Ad un anno di distanza dal ritorno sulle scene gli Skunk Anansie pubblicano “Wonderlustre”, l´album che inaugura un nuovo corso per la band britannica: per dimostrare di essere uniti e di guardare avanti, e di sapere ancora come fare del buon rock.
Parliamo un po´ di “Wonderlustre”, il vostro nuovo album. Quello che si nota è che molte canzoni parlino di amore, anche se non è un disco d´amore in senso stretto.
Skin “Credo che questo album abbia a che fare con l´emozione, l´anima e il cuore. Spesso i dischi sono fatti in modo molto realistico e poco emotivo: noi invece il senso del disco lo abbiamo trovato all´interno della band, nell´essere tornati assieme ed aver realizzato e che c´è molto amore tra di noi, e molto amore nelle canzoni che scriviamo. Il cuore in copertina simbolizza tutto questo, perché è come se fosse fatto da diversi materiali messi assieme, che è anche un po´ quello che siamo noi".
Mi incuriosisce molto il titolo, che è una parola poco comune: come lo avete scelto?
Skin “La parola ´Wonderlustre´ per noi ha lo stesso significato di alchimia, è quella scintilla che abbiamo riscoperto esserci tra di noi. Non volevamo essere come tutte la altre band che tornano assieme per ragioni nostalgiche: noi lo abbiamo fatto perché amiamo quello che facciamo e perché assieme abbiamo fatto e credo faremo i nostri lavori migliori. ´Wonderlustre´ è la parola che per noi racchiude al meglio tutti questi sentimenti”.
Dopo tanto tempo senza comporre assieme, come vi siete messi al lavoro su quest´album?
Skin “Per ´Wonderlustre´ siamo concentrati più sulla scrittura che su un messaggio particolare da mandare, il nostro obiettivo era solo quello di fare grandi canzoni che avessero un valore ed un significato per noi. Tutto l´album è stato scritto in due mesi passati a stretto contatto, a raccontarci episodi della nostra vita e a condividere cose molto personali, e in una situazione del genere comporre diventa come una terapia: era molto tempo che non ci trovavamo a scrivere canzoni assieme in questo modo, e perciò sono molto introspettive e personali. Non abbiamo scelto le canzoni in base al contenuto o al messaggio, abbiamo solo scelto le migliori per il disco, perché ci sentivamo fosse il momento di fare così e volevamo fare un disco onesto. Crediamo che l´onestà e l´integrità siano la cosa più importante per farsi capire dagli altri”.
Siete rimasti divisi per tanto tempo, ben otto anni. Ora che siete di nuovo assieme, cosa rimpiangete di quel periodo?
Ace “Non rimpiangiamo nulla, credo invece che abbiamo imparato molto da questa esperienza: abbiamo lasciato un lavoro incompiuto, ma che si poteva riprendere da dove ci eravamo fermati. Ci siamo mancati a vicenda, questo sì. Ce ne siamo accorti quando siamo tornati assieme, e abbiamo realizzato che la nostra amicizia era ancora forte e che dopo dieci minuti nella stessa stanza eravamo di nuovo lì a ridere e a raccontarci storie”.
Skin “Credo che ognuno di noi ora realizzi che scioglierci fosse una cosa necessaria per permetterci di rimanere amici e di tornare a fare musica assieme: a volte è meglio fermarsi e prendersi del tempo piuttosto che lasciar correre le cose e trascinare nel fango quella che una volta era una grande band. Visto che abbiamo preso strade separate prima che tutto andasse a rotoli, e ci siamo evitati di lavare i nostri panni sporchi in pubblico, portiamo con noi un ricordo migliore di quello che erano gli Skunk Anansie, e penso che la stessa cosa valga anche per il nostro pubblico. L´unico rimpianto che ho è essere che rimasti divisi molto a lungo... Forse saremmo potuti tornare assieme anche nel 2006, ma eravamo tutti impegnati nei nostri progetti”.
Qual è stata secondo voi la sfida più grande che avete affrontato dalla vostra reunion?
Skin “La sfida più grande è stata ricominciare a scrivere assieme, e per fortuna l´abbiamo superata. Ci siamo detti ´dimentichiamoci quello che abbiamo fatto prima´ e abbiamo deciso di provare a fare qualcosa di diverso: il nostro sound non è lo stesso degli anni ´90, ma siamo arrivati a un punto in cui vogliamo prenderci dei rischi sennò non avrebbe senso fare nuova musica. O almeno, io non vorrei sentire un nostro album se suonasse esattamente come quello che facevamo negli anni ´90”.
Ace “Ora arriva la sfida di portare questo disco in giro per il mondo: un sacco di concerti, un sacco di promozione, un sacco di aerei da prendere, e ora è diverso perché abbiamo 20 anni in più sulle spalle!”.
E´ passato un anno dall´uscita del Best Of “Smashes & Trashes”: in questi mesi di esibizioni dal vivo come avete sentito l´impatto con il pubblico? Qualcosa è cambiato?
Skin “Tornando ci siamo accorti che mentre eravamo sciolti in realtà la band ha continuato a vivere su Internet, che non c´era quando abbiamo iniziato. La nostra parte virtuale ha continuato a crescere, i video delle canzoni ed essere visti e alcune performance sono diventate leggendarie: ai nostri concerti c´è anche del pubblico molto giovane, e il fatto di avere ancora tanto supporto dalla gente è stato anche uno dei motivi per cui volevamo tornare”.
Ace “Dobbiamo ringraziare YouTube se ora andiamo a suonare in paesi in cui non siamo nemmeno mai stati prima di scioglierci e facciamo dei concerti sold out, ed è piendo di fan giovani che cantano le canzoni. E´ una cosa che non sarebbe mai successa senza la rivoluzione di YouTube”.
A febbraio del prossimo anno sarete di nuovo dal vivo in Italia: cosa vi aspettate?
Skin “Abbiamo già suonato due volte in Italia: al Mediolanum Forum di Milano la corrente è andata via per ben due volte, mentre all´Heineken Jammin´ Festival di Venezia c´è stata una tromba d´aria così forte che abbiamo dovuto ritardare l´ingresso sul palco... Speriamo che questa volta vada tutto per il meglio!”.
web: www.skunkanansie.net
Alberto Lepri
(03 dicembre 2010) |