"È alle donne che dedico queste sei canzoni, alla femminilità che mi sono sempre negata, che ho rifiutato perchè temevo mi facesse sentire meno libera. Ma oggi so di essere libera. Sono libera di essere me stessa e di essere con tutti voi". È una dichiarazione d´intenti forte e chiara, quella che L´Aura lancia alla presentazione del suo nuovo lavoro, l´EP "Sei come me". È un taglio netto con il passato, con le persone che non l´hanno capita e con gli incontri artistici che non l´hanno aiutata a crescere. Come spiega lei stessa, ad un certo punto della sua vita si era resa conto di essere sprofondata in un sonno surreale, doveva solo trovare la maniera di svegliarsi e cominciare – finalmente – a vivere. Senza alcun rimpianto per i primi 3 album e per le scelte fatte, oggi L´Aura è completamente diversa dalla ragazza fragile ma agguerrita e complicata che eravamo abituati ad intravedere tra le righe delle sue canzoni. O forse no, e questa è sempre la L´Aura che conoscevamo. Solo con le idee molto più chiare.
Ritorni con una serie di novità. La prima: un EP di 6 canzoni. Perché hai scelto questo formato ´ridotto´?
"´Sei come me´ rappresenta la prima parte di un album completo, che vedrà a marzo la pubblicazione del secondo capitolo. Questa scelta è stata dettata dal fatto che non avevamo terminato di scrivere abbastanza canzoni per completare un album; ho scelto di seguire una direzione pop, e per scrivere una buona canzone di genere occorre molto tempo. Paradossalmente è più facile scrivere una canzone d´autore perché non ti devi preoccupare di essere trasversale, per cui massimo rispetto per chi lavora di musica pop. E poi cresci e cambiano le cose, e diventa anche più complicato trovare il tempo per scrivere".
L´ambiente in cui vivi non ti aiuta, dal punto di vista dell´ispirazione?
"Adesso vivo in città e in città le energie ristagnano; senti la solitudine e cerchi di scacciarla tenendoti impegnato, uscebndo, vedendo gente, e così ti distrai dall´ispirazione. In campagna è tutto diverso, l´energia scorre fluida e hai molto tempo per guardarti dentro e mettere ordine nei tuoi pensieri; ´Okumuki´ era figlio della natura, di Brescia, ed è molto difficile da ricreare quel contesto di ispirazione. Ma la vita cambia! E occorre sapersi adattare alle nuove direzioni che scegli".
Guardando al passato, invece, cosa vorresti dire alla L´Aura degli esordi, quella di ´Okumuki´?
"Le mando un bel bacio in fronte, hai fatto quello che potevi ma ora prendi e vai per la tua strada, e non serve più che tu ti chiuda a riccio con il mondo".
Sei pentita di questo atteggiamento che avevi in passato?
"Il passato è andato, ora non pensiamoci più! Certo, se ci penso mi chiedo ma perché me la prendevo tanto pesantemente per ogni cosa? Non lo so proprio".
Altra novità: per la prima volta ti metti in gioco con il tuo nome e il tuo cognome. Questo cambiamento comporta un avvicinamento a quella che è la ´vera´ L´Aura?
"Il cognome viene fondamentalmente dal fatto che vivo in un Paese dove ci sono delle mie omonime che sono molto più famose di me! Ho mantenuto l´apostrofo in L´Aura perchè è una mia particolarità che ci tengo a conservare, e ho aggiunto Abela perché questo EP rappresenta per me una vera e propria rinascita per cui ci sta che io ci metta la faccia e i dati anagrafici completi. Abela poi è un esplicito riferimento a quello che è il mio Paese di origine, Malta; sulla copertina del disco indosso un anello con la croce di Malta".
Hai mai indagato più a fondo quelle che sono le tue origini?
"E come no! Ho scoperto che il mio cognome potrebbe derivare addirittura da Abele, o da generazioni che si sono autoproclamate discendenti di Abele. Insomma, sarei quella ´buona´!".
Continuiamo con le sorprese. Ti sei fatta conoscere con le canzoni in inglese (il suo singolo di esordio è stato Radio Star, nda), piano piano ci hai abituati all´italiano e, ora, sembri aver definitivamente adottato l´italiano. L´inglese ha esaurito il suo corso?
"L´italiano mi è stato esplicitamente chiesto dalla discografica, e comunque io non sono una che si fissa. Le ossessioni, come in questo caso quelle con la lingua, sono belle e interessanti ma alla lunga stancano. Sono pronta a canalizzare l´ispirazione in qualsiasi lingua, dipende dallo stato d´animo in cui mi trovo. L´inglese mi viene spontaneo perché ho sempre ascoltato musica pop in inglese, però da qualche tempo ho scoperto la musica italiana e la sto divorando, e ho spostato il mio mezzo espressivo".
Su questo EP ci sono canzoni d´amore, molto oneste e dirette, forse le più sincere che tu abbia mai scritto. È stato difficile tradurre in musica delle emozioni tanto personali, non avendolo mai fatto in maniera così esplicita?
"La creatività non è una cosa che puoi pilotare e dirigere nella direzione che vuoi tu. L´ispirazione ti viene data, è un dono, tu sei solo un tramite e non puoi decidere come, quando e dove; a volte capita, a volte no. Sei come bloccata e all´improvviso la senti, ti chiede di dire certe cose e tu puoi solo farlo, e facendolo ti viene data la possibilità anche di fare un lavoro su te stesso e sulle tue emozioni, e chiudere delle porte interiori che per molto tempo erano rimaste aperte e scoperte".
C´è una cover in "Sei come me", anzi, c´è la tua versione in italiano di un grande classico come Total Eclipse Of The Heart.
"Si tratta di una cover piano e voce, volevo fare questo pezzo e sapevo dall´inizio che avrebbe funzionato; per dire, ci ho lavorato su poco più di 5 minuti per tradurla ed adattarla. Mia mamma è una grande fan di Bonnie Tyler, e il testo ha qualcosa che mi riguarda, parla di me e della situazione in cui mi trovo ora".
È più che evidente che questo EP rappresenta per te la concretizzazione di un cambiamento, non solo artistico. Da quanto è in corso?
"Almeno un anno. Dado Parisini, il produttore di ´Sei come me´, quando mi ha conosciuta ha subito capito che io, in realtà, volevo ancora essere un´adolescente; mi vestivo anche da adolescente, cercavo di coprire la donna che stava crescendo in me; da una persona solitaria come lui ho ricevuto varie pillole che mi hanno aiutata a fare un lavoro su di me, un grosso lavoro per capire chi fossi. La mia è stata ed è una vita tranquilla e semplice basata su piccole emozioni, e ho sempre pensato di non avere molto da raccontare, e invece adesso è uscito tutto, così, all´improvviso quasi".
Talmente all´improvviso che riesci comunque a scorgere i contorni di questo cambiamento?
"Sono una donna molto giovane nonostante quello che ho vissuto, oggi mi sento molto più tranquilla e rilassata, molto sicura di quello che mi piace e quello che non mi piace. Sono aperta a tutto, e più aperta agli altri, a fare nuove amicizie".
Anche dal punto di vista dell´amore, ti senti più forte e convinta?
"Sono reduce da una storia lunga che mi aveva cristallizzata in un mondo non reale, ora mi sono svegliata e mi sono vista cambiata. Non è facile trovare una persona che ti dia sicurezza e che allo stesso tempo sia divertente, e poi anche noi donne oggi abbiamo molto meno tempo per l´amore, guarda che vita che facciamo... Ci penso meno ma ce l´ho sempre in testa, l´amore!".
Ti presenti con un´immagine assolutamente inedita, peraltro.
"Ma sai, in realtà a me la moda è sempre piaciuta, però se prima mi piaceva poco oggi la seguo e mi ci ritrovo molto di più. Non è solo una cosa di vestiti. Sono arrivata ad un punto della mia vita in cui ho accettato il fatto che ognuno di noi ha dei difetti, si tratta solo di farci pace e non pretendere di essere differenti da quello che si è. Mi dicono: ´ah, sei dimagritissima!´, ma io non lo sono, è soltanto differente il modo in cui mi presento; è che prima mi nascondevo, adesso ho tolto i piercing, mi vedo più carina, mi sono accettata per quello che sono".
"Sei come me" allora lo dedichi soprattutto a te stessa?
"Non solo a me, alle persone in generale. Ho voglia di condividere con la gente. Di me tutti hanno ricevuto un´immagine, che è quella che io ho dato, un´immagine diversa da quella che sono io; la timidezza mi impediva di aprirmi. Poi sono cresciuta, la mia vita ha preso una direzione più serena e ho imparato ad aprirmi, e aprendomi ho scoperto di avere molto in comune con tutti, di non essere così ´diversa´ e ´strana´ come prima pensavo. Ci assomigliamo tutti, no? Ecco perché ´Sei come me´".
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