mai uscito con qualcosa a nome mio, per contingenze ero sempre dietro al lavoro di altri”.
Ora è il momento di metterci, da solo, la faccia di fronte al grande pubblico: con il vento in poppa della vetrina sanremese (dove già era felicemente approdato nel 2000 in duetto coi Tiromancino nel brano Strade), oggi ha presentato alla stampa il suo terzo album, “Per Tutti”, già un manifesto nel titolo.
“Ci ho lavorato per 6, 7 anni, un lavoro in primis su me stesso, è la degna chiusura di una trilogia. Ora che guardo il tutto a posteriori, vedo che questo trittico ha un senso preciso e compiuto: nel primo disco, il più sofferto e viscerale, c’erano letteralmente pezzi di me, dove mi disinteressavo dell’ascoltatore; non è un caso che il secondo album si chiamasse invece ‘Incontri a metà strada’, un tentativo di avvicinarmi, sia nella scrittura che nella produzione, al pubblico, una sorta di compromesso; quest’ultimo lavoro, invece, è l’apertura totale, il voler andare personalmente io verso l’ascoltatore. In questo probabilmente, ha inciso anche aver avuto due figli da Laura (Arzilli, compagna di Riccardo e al centro della sua produzione musicale, nda). Forse, l’ultimo tentativo di fare qualcosa che possa essere ascoltato veramente da chiunque”.
8 anni sono passati dal precedente disco, “Incontri a metà strada” e in questo iato Riccardo ha ideato, composto e raccolto le canzoni ora confluite in “Per Tutti”. E quale posto migliore che presentarlo nella più grande vetrina della musica italiana, il Festival di Sanremo? “È una vera occasione, non ci speravo quasi più, sono felice di andarci e che ora, in qualche modo, venga riconosciuto il lavoro svolto in questi anni”.
E al suo fianco, in questa avventura, la Sugar, “forse l’unica realtà discografica italiana interessante e stimolante dal punto di vista artistico. Dopo l’annuncio del cast, Caterina Caselli ha ricevuto tramite Filippo (Sugar, nda) i miei due brani e li ha apprezzati particolarmente (in special modo Prima di andare via), mi ha chiamato, ci siamo incontrati ed è nata questa collaborazione, per me molto gratificante. Inizialmente mi ero presentato con la mia etichetta, la Nonsense, come nel 2000 coi Tiromancino. C’era sempre Fazio ma, giuro, non sono suo parente (ride, nda)!”.
A rappresentarlo al Festival, i due brani Prima di andare via (intro quasi rap, sapore anni ’80, melodia e malinconia) e la più immediata Una rigenerazione (con efficaci innesti elettronici nel refrain, ritmo incalzante e una coda interessante in crescendo).
“È stato naturale proporre Prima di andare via:mi rappresenta moltissimo, è la sintesi del mio lavoro e degli accadimenti di questi 15 anni. Per il secondo brano, Una rigenerazione, mi ha aiutato nella scelta Filippo Gatti, cantautore col quale collaboro ormai da tempo (e cantautore, produttore e fondatore della rock band Elettrojoyce, nda) e col quale ho rifinito questo pezzo che originariamente doveva uscire a nome suo”.
Un album intenso e molto curato, i cui 9 inediti raccontano storie d’amore, d’amicizia, introspettive e d’analisi del mondo circostante e dove trova spazio, accanto anche a brani più lenti come Io e Franchino, Le ragioni personali, Tu che non conosci, persino una breve traccia strumentale, 13 07 2010: “Quel giorno ero a Paros e sono stato raggiunto da una brutta notizia personale; mi son trovato di notte sotto il meraviglioso cielo stellato della Grecia, con il mio portatile che non avevo più il coraggio di ricollegare; preso dal momento, ho registrato con la tastierina questo brano che ho voluto fortemente in questo disco”.
Spicca fra tutti Che non è più come prima, ritratto sincero e autobiografico della figura del musicista: “Trovare l’equilibrio giusto, sentirti te stesso in relazione con l’ambiente e a quello che ti circonda, credo sia un aspetto fondamentale per un musicista. Cercarsi, trovarsi, esprimersi, al di là dei generi musicali”.
Il mastering del disco è stato concluso giusto ieri (“Fino a pochi anni fa, il mastering era considerato un’operazione di servizio, ora invece si è scoperto quanto sia determinante, quanto modificare e influenzare l’ascolto, dandone interpretazioni differenti”), mentre la formula di produzione è sempre quella consolidata del marchio Sinigallia (fratello Daniele compreso): “A me piace sempre il flusso di scrittura e registrazioni, sono quasi tutti take presi dal vivo e poi rielaborati a lungo nel mio studio, con computer, un cutting musicale e anche testuale. Amo sempre mixare suoni più elettronici a quelli acustici, in misure via via differenti”.
Oltre a Sanremo, fra i progetti in corso per Riccardo, prosegue il progetto “Planetario” dei deProducers - musica per conferenze spaziali - realizzato insieme a Max Casacci, Gianni Maroccolo e Vittorio Cosma, con i quali ha realizzato la colonna sonora appena conclusa del film di Renato De Maria “La vita è oscena” e quella in arrivo per “Italy in a day” di Salvatores.
TRACKLIST “PER TUTTI”:
E invece io
Prima di andare via
Una rigenerazione
Io e Franchino
Per tutti
13 07 2010
Le ragioni personali
Che non è più come prima
Tu che non conosci
4 febbraio 2014
Andrea Grandi
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