Artisti: ALESSANDRA AMOROSO DIALOGO AMOROSO

Si sprecano fogli e discorsi per cercare di capire quale sarà il futuro dei ‘talentuosi’ che nascono dalla tv con botte di successo immediato e a volte altrettanto effimero. Si consumano anche se è giusto che si questioni, tra curiosità e critica, per andare a capire il ‘mercato’, perché di fatto di scambio stiamo parlando. Ma a volte l’interrogativo prende il sopravvento e sposta l’attenzione su quello che stiamo vivendo e vedendo ora, o meglio ancora su quello che stiamo ascoltando e che ci sta emozionando. Alessandra Amoroso ci racconta e forse ci insegna con una semplicità disarmante, che essere arrivata alla gente come persona e non direttamente come artista, ha creato intorno a lei un’affezione particolare. Una luce, quella rossa televisiva, che l’ha fatta conoscere ed accettare prima ancora per le sue insicurezze e fragilità che per il suo talento, che comunque è arrivato alla gente. Che comunque è innegabile dire: c’è!

C’è e lo dimostrano i primi due dischi, entrambi multiplatino, entrambi straordinariamente in vetta alle classifiche. C’è e lo dimostra il fatto che in questo nuovo lavoro, “Il mondo in un secondo”, è cresciuta artisticamente.

Come ti senti alle porte dell’uscita del tuo nuovo lavoro?
“Sono felice e bella tranquilla… Oddio tranquilla. È ‘na tragedia: ho appena finito il tour quindi diciamo che sono stanchissima ma più tranquilla e spensierata”.

I tuoi dischi sono multiplatino e hai un seguito pazzesco sia live che su Internet. Spiegaci qual è il tuo segreto.
“Mi chiedi il segreto per cui piaccio? Che ne so (ride, ndr). Io… quello che mi dicono di fare faccio; ascolto e mi fido delle persone che mi stanno intorno. E cerco di essere molto razionale: fino a che questa magia e tutto quello che sta intorno c’è, io la vivo al massimo. Credo che comunque la gente percepisca che dò sempre me stessa. Questo può essere un importante segreto non da custodire ma da condividere. Mettici anche che sono una cretina autentica e il segreto è svelato completamente”.

Cosa c’è in più?
“Io so da dove vengo, non dimentico mai le mie origini. Non mi sono montata la testa e so che quello che mi è successo lo devo alla mia famiglia e ai miei amici che rappresentano da sempre la mia forza. Non dimentico anzi continuo a ricercare la mia normalità che è fatta di casa con i miei, uscite con le mie amiche e la mia terra”.

Nessuna paura quindi?
“Ho paura di crescere certo, ho paura che tutto quello che sta succedendo proceda con troppa fretta, ma come ti dicevo io ho sempre i piedi per terra e tornare a casa mi aiuta sempre a ridimensionare il successo che la mia musica porta”.

E se questa paura si concretizzasse?
“Credo molto onestamente che piangerò. Sì, piangerò se e quando non avrò più successo. La fortuna tua di oggi può essere quella di qualcun altro domani. Quindi vivo quello che mi viene dato, vivo tutte le emozioni a mille. L’unica vera paura che ho pensando ad Alessandra che cresce è quella legata all’allontanamento da casa di cui non ho mai fatto segreto: casa è la mia forza”.

Chissà allora come hai sofferto la lontananza durante il tour che ti ha portato in giro per l’Italia…
“No, è bastato portare casa in tour! Mi hanno seguito mia madre e la mia migliore amica in giro per l’Italia. Sono sempre presenti dietro le quinte e sono i primi a fare il tifo per me”.

Cosa dicono da casa?
“Sono tutti contenti, non potrebbe essere altrimenti. Sono orgogliosi e non ci capiscono niente come me neanche loro! La cosa più bella che mi son sentita dire è che sto facendo bene, senza troppi fronzoli e giri di parole”.

Il miglior consiglio?
“Il miglior consiglio è starmi vicino. E lo fanno sempre”.

Oltre al successo delle vendite dei tuoi dischi, dicevamo che hai su Internet un seguito pazzesco. Da Facebook ad un sito che è curatissimo.
“Il mio sito ufficiale lo hanno creato proprio i miei fan, ora gliel’ho voluto regalare tutto nuovo perché se lo meritano veramente. Mi capita spesso di andare sul forum e la cosa che più dico loro è ‘grazie’! Questo grazie, che per me esce veramente dal cuore, ha il significato più grande di qualunque altra cosa. Ci sono tanti, veramente tanti ragazzi affezionati a me ed è un’emozione grandissima sentirli tutti. E sai che mi chiedo e che chiedo a loro? ‘Ma io che cosa ho fatto per meritarmi tutto questo’? Mi sembra strano sentirmi rispondere: ‘tu non sai quello che fai per noi; hai una voce e un carattere stupendo’”.

Per cui oltre alle tue capacità canore ti viene riconosciuta anche un’affezione legata ad Alessandra come persona?
“Sì. Loro sanno come sono fatta. Mi hanno visto per tanti mesi in tv e sono venuta fuori col mio carattere. Io arrivo e me li bacio e abbraccio tutti. Sono molto carnale e loro mi rispondono con altrettanto calore. I miei fan sanno anche che ci sono momenti anche in cui mi incazzo, ma mi comprendono perché sanno che sono così. Non mi sono mai nascosta dietro a falsi sorrisi o cose da mandare a dire”.

Cosa c’è in più in “Il mondo in un secondo”?
“In questo disco è presente Alessandra in maniera più importante, non che io non ci sia stata negli altri dischi ma in questo vuoi perché sono cresciuta e ho più dimestichezza vuoi perché mi hanno dato ancora più fiducia, ci sono stata dalle scelte dei brani al mixaggio, sempre con l’aiuto e la presenza della discografica Sony e di Maria De Filippi che mi ha ancora aiutato molto. E poi la novità è che in questo disco c’è l’inglese… e chi mi conosce sa che fatica ho fatto io con l’inglese. Ho studiato tanto, veramente tanto per dare in questo lavoro il massimo. Se posso dire, in questo disco in più degli altri ci ho messo la firma e ci tenevo. C’è qualcosa in più, è proprio interpretazione mia dei tredici brani”.

Con che spirito sei arrivata alla lavorazione di questo disco?
“Arrivo sempre con la mia faccia e la voglia di abbattermi. Poi fortunatamente ho delle persone intorno che credono in me e con cui mi confronto. Da lì si parte a costruire ed è tutto in salita”.

Filo conduttore: l’amore… Un dialogo amoroso molto tormentato!
“L’amore è tormentato! È bello così, fa piangere, fa ridere, fa bene, fa male. Non c’è solo l’amore maledetto in questo disco, ci sono anche canzoni più d’amore positivo come in Non ho più te”.

La scelta del titolo?
“‘Il mondo in un secondo’ è quello che mi è successo. È la mia storia: tutto è arrivato in un attimo, tutto insieme. Non c’erano parole che potessero rappresentarmi meglio”.

Hai anche scelto le canzoni quindi?
“Molte ti dico la verità che me le hanno presentate e mi piacevano così tanto e me le sentivo così addosso che non potevano non essere loro. Comunque sono andata molto ad istinto, di petto e… Come vengono vengono”!

Si può dire che quando arrivano le canzoni in inglese, si sente un’altra spinta alla voce?
“Beh sì. Ho lavorato veramente tanto sull’inglese, studiando come una matta e spero che i risultati si sentano. E poi l’rnb è un mondo incredibile, è la mia passione. Ho potuto collaborare con Chico Bennet che è un musicista, autore e produttore americano che ha scritto per me due brani meravigliosi. E il fatto che abbia lavorato con artisti come Madonna, le Destiny’s Child e altri mi lusinga e mi riempie il cuore”.

Nel disco, è giusto menzionarli tutti, è presente inoltre un adattamento con testo in italiano di un grandissimo successo dei messicani Camila, che con Mientes hanno sbancato le classifiche del Sud America. La versione italiana si intitola Niente e autore del testo è Pippo Kaballà, tra i più stimati cantautori italiani e già autore per Eros Ramazzotti. Tra gli autori delle canzoni i Modà, che firmano Urlo e non mi senti, Federica Camba e Daniele Coro (Non ho che te, Romantica ossessione, Domani con gli occhi di ieri, Un fiore dal niente), Galbiati e Faini (Punto di domanda, Il mondo in un secondo, Semplicemente così).

Tra le persone che hai ringraziato c’è Maria. Un rapporto che non si è esaurito con l’edizione televisiva di ‘Amici’ quindi.
“Adoro la De Filippi. Lo dicevo quando ho avuto l’onore di conoscerla, continuo a dirlo ora: è la mia mamma famosa, abbiamo un rapporto meraviglioso. È lei la prima persona che ha creduto tanto in me e mi ha permesso di affrontare questo tipo di percorso. Ci vogliamo molto bene, un bene sincero ed è orgogliosa di me. Cosa posso volere di più?”.

Da qualche anno ormai detti regole anche in fatto di look… Ne sei consapevole e quale effetto ti fa?
“Ora… Io sono la persona più distante da queste cose e mai avrei voluto che mi si vedesse come un modello di riferimento per il look. Ti posso dire che mi fa strano e mi fa sorridere vedere tante Alessandra Amoroso in giro. Visto che io personalmente non ho mai pensato di ‘copiare’ la pettinatura di un’altra, sorrido e nello stesso tempo mi sento lusingata da tanta attenzione”.