Il ritmo nel Dna che li tiene in costante movimento sotto le note roventi fatte di straordinario groove e che abbracciano jazz, rhythm’n’blues e soul, ma anche funk e disco music fino al rap.
Funk, hip pop è dance: le istruzioni per combinare questi elementi quali sono?
“Secondo noi, se si vuole cercare di cerare un percorso originale non si devono seguire delle istruzioni prestabilite;ognuno deve trovare la propria strada, seguendo inclinazioni e gusti, sperimentando e ricercando”.
P-funking band: perchè proprio questo come nome? Qual’è il legame con “dance –o”?
“La nostra è una "marching band", una band "in marcia", che suona camminando e, spesso, ballando. Noi, in particolar modo, siamo una band "marching" e "funk", quindi "funking"! La "P" richiama i Parliament di George Clinton, uno dei nostri punti di riferimento. Ma è anche la "P" di Perugia, la città da cui vengono molti di noi e dove tutto è nato. L´album si chiama "1D22 - Dance/o" perché nasce dal contributo di tutti i 22 P-Funkers che compongono la Band. Poi, come spesso accade, il totale è molto più della somma delle parti: 1D22 è un disco "denso" di sound, che unisce funk, elettronica e dance. "Dance/o", appunto”.
Da dove è partito il viaggio sonoro che proponete in questo album?
“Posso raccontare un aneddoto: eravamo a Salerno, per suonare al campionato di beach volley. Mentre ci stavamo "riscaldando", quasi per caso, è nata "Funky Ornella", il pezzo attorno al quale si è sviluppata l´anima musicale della nostra Band, da lì è partito tutto”.
Quali sono le vostre influenze musicali?
“La nostra band è composta da musicisti di estrazione e formazione diversa, e quindi per forza di cose anche le nostre influenze musicali sono tante e variegate... Possiamo citare George Clinton, con i Parliament e i Funkadelic, e poi The Bar-Kays, Kool & The Gang, Fela Kuti, Gil Scott-Heron, Sly & the Family Stone”.
Cosa significa mischiare tanti generi insieme in termini di lavoro?
“Significa non stare mai fermi, non adagiarsi mai sui risultati raggiunti, in termini di amalgama e sonorità, ma continuare a ricercare e sperimentare... Mescolando quello che troviamo con l´apporto di ognuno di noi”.
Come descrivereste il vostro album?
“Ci piace definirlo come un viaggio sonoro tra dance, funk e soul... ogni pezzo ha poi una sua anima, che ci piace contaminare di volta in volta con l´hip hop, l´elettronica e quello che ci ispira nel momento in cui ci stiamo lavorando”.
Testo di Elena Rebecca Odelli |