Ad appena 25 anni e con una carriera in forte ascesa Bruno Mars può ben dirsi soddisfatto: l´anno scorso in questo periodo nessuno nemmeno sapeva chi fosse, oggi può vantare addirittura 7 nomination ai Grammy. Un disco di esordio che sta andando benissimo, "Doo-Wops & Hooligans", due singoli sempre nelle posizioni alte delle classifiche di mezzo mondo, Just The Way You Are e Grenade, un team di produzione che rende oro tutto quello a cui mette mano (The Smeezingtons) e l´attività di autore ormai consolidata (ha scritto Right Round per Flo Rida, Fuck You con Cee Lo Green, Billionaire con Travie McCoy e Nothin On You con B.o.B.), Bruno Mars è una delle poche star maschili rilevanti a livello internazionale. Al momento, forse, l´unica.
Negli anni si è notato uno spostamento sempre più evidente verso le popstar di sesso femminile, mentre si faticano a trovare fenomeni da classifica tra gli uomini . Tu come te lo spieghi?
"È vero, se penso a Beyoncé, Lady Gaga... Gli uomini sono in minoranza. Non so spiegare il motivo, ma quel che secondo me è importante è essere onesti, non fare finta di essere diversi; quando ascolti qualcosa deve essere vero, magari può non piacerti ma se percepisci che è reale allora lo rispetterai comunque. Questo conta".
Pubblicare un disco in un momento storico in cui i dischi non hanno mai venduto così poco ti spaventa?
"Per questo motivo io credo fortemente nei live, e non vedo l´ora di dimostrare a tutti che dal vivo potranno godere la mia musica esattamente come è su disco. I biglietti dei concverti mi auguro vendano di più!".
I soldi contano?
"Quando ho scritto Billionaire pensavo proprio al fatto che i soldi non sono tutto, però in un certo senso contano. Almeno per sentirsi più leggeri. In quel momento non potevo quasi permettermi di mangiare perchè dovevo risparmiare per la benzina, se il giorno dopo dovevo lavorare; c´era tutta la frustrazione di un giovane artista che per vivere il suo sogno deve fare sacrifici. In questo senso sarebbe bello essere un miliardario, poter fare le cose più semplici senza doverti preoccupare se puoi permettertelo o no".
7 nomination ai Grammy. Di queste, quale è quella che ti rende più orgoglioso?
"Non faccio musica per prendere i premi, però i premi sono una bella ricompensa per il duro lavoro che hai fatto. Se dovessi dire quale mi ha fatto più felice, sarebbe Produttore dell´anno, perchè le persone coinvolte nel progetto sono tante. La ricompensa andrebbe al team".
Da produttore con chi ti piacerebbe lavorare?
"Alicia Keys, i Kings Of Leon... Ogni artista è una sfida, e voglio riempirmi la testa con tante diverse forme di conoscenza che ognuno di questi può dare. La musica dovrebbe essere così, uno scambio tra cervelli".
In questo debutto c´è un po´ di tutto: pop, rock, reggae, ballate. Come hai evitato l´effetto ´pastone´?
"Voglio dire, anche io sono un incrocio di diverse culture, ho orogini filippine e portoricane e sono cresciuto alle Hawaii, terra di incontro di gente e suggestioni. Io sono così, non poteva essere altrimenti. L´etichetta ha avuto piena fiducia in me".
Sei nato alle Hawaii, come Obama. Com´è venire da lì?
"Le Hawaii sono così staccate dal resto del mondo ma c´è comunque tutto per soddisfare la propria curiosità musicale. La musica live fa molto parte della vita di tutti i giorni, non è raro incontrare gente che all´improvviso imbraccia la chitarra e si mette a cantare in spiaggia. L´aspetto live della musica viene molto stimolato, alle Hawaii. Ti insegna a prendere confidenza con gli strumenti".
È stato difficile trasferirsi in una città competitiva come Los Angeles?
"Tantissimo. Voglio dire, vengo da un´isola, mare, spiagge, tutti tranquilli e rilassati e mi trovo catapultato in una città enorme, dove ci sono migliaia di persone con talento che vogliono fare la stessa cosa che desidero io e altrettanto determinate. Per un ragazzo di provincia come me è stato un bel colpo".
Che differenza c´è tra scrivere per te e scrivere per gli altri? Passare da canzoni esplicite come Right Round di Flo Rida a pezzi dolcissimi come Just The Way You Are?
"Facendo l´autore voglio far vedere diverse sfaccettature della mia personalità, adeguandole a quelle che sono le richieste del committente, che nel caso di Flo Rida era dare un´atmosfera più hip hop, da club, oppure con Cee Lo Green è mettere in risalto la sua strepitosa vocalità. Just The Way You Are mostra la mia parte più tenera, che è una delle parti di me ma non la sola".
C´è qualche canzone presente sul disco che avevi scritto per altri e poi hai pensato di tenerti?
"Mmh ... No. Sono tutte mie. Alcune più vecchie, come Talking To The Moon e Count On Me, che appartengono agli esordi di me come autore, ci tenevo particolarmente a pubblicarle".
Che senso ha una canzone come Just The Way You Are in un mondo dove le persone sempre più difficilmente sono naturali e genuine?
"Io la trovo un bellissimo messaggio, cosa c´è di più bello del dire a una ragazza che è meravigliosa così com´è, senza doversi truccare e agghindare? Se una donna sta bene nel proprio corpo lo puoi sentire, e questo è quello che io trovo sexy in una ragazza: quando si sente bella così com´è".
Il video di Grenade è una delle poche occasioni in cui ti possiamo vedere senza cappello. Cosa rappresenta per te?
"Serve a coprire i capelli! Sono pigro e non ho mai voglia di metterli in ordine, sono spesso un disastro. Una volta li avevo più lunghi, una testa di capelli spaventosa... Il cappello è necessario!".
web: www.brunomars.com
Elisa Bellintani
(16 febbraio 2011) |