Sam, Basti e Digger ripropongono in chiave rockabilly i grandi successi radiofonici del presente e del passato prossimo: California Gurls di Katy Perry, Paparazzi di Lady Gaga, Hello di Martin Solveig feat.Dragonette, Tik Tok di Ke$ha e la controversa Candy Shop di 50 Cent, primo singolo estratto.
Da 50 Cent era prevedibile, ma da voi... Tre bravi ragazzi che cantano una canzone esplicita come Candy Shop?!
Digger: "Quante volte si ascolta una canzone e ci piace per come suona, non per quello che dice! Questo era il rock n´roll di quegli anni, spensieratezza e nessun messaggio troppo importante. Vogliamo che la gente torni ad ascoltare la musica perchè gli piace, non perchè occorre concentrarsi sulle parole".
Sam: "La cosa curiosa è che ai nostri concerti ci sono ragazze, signore di una certa età, bambini, e tutti cantano quella canzone e si divertono! Siamo stati a uno show per famiglie e ci siamo esibiti con Candy Shop e la gente si scatenava... Strano, no!".
Basti: "Siamo grandi fan di Katy Perry, incanrna la moderna pin up, e lei nei suoi concerti usa molto i colori caramellosi e scenografie con lecca lecca giganti. Gli stessi anni ´50 la gente se li immagina così. Candy Shop è stata una scelta naturale in questo senso, e cantandola sembra di parlare effettivamente di caramelle e non di... Beh, ci siamo capiti!".
Come scegliete le cover da proporre? Solo in base al vostro gusto?
Digger: "Deve essere divertenti da suonare, certo, però quella che ci colpisce di più è la linea melodica di una canzone. Ad esempio ci piace tantissimo Born This Way di Lady Gaga, se togli i sintetizzatori e tutta quella roba moderna elettronica ha una bella linea. Poi le canzoni le adattiamo al nostro stile, alzando o abbassando un accordo si riesce a cambiare l´impressione di una canzone. Come in Quit Playing Games dei Backstreet Boys, con un solo accordo alzato la canzone prende una piega quasi allegra".
So che siete molto famosi in Finlandia. Strano posto, no!
Basti: "Vero! Ma credo che là siamo andati a riempire una nicchia di mercato che nessuno aveva mai esplorato. Voglio dire, c´è pieno di gruppi metal e hard rock, noi invece facciamo rock n´roll retrò. Poca concorrenza".
Il pubblico che viene ai vostri concerti si cala nella aprte e si veste vintage?
Sam: "Non è necessario farlo per divertirsi, ma fa parte del gioco e allora perchè no? Anche prepararsi a uscire ha il suo fascino. I nostri concerti sembrano la festa del ballo di fine anno, alcune volte".
Digger: "In un certo senso possiamo dire di aver contribuito all´impennata nella vendita di gonne a ruota e camicie a maniche corte!".
Secondo voi perchè c´è questa ondata di revival per gli anni ´50 oggi?
Basti: "Penso che si guardi indietro nel tempo e a quel periodo in particolare in conseguenza dei tempi difficili che stiamo vivendo, la crisi. Tendiamo ad associare gli anni ´50 con il divertimento, la spensieratezza, c´è voglia di tornare ad ascoltare un po´ di musica ´stupida´".
Che cosa vi manca di più di quel periodo?
Digger: "Vedo che c´è un forte ritorno dei Diners americani, quei posti tipo fast food on the road. E poi i negozi sono pieni di vestiti ispirati agli anni ´50! fino a qualche anno fa dovevamo andare nei bugigattoli rockabilly per trovare abbigliamento in stile, oggi qualsiasi catena di abbigliamento propone un pezzo di ispirazione retrò".
Avete girato il video di Candy Shop negli Stati Uniti, la patria del rock n´roll. Che effetto vi ha fatto?
Digger: "A Santa Monica, per l´esattezza. E il video di Hello, il secondo singolo, nella Porn Valley!".
Sam: "Nessuno sapeva chi fossimo o cosa stessimo facendo, non ci siamo mai esibiti là. Però sarebbe fantastico poter portare la nostra musica negli Stati Uniti!".
Basti: "Te lo immagini? Tre tagazzi tedeschi cresciuti a pane e rock n´roll che portano quella musica laggiù! Che sogno!!".
(red)
17 maggio 2011
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