Il suo sorriso, la sua spiccata sensibilità artistica e la sua dolcezza hanno lasciato un segno nella prima edizione di X-Factor; era il 2008 e Ilaria era un promettente interprete che veniva da una vittoria al Festival di Castrocaro Terme (2004).
Dal primo disco, “Suono naturale”, sono passati ormai 5 anni; Ilaria ha intrapreso un suo viaggio artistico e personale, che passa anche dalla laurea ottenuta in Arti e Scienze dello Spettacolo all’Università della Sapienza (con una ricerca sulla tradizione canora dei “cantadores” risalente ai primi dell’Ottocento) e dalla scoperta di essere anche una cantautrice interessante, capace di raccontare in chiavi folk-pop storie legate alla sua amata terra, la Sardegna. È in questa chiave che si deve leggere la sua presenza a Sanremo Giovani 2013 con il brano In equilibrio (che contiene segmenti in lingua sarda).
Avevi già provato con le selezioni per Sanremo, questa volta era il momento giusto?
“Sinceramente penso di sì, era il momento giusto anche a livello artistico. Dal mio primo disco del 2008, dopo l’esperienza di X-Factor, ho intrapreso una ricerca di me stessa, per capire cosa volevo e p dire. Ora ho acquisito maggiore consapevolezza, probabilmente sono cresciuta, anche a livello umano. Questo disco, la cui genesi è stata lunga, è molto importante per me, perché finalmente mi rappresenta completamente, soprattutto come autrice. Anche se Sanremo lo si pensa come irraggiungibile, sentivo la sensazione che poteva arrivare, che era il mio anno”.
Ascoltando il tuo disco, si percepisce immediatamente un forte legame con la tua terra, la Sardegna (nel libretto dici che ha “colorato le verità di questo disco”).
“Sì, ne ha dato verità, la mia terra è totalmente parte di me, che mi segue ovunque vada, anche qui”.
Un brano del tuo nuovo album, “Mai mai”, è firmato da Lucio Dalla, insieme ad Attilio Fontana.
“Io lavoro con Attilio ormai da 2 anni su questo disco, è stato preparato con molta calma, avevo bisogno di fare tutto per bene, con l’anima. La squadra, che comprende anche Clemente Ferrari, autore e arrangiatore dei brani, oltre che direttore dell’orchestra per Sanremo, ha agito per amore di questo progetto, senza nessuna sovrastruttura o pressione esterna. Attilio ha scritto il brano ‘Mai Mai’ insieme a Dalla nella spettacolo teatrale la "Tosca" di Lucio; Attilio mi fece sentire questo pezzo e me ne innamorai subito, è un brano al 100% femminile. Purtroppo non ho conosciuto Lucio ma, con questo brano, lo porto sempre con me, sono stata fortunatissima. Attilio mi racconta sempre tutto di lui, è come se lo conoscessi”.
C’è anche la firma anche di Momo (Simona Cipollone, nota per la surreale “Fondanela”) in “Vendo e compro oro”.
“Lei è geniale. Il brano parla in modo grottesco di un artista che per continuare a fare l’artista deve vendere l’oro della madre e rispecchia, ahimè, la realtà attuale. Non tutti i giovani artisti italiani hanno la fortuna di stare sotto i riflettori dell’Ariston, andare avanti è tosta. Anche le meno giovani che non sanno come fare per arrivare a fine mese”.
Tu firmi 8 brani su 10 del disco, la tua scrittura è quasi da cantastorie. Quanto ti ha influenzato Faber?
“Amo De André da sempre, con lui sono cresciuta, ascoltando soprattutto le sue parole; a 14 anni sono entrata in una tribute band, con la quale ho girato la Sardegna per 4 anni. Tra i suoi brani che preferisco, in primis Crêuza de ma, cantato nella sua lingua, che parla del mare, e poi la struggente ‘Valzer dell’amore’, bellissima”.
Tu crei prima la linea melodica o parti da una storia da raccontare?
“Non ho uno schema preciso, le idee in genere nascono al pianoforte e da stati d’animo che poi diventano le suggestioni del testo. Il primo brano che ho scritto è stato ‘Libera’, due anni fa”.
Invece “In equilibrio”, il brano sanremese, ha preso ispirazione dal film “La strada” di Fellini.
“Assolutamente sì, rappresenta quelle carovane del circo che si muovevano, quest’asfalto di soldi, caldo, vita reale. È una canzone di speranza, che indica l’unica possibilità di essere felici essendo se stessi, per arrivare a una rinascita da questi tempi di crisi”.
Ami il cinema? Una pellicola che ti ha colpito particolarmente?
“Adoro il cinema, purtroppo non riesco più ad andarci con continuità. Ho adorato, fra gli ultimi, ‘Quasi amici”, perché tratta un tema che nelle mani di un altro regista sarebbe stato banalizzato, e riesce a farti ridere e piangere allo stesso tempo. Mi piacerebbe moltissimo scrivere una colonna sonora di un film”.
Cosa pensi dei tuoi compagni d’avventura, gli altri 7 giovani?
“Sono felice del fatto che siamo 8 autori, tutti con una dimensione propria e un progetto artistico valido. Sono felice inoltre che non ci sia rivalità, c’è un clima molto sportivo.”.
Qual è il tuo rapporto coi social network e il web?
“Sono attivissima, ho collagato facebook a twitter, instagram… Sono sempre in contatto coi miei amici e supporter”.
In cosa Ilaria Porceddu trova il suo “equilibrio”?
“L’equilibrio non lo trovo, in parte nemmeno nella musica; a me piace stare in movimento, in continuo divenire, la vita è un eterno movimento dinamico, se ti fermi è finita, non c’è più niente”.
Andrea Grandi
13 Febbraio 2013
Tracklist "In equilibrio":
1. In equilibrio
2. Vendo e compro oro
3. Riu
4. Ubaldo e Loredana
5. Mai mai
6. Movidindi
7. Il mare
8. Libera
9. Luna (preghiera di Giulietta)
10. Vola via |