Il sorprendente album d’esordio dei cani ha colpito in faccia molti prima ancora che venisse pubblicato e distribuito. Genuino e semplice Niccolò, di quella spensieratezza di cui non si era più abituati da tempo. Tralasciando i Sali scendi metaforici filosofici, si presenta per quello che è: sorprendente fino al midollo.
Quanto sono velleitari i cani?
I cani provano a non esserlo…poi alla fine sali su un palco suoni delle canzoni e non ci chiediamo neanche se siamo troppo capaci oppure no, quindi abbastanza direi.
Quindi non è un progetto creato a tavolino come si era un po’ pensato all’inizio?
A tavolino, beh è stato creato su una scrivania di camera mia, non so quindi se conta come un progetto a tavolino. A parte le cazzate, no affatto. E’ tutto molto spontaneo. Tra l’altro mi sembra che, adesso, dopo tutto quello che è successo, sia facile dire che era prevedibile il successo di un progetto del genere, ma a me non sembrava assolutamente così quando ho iniziato a scrivere le canzoni.
Non pensavi di aver creato un nuovo “genere”?
Non penso di aver creato un nuovo genere manco ora, io mi ricordo quando molta gente, ascoltando le canzoni prima che uscisse il disco, diceva che queste canzoni potevano piacere ad alcuni romani perché avrebbero riconosciuto i quartieri e sarà un fenomeno locale. Questo, ad esempio, non è successo.
E giustappunto,quanto vi criticano e quanto vi apprezzano i romani. Hai un modo di scrivere molto crudo e insolente della realtà in cui vengono rappresentati.
In realtà quando rappresenti qualcosa trovi cmq una mitologia, la mitizzi un po’ e a tutti fa piacere essere mitizzati e quindi di fatto è piaciuto a chi si è riconosciuto. La situazione di riconoscimento piace, al di là del modo in cui vengono descritte le cose. Quindi i romani che si sono ritrovati, si sono rivisti e questo comunque piace.
Siete stati un po’ il fenomeno di questo 2011 quindi mi chiedo…e adesso?
Questa è una domanda a cui non risponderò. Io non voglio spremere troppo questa cosa. Vorrei che questo disco avesse un suo ciclo sostenibile. Non vorrei marciare troppo su quello che è successo e quindi è uscito il disco, c’è un tour, un proseguo del tour e quello che verrà dopo, verrà dopo.
Non mi va di parlarne adesso.
Avere i provini disponibili su soundcloud non è stata un po’ un’ arma a doppio a taglio…non c’hai pensato minimamente?…preso e caricato?
Io vedo com’è concepita la musica. E’ un po’come se l’uscita di un disco sia il momento e il modo in cui si arriva alle persone. Molti pochi vanno nei negozi di dischi; il modo principale in cui viene acquistata e ascoltata la musica è internet, quindi stabilire una presenza in rete è fondamentale. Quello che speriamo, che è poi quello che è successo è che chi è interessato ha comprato il disco, è venuto ai concerto eccetera eccetera..
Testo di Elena Rebecca Odelli |