Eric Patrick Clapton (classe1945) è uno degli artisti più famosi del pianeta, un senatore della musica contemporanea che ha venduto milioni di dischi in ogni angolo del Pianeta e ipnotizzato diverse generazioni con il suo personale stile. Soprannominato Slowhand (Mano lenta) e God (Dio), da Chuck Berry definito The Man Of The Blues (L´uomo del Blues), Eric Clapton è probabilmente uno dei più famosi e influenti chitarristi blues. E´ l´unico musicista che vanta 3 inserimenti nella Rock and Roll Hall of Fame (The Yardbirds, Cream, solista). La rivista Rolling Stone lo ha inserito al numero 4 nella lista Rolling Stone´s 100 Greatest Guitarists of All Time, che annovera i migliori chitarristi di tutti i tempi. Yardbirds, Cream, Blind Faith e Derek & The Dominos sono tutte realtà artistiche che hanno goduto della sua abilità, un talento innato che lo accompagna ovunque. Il suono della sua chitarra è magico, non conosce confini, è universale.
Il suo nuovo disco intitolato semplicemente “Clapton” rappresenta Eric Clapton al suo meglio! Tutta quella musica che ha contribuito alla formazione di Eric Clapton è qui presente. Un capolavoro pieno di capolavori. Non si può nemmeno parlare di un album tributo, poiché ogni brano è magistralmente interpretato dalla mano unica e riconoscibilissima di Eric Clapton. Due sono gli inediti, Run Back To Your Side e Diamonds Made From Rain, anche se solo il primo porta la firma di Clapton. Il secondo è firmato da Doyle Bramhal II, che ha anche prodotto l´intero album. E´ il quarto album di Clapton con la produzione del celebre chitarrista texano. Eccellenti collaboratori hanno preso parte a questo album, ad iniziare da Sheryl Crow che duetta con lui in Diamonds Made From Rain, passando per JJ Cale ed arrivando al Alain Toussaint.
Per la prima volta nella sua carriera incide un disco composto di brani scritti tra gli anni Trenta e Cinquanta. ´´La musica dei ragazzini non mi è mai piaciuta, apprezzo la musica da vecchi” ha spiegato questo progetto Clapton “Quando devo ascoltare qualcosa mi rivolgo al passato guardo indietro, non seguo i tempi, invece di cercare le ultime novità vado nel verso opposto e mi affido alla tradizione. Questo set è una sorta di autobiografia personale del mio background musicale, tutte canzoni che amo e che volevo incidere”. Un lavoro differente da quello finora fatto dall´artista in oltre 40 anni di onorata carriera “E´ vero è qualcosa di diverso, sono molto orgoglioso di quello che ho fatto” ha confessato.
L´elenco delle canzoni in scaletta è composto principalmente da elementi blues e jazz, tutte componenti che quando eri ragazzino poche persone ascoltavono in UK. Tu sentivi veramente questa musica?
“Si, era la mia preferita. Era musica di nicchia all´epoca, la si poteva ascoltare in un paio di programmai radiofonici. Io ero un devoto ascoltatore di questi due show...”.
Pezzi che sono dei piccoli gioielli, forma e sostanza di un´altra epoca, che Clapton ha saputo trasformare in qualcosa di intimo. ´"Autumn Leaves parla di qualcosa di molto personale, del punto in cui ci troviamo nelle nostre vite. Suoniamo rock & roll, blues e così via, ma in fondo siamo tutti dei romantici incalliti. E´ un brano che ha aperto la strada a tutto un mondo di possibilità. Niente è troppo sdolcinato, perché se lo suoni bene, aggiungendo un po’ di funk, può funzionare. Ma non è questo quello che conta. Se piace a qualcuno, bene. Se non piace, fa niente. Sono io quello che si deve divertire...´´ ha dichiarato il mitico Slowhand.
Un altro brano molto inteso nel disco è quello realizzato con JJ Cale intitolato That´s No Way To Get Along, una sorta di dialogo domanda/risposta. “Si è proprio così. Una brano antico, di quelli che ho inciso trovando una formula che comprendesse il sound dell´originale (Blues del Delta) e suoni country” ha precisato Clapton.
Quante canzoni avevi selezionato per questo progetto e come hai fatto a decidere la tracklist finale?
“Ti confesso che è stato un processo abbastanza lungo. Quando ho parlato con la casa discografica avevamo 26 canzoni, ma non potevo pubblicare un doppio album. Alla fine ho definito le 14 tracce che dovevano fare parte di questo progetto e diventare un disco con un ordine che prevede come apertura la fantastica Travelin´ Alone, per chiudere il cerchio con Autumn Leaves. Direi uno schieramento perfetto”.
“Clapton” ti ha dato la libertà di sperimentare più di ogni altro disco. E´ stato così?
“Si, penso che mi ha permesso di lavorare senza limiti. Ho sempre tentato di essere un bravo autore, ma non mi è riuscito molto bene questo aspetto del mio lavoro, in fede crede di essere miglior come interprete”.
Ascoltando per intero il disco si percepisce che ti sei divertito parecchio a farlo. E´ una mia sensazione oppure corrisponde a verità?
“Con tutta sincerità posso confessarti che si siamo divertiti molto a incidere questo album, inoltre mi ha permesso di cantare in un modo che finora non avevo mai fatto. E´ stata un´esperienza gratificante da un punto di vista personale - perchè ho rifatti brani legati alla mia infanzia che hanno influenzato il mio modo di creare musica – ma anche professionale. Quando ho finito tutto il lavoro è avevo tra le mani ´Clapton´ ero molto orgoglioso. Realizzarlo adesso è stato come una decisione avvenuta in maniera naturale, è accaduto, non era decisa a tavolino. E’ una collezione eclettica di canzoni magari logicamente poco collegate tra loro, e mi piace così tanto perché, se sarà una sorpresa per i fan, in primo luogo è stata una sorpresa per me”.
Progetti per il futuro?
“Penso che la prossima cosa che proverò, sarà suonare un po’ di musica latina… o forse un po’ di jazz di New Orleans. Mi intriga, perché quello che faccio ci starà bene lì in mezzo, posso suonare la chitarra elettrica come se fosse con Louis Armstrong e gli Hot Five. Fantastico no?...”.
Questo in definitiva il racconto, la storia di un disco che ha preso forma grazie all´amore di Clapton per certe canzoni, ripescate dal passato, rielaborate per il presente e proiettate verso un prossimo futuro. Il suono della sua chitarra è senza tempo, con il suo stile ha ridato vita a brani che non smetteranno mai di raccogliere il consenso della gente.
web: www.ericclapton.com
Carlo Cassani
(14 dicembre 2010) |