Un fenomeno strano quello dei Caponord, un talento raro il loro. Li abbiamo seguiti in passato, durante il tentativo di entrare nella scorsa edizione del Festival di Sanremo tra i giovani. “Fra un’ora”, il brano che proposero per il social contest, mi colpì subito per i colori, il mood, le immagini che evocava. Il precedente disco, “Un film sul panico”, aveva riscontrato la critica positiva di parecchi addetti ai lavori. MTV new generation, MTV days e ora la firma con una major…Il nuovo disco in digitale, “Copriti gli Occhi”, rivela l’animo più malinconico ma anche osservatore dei Caponord. Un disco da assaporare chiudendo gli occhi appunto.
Intervista a Sebastiano.
“Copriti gli occhi” è in qualche modo il prolungamento del vostro precedente disco (“Un film sul panico”). Anche se si parla di musica, ci sono delle immagini fotografiche abbastanza forti
“Parlando di fotografie: la copertina del disco è una foto che è rimasta in sala prove per tutto il tempo di composizione delle canzoni. E’ stata una delle fonti principali d’ ispirazione. Davide (il cantante ndr) è partito da lì, per immaginarsi una serie di situazioni che si creano quando si sta per lasciare qualcosa, quando chiudi una parentesi e ne inizi un´altra. Quasi tutte le canzoni hanno questi momenti di suspance, di vissuto, di questi attimi prima che succeda qualcosa. La sospensione è un po’ il filo conduttore dei brani, da questo deriva anche il titolo “Copriti gli occhi”. Anche questa è un’immagine che si rincorre in vari brani, con sfumature diverse. Una persona si copre gli occhi per paura, per una sorpresa”.
C’è un’altra immagine che ricorre in almeno due brani che è quella del cadere: i lampioni che cadono in “Sere inutili” e “L’autunno che cade”
“L’immagine dei lampioni che cadono si aggancia, in qualche modo, alla realtà raccontata anche nel nostro precedente lavoro: la provincia, con le sue debolezze, stranezze. Davide parla di un gruppo di ragazzi in un ipotetico paesino di provincia, con queste giornate minate dalla monotonia. L’aggancio dell’autunno, invece, mostra il motivo generale: tutte le canzoni partono da una situazione in cui sta per succedere qualcosa di forte. Sono proprio i momenti in cui si cade, quelli a cui segue un tentativo, uno sforzo per rialzarsi e, in ogni caso, esce qualcosa di buono”.
C’è un velo di malinconia che ripercorre tutto il disco
“Noi siamo malinconici” (ride ndr).
Ma io dico: avete avuto un’ascesa velocissima rispetto a molti altri gruppi. Avete fatto da subito MTV new generation, un album, il singolo proposto per Sanremo “Fra un’ora” e contenuto in quest’album, che sta riscontrando parecchi consensi…da dove nasce tutta questa malinconia ragazzi?
“Perchè noi lo siamo di natura. Il fotografo ci urlava di sorridere nelle foto (ridendo ndr)
Siamo fatti così, che ci vuoi fare. Anche se dovessimo diventare come gli U2 saremo malinconici”
Ah perché puntate agli U2, a superarli
“Come minimo direi, scherzi. Almeno a un livello per cui tu a un’intervista verrai con un elicottero mandato da noi”
Mi domandavo ma non vi spaventa un po’ quest’ascesa così veloce che avete avuto? La firma in Warner implica grosse aspettative su di voi. Non vi spaventa?
“Eh No. Sinceramente no. Non sminuendo per nulla quello che è successo e la nostra felicità per questa occasione, in realtà non cambia nulla tra di noi. Concretamente abbiamo una struttura grande che ci gestisce, non abbiamo più il peso di autoprodurci, abbiamo una visibilità maggiore, però rimaniamo noi che dobbiamo scrivere canzoni che valgono, che trasmettono emozioni e,se non lo facciamo, possono esserci tutte le major del mondo, ma non sei nessuno. A livello di carriera, in realtà, ancora non è successo nulla. Siamo ancora noi, con un album e tra un anno potremo tirarne le somme”.
Siete cresciuti tenendo le mani in tasca ? (citazione a Cresci)
“Eh si dai, diciamo che lo possiamo utilizzare come immagine”
Però come si fa a crescere con le mani in tasca?
“Ma le mani sono nervose, tese. Da fuori sembrano tranquille, in realtà sono agitate, come noi del resto. Siamo sempre imperturbabili fuori, ma in realtà ci teniamo un sacco”.
Qual è la vostra America?
“Guarda siamo nella nostra sala prove, ci siamo da poco svegliati dal concerto di ieri sera che ci ha regalato innumerevoli emozioni (a Crema per un evento pro Emilia ndr) e stiamo già provando. Direi questo. Riuscire a fare questo, ogni giorno”.
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