Prendete tre tra le più grandi scuola di musica classica :Teatro alla Scala di Milano, Mozarteum di Salisburgo, Royal Accademy di Londra, questo è il back ground di Lorenzo e Luca. Ora pensate all’elettronica combinata alla musica classica, questa è la novità. Una novità firmata Ex Wave.
Con Luca si chiacchera di musica, e di Plagiarism l’ultimo album del duo.
Plagiarism, come mai avete scelto questo come titolo del vostro album?
“Plagiarism, è un concetto mentale per cui è un po’ difficile spiegartelo. Nasce da una provocazione. La separazione tra ciò che è conscio e la parte inconscia. E’ come togliere l’uomo dalla sua posizione centrale e prendere la consapevolezza della nostra mente inconscia. Personalmente non sopporto gli artisti che dicono che prima di pubblicare un loro progetto, ascoltano tutta la discografia di qualcun altro. In questo caso c’è il rischio di “plagio” senza neanche rendersene conto. Per fare questo album, non abbiamo preso e ascoltato i nostri artisti di riferimento, per capire un determinato sound. Quando ci piaceva l’idea di un gruppo, andavamo ad input per coglierne solo l’essenza scarna.”
Scusa ed allora da cosa nasce la cover di Poker Face?
“Anche in questo caso si tratta di una provocazione. Abbiamo preso un successo planetario e ne abbiamo ribaltato le caratteristiche. Le parti più accelerate, le abbiamo rallentate; abbiamo reso più dark il pezzo, snaturandolo, anche se a mio parere sembra più elegante.
Pensa che siamo stati contattai da George Thomas, responsabile del creative team della Gaga House. Volevano inserire il pezzo in una sorta di disco di cover per omaggiare Lady Gaga. Ci siamo rifiutati, perché abbiamo deciso di concentrarci maggiormente su noi stessi e sul nostro progetto.”
Wonderland vanta la collaborazione con Astrid Young, come è nata?
“Astrid ci ha contattati su myspace, abbiamo mandato questo nostro brano e la collaborazione è nata così. Le persone internazionali sono molto più aperte. Dopo un percorso accademico dove ci siamo fatti un discreto culo, ora vogliamo un rapporto più diretto.”
Qual è l’anello di congiunzione tra la musica classica e l’elettronica?
“Se prendi un gruppo straniero, fanno dischi che suonano diversamente rispetto a uno italiano, lo fatto votati al dio sound. Pochi o quasi nessuno ha fatto questo esperimento di mettere esperienze reali della vita. A livello sonoro non ci siamo posti il dubbio della coerenza sonora. Questo filo conduttore in Plagiarism, ma negli Ex Wave in generale, c’è e c’è forte. Le scelte musicali, di strumento seguono la nostra coerenza interiore: ci piace quindi, sta bene. Anche se alcune di queste possono sembrare delle vere e proprie bestemmie al dio sound.”
Un album di 18 tracce, una scelta abbastanza inusuale in un epoca dove si tendono a pubblicare ep o dischi di al massimo 12 brani
“Diciamo che le 18 tracce sono comode in fase di live, puoi farle girare come meglio credi. Ci piacecva anche l’idea di creare un un disco che potesse essere visto come un’ora di viaggio musicale. Il primo disco era molto più breve per scelta, perché più coerente con la tradizione pop e rock. Ci ha permesso di farci conoscere e di stringere delle collaborazioni importanti come con Alan Wilder (ndr. Depeche Mode), Mike Garson (ndr. pianista e arrangiatore di David Bowie e Smashing Pumpkins).”
10 e 12 Novembre le prime due date di questo Plagiarism Tour. Come ti aspetti che risponda la gente?
“Da Facebook vediamo che c’è molta voglia di cambiamento. La gente ha approcci mentali molto diversi. Sul nostro gruppo in rete, circola libera musica ed è disarmante vedere quanta cultura musicale ci possa essere. Noi siamo in due e il nostro è uno spettacolo un po’ particolare. A volte abbiamo solo bisogno di una luce occhio di bue puntata, altre volte spariamo dalla scena. E’ difficile da gestire. Queste due date ci servono anche per prendere le misure. Gli EX Wave sono fondamentalmente un progetto non italiano per approccio musicale in mano a persone che gestiscono la musica in Italia. Il bello è che sia con l’etichetta che con Barley Arts ci siamo trovati ad essere completamente” liberi e indipendenti.”
sito: http://www.exwave.it
Testo di Elena Rebecca Odelli |