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KARATE |
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DALL'INDIE, AL JAZZ, PASSANDO PER IL ROCK... |
I Karate nascono a Boston nel 1993 con Geoff Farina alla voce e alla chitarra, Eamonn Witt al basso e Gavin McCarthy alla batteria.
Il primo singolo, "Death Kit", esce l'anno successivo per The Self Starter Foundation e nel 1995 Eamonn Witt si sposta alla seconda chitarra per lasciare il basso a Jeff Goddard.
Con la line-up a quattro, i Karate pubblicano l'album omonimo (con il quale comincia anche il sodalizio con Southern Records), seguito da un intenso tour in America ed Europa.
A questo punto i Karate hanno abbandonato quasi del tutto gli elementi indie dal proprio suono, dirigendosi verso sonorità più jazz, frutto di session di improvvisazione.
Con questo spirito vengono composti anche "Cancel/Sing" (un ep con due suite), "Unsolved" e "Some Boots". Geoff Farina, oltre a militare fin dagli esordi nei Karate in veste di cantante e chitarrista, da anni si occupa della gestione, insieme alla sua collaboratrice Jodi Buonanno, dello studio al Narragansett Grange Hall a Rhode Island. Negli ultimi tempi, inoltre, ha scritto per la rivista Tape Op e ha composto musica per film muti, presentandola poi dal vivo con un trio di cui fanno parte anche Dan Littleton degli Ida e Luther Gray di Joe Morris Trio e Charlie Kolhase 5. Gavin McCarthy, il batterista del gruppo che in passato ha lavorato con Ted Leo, Rosa Chance, Well, The Secret Stars e Swirlies, vive invece a Boston, dove insegna batteria, accompagna coreografi della scena locale e occasionalmente lavora come roadie per altre bands. Jeff Goddard, bassista dei Karate dal 1995, fondatore di gruppi come The Lune e del trio Jones Very, compare nei dischi di artisti come Come, Victory At Sea e Mary Timony, con la quale lavora quando non è impegnato con i Karate. Lo scorso anno i Karate hanno festeggiato i loro primi dieci anni di attività, durante i quali il prolifico gruppo ha realizzato sei album e un considerevole numero di singoli. Intervista a Geoff Farina, cantante, chitarrista e mente dei Karate.
Parli italiano? (visto il cognome etc etc)
Solo un poco.
Qual è il significato del biglietto dell’autostrade italiane sulla copertina vostro album?
Era una delle tappe del tour. Nessun significato in particolare, ci piaceva l’idea di mettere sulla copertina un ricordo, dei tanti, delle tante cose che facciamo.
Stai pianificando di fare altri album come solista?
Ho canzoni, io scrivo sempre canzoni da solo. E’ normale, credo che un musicista si esprima quando e come lo ritenga più opportuno non solo magari attraverso il progetto “più conosciuto”.
In queste date italiane (luglio) che precedono l’uscita del prossimo album, pensate di presentare i nuovi pezzi?
Solo un paio di pezzi, per far assaggiare il prossimo lavoro, ma dato che ormai suoniamo da dieci anni, abbiamo numerosi pezzi da scegliere, che chi ci segue magari vuole ascoltare.
Siete già stati in Italia, vi divertite a suonare qui? Come trovate il pubblico?
E’ molto divertente venire in Italia, abbiamo già suonato molte volte, ci piace il pubblico italiano.
Cosa è cambiato in dieci anni di Karate. In che direzione sta andando il vostro suono?
Il suono riflette ciò che un musicista sta facendo, la vita che sta affrontando. E’ una rappresentazione della sua identità, di quel periodo. E in dieci anni tutto cambia e di molto. Non so dove stia andando il suono dei Karate, ma non me ne preoccupo, cambia naturalmente con noi.
Tu hai scritto musica per film muti. Sei appassionato di cinema? Ti piacerebbe fare una colonna sonora vera e propria?
Sono molto appassionato di cinema, mi interesserebbe ampliare la possibilità di lavorare nuovamente con immagini. Sicuramente la colonna sonora sarebbe interessantissima.
Hai scritto testi orientati politicamente solo ora, come mai?
Ognuno si sente di accostarsi ai temi che si sente più vicini al momento. Nella situazione storica che stiamo affrontando era inevitabile che li sentissi vicini.
Sei solo tu che scrivi i testi?
Sono io, le canzoni crescono coralmente ma i testi provengono da me.
Perché ti sei spostato dalla Pennsylvania a Boston?
Per la musica. Nel mio paese natale non c’erano molte possibilità.
(Paola Andreoni) |
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TUTTO SU KARATE |
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2004 Pockets | | | 2002 Some Boots | | | 2000 Unsolved | | | 1998 The Bed Is In The Ocean | | | 1997 In Place Of Real Insight | | |
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1996 Karate |
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