A distanza di tre anni dal precedente disco in studio e a pochi mesi dalla pubblicazione di un triplo disco live i veneziani SKA-J, veterani del connubio fra jazz e musica jamaicana, pubblicano “Brube”, il loro nuovo settimo album. I dodici brani dell´album, sei inediti e sei rivisitazioni di grandi canzoni italiane e straniere sono suonati e cantati in inglese, italiano e veneziano dai tre cantanti della band: Furio, Ilenya e il chitarrista della band Luca ´Luchino´ Scaggiante.
Abbiamo intervistato il leader della band, voce e sassofono, Marco ´Furio´ Forieri, front-man ed MC dei Pitura Freska che dal 2002 porta avanti questo nuovo progetto musicale.

In cosa si differenzia “Brube” dai precedenti lavori e come lo descriveresti?
"È un disco molto elegante e raffinato; abbiamo trovato il giusto equilibrio fra brani originali e cover, ancor più dei dischi precedenti".

Come sono state scelte le cover del nuovo disco?
"Abbiamo lavorato su tantissimi brani; le abbiamo testate sul palco e abbiamo scelto quelle che funzionavano di più; avevamo una versione meravigliosa di ´So In Love´ di Ella Fitzgerald, che è rimasta fuori dal cd perché avevamo già selezionato un suo brano, ´Dream A Little Dream´: abbiamo cercato di evitare i ´doppioni´. Il disco comprende 12 tracce (più la bonus track) però ne avevamo registrati, lavorati e mixati 17".

Quindi avreste già del materiale per un nuovo disco, volendo.
"Intanto è partita la prima ristampa di ´Brube´, vedremo come si evolve la situazione; in questo momento siamo impegnati con la promozione e gli showcase, mentre da metà gennaio inizieremo con il tour; abbiamo in programma diversi passaggi promozionali: a dicembre andremo a ´Parla Con Me´ di Serena Dandini, poi a ´Caterpillar´ e ´Otto Volante´ su Radio2; saremo anche da Luca Barbarossa all’interno di ´Radio2 Social Club´. Magari per le successive ristampe, potremmo inserire nel disco qualche altra bonus track.. Da pochi giorni è disponibile anche il videoclip di So figo, realizzato dai Manetti Bros. Siamo molto soddisfatti di come è stato realizzato e del risultato finale. Ed è già molto apprezzato dalla gente: ha registrato più di 13.000 visualizzazioni su YouTube in una sola settimana, e senza promozione!".

Perché la scelta del termine “Brube” (nome di un famoso barchino da diporto in uso nella laguna di Venezia)?
"C’è stata una lunga discussione all’interno del gruppo, tra l’anima tradizionalista e quella ´futurista´, nella scelta del titolo. Venezia è conosciuta sempre per la sua bellezza, la sua storia millenaria, ma alla fine abbiamo optato per la barca tradizionale, di plastica, che è quella più amata dai veneziani, e su cui noi ci andiamo spesso..".

Com’è la scena musicale veneziana, al momento?
"È molto viva, ci sono fior di musicisti (Leonardo Di Angilla, che suona le percussioni nel nostro disco, è musicista di Tiziano Ferro, mentre Gianluca Ballarin, spesso mio collaboratore, è il batterista di Elisa) ma, pur essendo una delle capitali economiche, non ha spinte alla produzione vera e propria; dal punto di vista creativo ha molte possibilità ma fanno fatica ad emergere e a concretizzarsi. Gli stimoli certo non mancano, ma la situazione culturale e politica spesso li smorza. La musica dal vivo a Venezia, per un’ordinanza del Comune, la puoi fare solo all’ora dell’aperitivo, è proibita dalle 21. E’ il solito paradosso di Venezia: è la città dove c’è il Festival del Cinema più importante d’Italia e abbiamo un solo cinema in città.. si fanno film a manetta (circa uno a settimana) ma solo di produttori che vengono da fuori, noi abbiamo solo maestranze.. Io spero che si riesca a tornare ai fasti della musica veneziana degli anni ’90, o per merito nostro o per merito di qualcun altro".

Avete dei musicisti di riferimento?
"Ascoltiamo un po’ di tutto; per avere la nostra preparazione jazzistica non possiamo ignorare niente. Diciamo che per fare il nostro ska-jazz partiamo dal vecchio ska originale jamaicano (come gli Skatalites o Ernest Ranglin), che è il nostro punto di partenza".

La canzone del gondoliere è dichiaratamente rivolta ai più piccoli: il vostro target è così trasversale e universale?
"La canzone è tratta dalla colonna sonora dal cartone animato ´Cuccioli e il Codice Marco Polo´ e l’abbiamo inserita per far piacere ai bambini; il nostro target è effettivamente trasversale, e questo lo verifichiamo ai nostri concerti, dove incontriamo ragazzini come persone più anziane".

Qual è stato il tuo percorso musicale, in questi 25 anni, a partire dai Pitura Freska fino all’attuale gruppo?
"Auguro a tutti i musicisti di fare il successo dei Pitura, dove facevamo liberamente quello che ci piaceva (cantare in dialetto o suonare reggae quando nessuno lo faceva); la mia crescita personale è iniziata nel momento in cui i Pitura si sono un po’ ´spenti´ (intendo dal punto di vista dei testi e della lirica, che non tenevano il passo coi tempi); in quel momento, trovare i ragazzi di Ska-J, che hanno una grande preparazione musicale, mi ha dato un forte stimolo e un’opportunità di crescita. Personalmente, posso dire di suonare molto meglio adesso che 10 anni fa, e lo devo ai miei ragazzi".

web: www.skaj.it

Andrea Grandi
(23 novembre 2010)