"Black Light" è l´ultimo album dei Groove Armada, il duo di DJ inglesi Andy Cato e Tom Findlay; ultimo nel senso di più recente, certo, ma anche di ultimo di una carriera durata 13 anni e costellata di successi dance come I See you Baby, Superstylin´, My Friend e Song 4 Mutya, 9 tra album, compilation di remix e successi e infiniti DJ set indimenticabili.
Raggiungiamo Andy per parlare di "Black Light", un disco molto più rock, grintoso e oscuro, che sprigiona anni ´80 in ogni traccia.
"Black Light" mette in evidenza il vostro lato oscuro. Come mai ci sono voluti ben 13 anni di Groove Armada per arrivarci?
"Non sono sicuro che ci abbiamo messo tanto ... Forse sui diversi dischi che abbiamo fatto non si è mai notato, però dal vivo abbiamo spesso inserito dei mood oscuri e puntato su una grinta molto più rock n´roll rispetto al prodotto finito in studio".
E si sentono molto gli anni ´80.
"Ma non nel senso stretto dei sintetizzatori o come citazione della dance di quegli anni. Della mitica decade ´80 abbiamo preso la voglia di picchiare duro e il senso di apertura musicale che appartiene ai Roxy Musoc, dei grandi maestri da cui abbiamo cercato di prendere ispirazione. Assieme all´elettronica abbiamo così chiesto un forte contributo alle chitarre e alle linee ritmiche. Questo è il senso del nostro ritorno agli anni ´80".
Ho letto rumours sul fatto che questo sarà il vostro ultimo album. È vero?
"Verissimo. Questo sarà l´ultimo disco vero e proprio che faremo nella nostra carriera, l´ultimo che si potrà acquistare fisicamente nei negozi. Da oggi ci dedicheremo solo a singoli e remix. Il motivo è semplice. La forma-album è morta, ormai, lo dice il successo della forma liquida e di iTunes, lo dice il fatto che il download è la maniera più rapida per conoscere un artista, scaricando un paio di canzoni, e lo dice anche il fatto che troppe volte si acquista un album sull´onda dell´entusiasmo per una canzone e poi si scopre che il pachetto completo non è come ci aspettavamo. La gente ascolta la musica sui lettori mp3, non più sullo stereo, pochissimi in auto ... La nostra è una forma di evoluzione, non certo una resa però".
Com´è concludere una carriera durata 13 anni con un disco come "Black Light"?
"Ci rende estremamente orgogliosi, perchè questo è senza dubbio il disco migliore che abbiamo mai fatto. E la dimensione live è arrivata a quell´equilibrio perfetto tra suono e voce e coinvolgimento del pubblico che abbiam oricercato per tutti questi anni".
È cambiato anche il modo di fare DJ, vero?
"Assolutamente. Le produzioni precedenti, parlo degli anni ´90 e anche di parte di questi ´00 miravano a riempire spazi enormi, discoteche, a coinvolgere quanta più gente possibile. Oggi ci si ritrova spesso a dover animare spazi ridotti come camere dove si tengono feste private o eventi, diventa tutto più curato perchè devi arrivare dritto ad ognuna delle persone che ti ritrovi davanti, non puoi più contare sull´effetto massa. Magari non ti va di ballare e lasciarti andare ma di ascoltare e basta. Per noi si tratta di dover remipostare l´approccio e, ovviamente, anche il tipo di musica".
Qual è la nuova sfida ora, dopo anni vissuti sempre sulla cresta dell´onda?
"Le cose sono sempre andate alla grande, uno dei ricordi più belli di questa nostra lunga carriera è senz´altro aver suonato nel 2007 al Glastonbury, ma proprio quell´occasione è stata per noi un motivi di riflessione profonda per riepnsare ai Groove Armada".
In che senso?
"L´impressione che avevamo era che stavamo diventando una tribute band, non so se mi spiego ... Avevamo bisogno di nuovi stimoli, ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: o cambiamo la forumula o non ci divertiamo più. E così abbiamo pensato a metter su un nuovo sound, che è questo di ´Black Light´, e abbiamo ingaggiato nuovi vocalist".
SaintSaviour è una vocalist pazzesca. Come avete l´avete incontrata?>
"Sono d´accordo, è assolutamente unica e straordinaria. L´abbiamo sentita una sera mentre era in concerto con la sua band, ci siamo innamorati della sua grinta e l´abbiamo letterlamente rubata ai ragazzi. Non ce ne vogliano. Non potevamo pensare di lasciarcela sfuggire".www.groovearmada.com
Questo è il primo album con la nuova etichetta, la Cooking Vinyl. Come è stato il passaggio dopo anni in Sony?
"Non vorrei metterla giù male, ma va meglio. Il fatto è che la Sony è un´etichetta molto grande, ma avevano idee diverse dalle nostre; proprio perchè sono grandi pensano in grande ed in grandi numeri, quel che per loro conta è vendere dischi; per questo hanno spinto per l´uscita della raccolta dei nostri singoli. Per noi invece conta mantenere un ottimo livello e mettere entusiasmo in quello che facciamo, cosicché la gente possa percepirlo e divertirsi".
A proposito di divertimento: cosa avete in serbo per il vostro Lovebox quest´anno?
"Grandi cose ... Dizzee Rascal, i Roxy Music, Grace Jones, gli Hot Chip, Mark Ronson con la sua band, gli Empire Of The Sun, i Noisettes ... Dall´Italia abbiamo chiamato i vostri Crookers. Garantiamo che il livello è ottimo quest´anno, e che si ballerà molto più del solito. Però noi staremo a guardare".
Non vi esibirete?
"No. Quest´anno sarà la prima volta che non lo faremo, non in questo festival almeno. Vogliamo dedicarci di più alla produzione e all´organizzazione di grandi eventi come questo. E poi anche scendere in pista e ballare tutta la notte! Ce lo meritiamo, no?".
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Elisa Bellintani
2 aprile 2010
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