Carlo Alberto l’ho conosciuto per caso, ai piani alti della Warner. La casa discografica che ha deciso di dargli una possibilità. L’ho sentito cantare a cappella e il “brividino” sulle braccia, lo lascia con la sua voce calda. Sorridente, diretto e gli occhi di sogna. Ha le idee chiare, malgrado la sua giovane età. Il primo singolo “Il sole cade”, firmato da Ed Sheeran e l’album in autunno.
Come ti sono cambiati questi mesi?
“La mia vita è cambiata un bel po’. Adesso sono sempre in giro, sto preparando il disco e mi sento molto maturato. L’anno lontano dalla famiglia, mi ha fatto crescere sia dal punto di vista artistico, perché ho avuto la possibilità di lavorare con grandissimi professionisti e imparare gli strumenti del mestiere, sia dal punto di vista perché ho capito che dovevo farcela da solo”.
Sempre lingua tagliente?
“Assolutamente. In realtà è un aggettivo che mi fa un po’ ridere”.
Beh sei diretto
“Sì, sono sempre stato diretto, ad Amici vedi tante situazioni che magari fuori non riesci a realizzare. Ho vissuto un’esperienza che ti fa uscire al cento per cento come cantante e come persona. Diciamo che subentra un po’ lo spirito di sopravvivenza, il nervosismo di essere sempre con telecamere e i microfoni addosso. Sicuramente io ho mantenuto quello che sono, cioè una persona molto diretta che dice sempre ciò che pensa, però ad Amici mi sono arrabbiato molto di più, rispetto alla mia vita normale. E’ tutto molto sulla tua pelle”.
Esci con un singolo che non è stato scritto da te (“Il sole cade” scritto da Ed Sheeran), ma che senti in qualche modo tuo: in che modo?
“Il pezzo originariamente era in inglese. Già come ambientazione, atmosfera che si era venuta a creare, mi era piaciuto moltissimo. Insieme ai vertici della Warner, abbiamo deciso di fare qualcosa più inerente a quello che sono io e quindi mi è arrivato un testo che mi ha colpito molto. Sono contento perché uscire con un primo singolo è importante e volevo che mi rispecchiasse al massimo. Il testo parla di questo ragazzo che si deve fare strada, non deve guardarsi indietro, ma andare sempre avanti ed è quello che ho bisogno di fare io in questo momento”.
Perché “non guardarti indietro”?
“Io non rinnego nulla di ciò che ho fatto, penso che la strada percorsa sia importante per arrivare poi ad avere delle soddisfazioni. Credo che sia necessario concentrarsi su quello che è il proprio progetto, su ciò che uno vuole fare. Affrontare il futuro passo per passo. Dico “non guardarti indietro”, perché io stesso non ho il tempo per pensare. Quello che ho fatto mi ha dato moltissime possibilità, che ora devo sfruttare al meglio”.
Ascolta, lo possiamo chiamare Ed?
“Ed, sì”.
Cosa ti ha dato l’incontro con Ed Sheeran?
“Guarda, ti racconto: io ero a casa qua a Milano e mi è arrivato un messaggio per andare ad incontrarlo. Mi sono preparato subito, lui era alla Fnac in promozione per il suo album. Quando l’ho conosciuto, è stato molto disponibile, mi ha fatto complimenti, ci siamo abbracciati. Poter scambiare due parole con la persona che ha scritto una canzone che io porto in giro, è stata una grande soddisfazione. Soprattutto per il tipo di cantautore che è lui e che ho apprezzato già prima di amici”.
Quanto studio e quanta passione c’è prima di entrare ad un talent?
“Amici è stata una specie di palestra. Ho sempre vissuto in mezzo alla musica, ho ascoltato veramente tanti generi diversi. Ho studiato canto, mi sono quindi creato una base. Da lì poi mi sono reso conto che volevo fare questo lavoro e ho provato ad entrare ad Amici, perché è un posto in cui sicuramente riesci a crescere, a lavorare con dei professionisti e in più acquisisci anche una certa visibilità. Ho sfruttato quest’occasione che mi è stata data, e che poche persone hanno la fortuna di poter sfruttare, con la massima serietà. Amici è stata un’esperienza che mi è servita molto per il mio futuro e per farmi le ossa”.
Quanti lati di te emergeranno tra questo singolo e l’album che verrà?
“Io sono una persona abbastanza riservata perché mi vergogno ad espormi più di tanto”.
Però hai fatto un programma dove sei sotto le telecamere tutto il giorno
“Amici mi ha aiutato tanto in questo senso. Ci sono molte cose che non ho detto e che la gente non conosce. Attraverso questo singolo, e con l’album successivamente, ci sono tanti temi che vengono trattati in maniera differente, quasi studiati sulla mia persona”.
Delle anticipazioni su questo Carlo Alberto contenuto nell’album che uscirà?
Verrà trattato’amore, in veste ironica. Comparirà il desiderio, ma non ti voglio anticipare troppo. Sarà un disco quasi autobiografico”.
Testo di Elena Rebecca Odelli |