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RIFLETTORI PUNTATI SUGLI ANNI ’80…INTERPOL |
Da New York è ripartita la new wave del nuovo millennio. Protagonisti di questo processo gli Interpol formazione che si è formata nella ‘Grande Mela’ nel 1998 grazie all’incontro tra il basso di Carlos Dengler, la batteria di Greg, le voci e le chitarre di Paul Banks e Daniel Kessler. Un approccio musicale che ricorda molto l’era post-punk britannica di fine anni settanta inizio anni ottanta: nomi di quella scena come Joy Division o la corrente US dei Sonic Youth e il rock sperimentale dei Velvet Underground.
A sorpresa nel 2000 Greg si stacca dalla band, che nel frattempo aveva avviato un processo evolutivo per crearsi il proprio senso estetico e il proprio stile musicale. Al posto di Greg è arrivato Sam Fogarino, un dipendente di un negozio di dischi. Nel 2000 la prima pubblicazione del quartetto americano . Si tratta di un EP " Fukd I.D. 3", edito per la label scozzese Chemikal Underground. La popolarità della band continua a crescere grazie alla rotazione regolare dei suoi brani sulla londinese Xfm e le 'coccole' delle stampa d'oltre Manica. Con "Turn on the Bright Lights" gli Interpol conquistano il cuore di molti fan con sonorità fascinose che rievocano i The Smiths, Lou Reed, i già citati Joy Division…Questa in sintesi l’esordio degli Interpol , che nonostante le pressioni della stampa , dopo un esordio così folgorante sono riusciti a reinventarsi e pubblicare un secondo lavoro all’altezza delle aspettative. “Antics” il secondo disco della band nei negozi in questi giorni, dimostra la raggiunta maturità musicale del gruppo, che si esprime con un’accessibilità meno immediata, che si sviscera in maniera più profonda ed intensa nelle dieci tracce che costituiscono il set. Una musica spigolosa, geometricamente architettata dai ruvidi riff di chitarra in contrasto con le linearità del basso. “Musicalmente rappresenta una grande crescita per la formazione” ha rivelato il chitarrista del gruppo Daniel Kessler “E’ stata una sfida impegnativa per tutti noi. Ogni singola traccia ha una sua identità e personalità….ogni canzone è un viaggio”. “Antics” è stato registrato nel Connecticut col fido Peter Katis e il chitarrista Daniel Kessler ha spiegato cos’è cambiato rispetto al precedente lavoro “In entrambi i progetti abbiamo seguito l’istinto e l’immediatezza. Non siamo una band che pianifica ogni passaggio a tavolino. L’unica variazione è stata nel processo di stesura dei pezzi perché volevamo canzoni più concise e brevi rispetto al primo album”. Oltre al nuovo CD gli Interpol hanno allestito una sorta di mostra itinerante che visiterà varie città nel mondo “visioni della band e di chi le ruota intorno” (dal 24 al 27 settembre si è tenuta a Londra) ; in pratica, ci saranno stampe, poster in edizione limitata, playlists organizzate dai membri del gruppo, 10 cortometraggi commissionati dagli Interpol, più tutto l’allestimento pensato e studiato dagli Interpol stessi. All’evento verranno distribuiti anche dei 7 pollici in edizione speciale di “Antics”, ultimo lavoro del gruppo . E in parallelo saranno allestite altre mostre anche a Berlino, Parigi, New York, Los Angeles. Gli Interpol sono rimasti fedeli alla loro identità , non hanno tradito i fan , ma anzi hanno lavorato duramente per dilatare il processo evolutivo della loro musica regalando un altro prezioso album, emotivo , intenso che attrae come un magnete l’ascoltatore .
Carlo Cassani
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