Musica e solidarietà, la parola che mi viene in mente vedendo anche il tuo impegno nel sociale. Come si legano queste due cose?
Per me è una specie di credo. La musica, secondo me, è un mezzo che si dovrebbe usare più spesso per essere utili. Dovrebbero farlo magari quelli famosi,quelli che hanno maggiori possibilità di me, però io nel mio piccolo cerco sempre di legare tutto quello che è musica, a ciò che è solidale, appunto per essere utili. Credo che ognuno di noi abbia la possibilità, anzi il dovere di provare a rendere questo mondo migliore, io cerco di farlo nel mio piccolo, con tutta l’umiltà possibile attraverso la musica.

Cos’è questo immagini live experience tour?
E’ stato il tour per presentare il mio ultimo disco che ha toccato svariate città, è stato molto impegnativo perché non essendo io famoso portare la gente ai miei concerti è difficile. In tutte le date ho cercato il connubio con l’aspetto sociale. Siamo stati a Genova per l’associazione contro la sclerosi multipla, a Roma per una onlus che si occupa di bambini malati e poi ancora a sud e nord. È stata una bella esperienza,una parte che mi piace della musica è l’incontro con la gente.

Non sei proprio un novellino, quali sono gli elementi che hai cambiato in questo tuo percorso musicale e quali sono le costanti che hai mantenuto?
La costante è sempre stata quella di cercare di provare a regalare emozioni. Io scrivendo canzoni, la cosa più bella è arrivare a più persone possibili, se poi queste persone riescono anche a provare un po’ di emozioni è il massimo e non chiedo di meglio. Le cose cambiate sono che ho iniziato a collaborare, mettersi in gioco vedere alteri punti di vista, suonare e scrivere con diversi musicisti. Prima facevo tutto da solo, ora mi trovo a collaborare con diversi musicisti che permettono di fare dei live più energizzanti ed energetici.

Riccore Sanremo nella tua vita…
Una bellissima città però fondamentalmente sono sempre andato a raccogliere i fiori come dice il mio batterista. In realtà ci sono molte manifestazioni collaterali al festival, fino a qualche anno fa mi sarebbe piaciuto partecipare ora un po’ meno vedendo il panorama musicale. E’ stato bello perché andavo spesso a Sanremoonline con altri cantanti che partecipavano al festival e facevo un po’ di promozione. La cosa più bella è stata in un concerto c’era la gente che cantava “Non ti svegliare”.

Com’è raccontare 3650 emozioni?
E’ stata una impresa fantastica. Mi sono voluto fermare un attimo e raccontare i primi dieci anni di musica. Dalla primissima registrazione fino agli ultimi brani. L’ho fatto per far vedere il mio percorso, perché mi piacerebbe che anche chi mi ascolta potesse vedere una certa evoluzione. Cerco continuamente di fare cose sempre nuove. Dieci anni di musica sono un viaggio bellissimo, un incontro con gente meravigliosa. In ogni canzone spero di regalare un pochino di emozione.

Hai un sogno in particolare che vorresti realizzare e un sassolino da togliere?
Il sassolino è che vorrei eliminare tutti i reality show e annessi perché ci stanno rovinando. Un altro sassolino la musica illegale che distrugge chi come me fatica per farsi ascoltare. Il sogno sarebbe di raggiungere il più alto numero di persone possibili con la mia musica, non per fare soldi ma per provare a regalare qualche emozione.

Il video di BRICIOLE SULLA PELLE

http://www.lucalastilla.com

Testo di Elena Rebecca Odelli