Lo abbiamo lasciato lo scorso dicembre vincitore della terza edizione di X Factor, con un EP, “Dove si vola”, che ha avuto ottimi riscontri di vendite e che ha sottolineato quanto il pubblico e la critica lo amino. Marco Mengoni ora calca il palco dell’Ariston, sfidando la sorte a Sanremo. Il posto tra i Big è suo di diritto, grazie alla vittoria ad X Factor, e c’è chi giura che potrebbe bissare portandosi a casa anche il Premio della Canzone Italiana (inciampando nei cicli della storia e reinscenando quanto già visto l’anno scorso con il trionfo di Marco Carta al Festival). Quel che è sicuro, intanto, è che Marco presenterà a Sanremo Credimi ancora, canzone da lui scritta e musicata, e che subito dopo uscirà “Re matto”, un EP questa volta solo di inediti.
Sarà agitato, vista la sua giovanissima età – 21 anni appena compiuti?
“Ma no, in realtà per niente. Riesco a mantenere una certa freddezza di fronte a queste scadenze importanti, e poi dico: a che serve preoccuparsi prima? Ti rovini solo l’attesa. Vedremo come andrà quando sarò là”.

Davvero non senti pressione?
“Io me voglio divertì a Sanremo. Andare sul palco, far sentire la mia canzone, poi come va, va. Non succede niente, anche se esco la prima sera. Poi ho un disco in uscita, un nuovo EP”.

Come la definiresti, questa canzone?
“Nelle intenzioni è nata come molto rock, acida, bella aggressiva. Però a Sanremo non ci puoi andare così, e allora ho studiato un arrangiamento di archi molto particolare e bello che piacerà tanto, sono sicuro. È un pezzo che gioca sugli opposti, un po’ ambiguo, ormai ci sono abituato”.

Venerdì sarai in duetto con …?
“Non so ancora, però a X Factor dicevano che Chiara era come un flauto, Giuliano come un sax ed io un violino. Magari qualcosa di particolare con dei violinisti … Non so. Chissà”.

Anche in Credimi ancora ti sentiremo esibirti in tonalità molto alte?
“Alte, basse, ce sta tutto. C�è chi dice che sembra che miagolo”.

Senti gattino, hai domato la tua criniera leonina per Sanremo?
“Ha´ voglia, mi sono tagliato i capelli. Ancora andrò in giro come mi sveglio, il pettine non lo uso. Però sono più corti”.

E in valigia hai già pensato a cosa metterai?
“Devo ancora farla, la farò domenica. Da casa non mi porto niente, non credo nei portafortuna o nei feticci o ste cose qua. Non mancheranno le sciarpe, però. Garantito”.

Quindi non ti preoccupa il fatto che i bookmakers ti diano vincitore 4:1, oggi …
“Ma dai? No, no. Boh, vediamo! Io intanto cercherò di passarmela bene”.

Da ascoltatore, quale canzone ti è piaciuta tra quelle dei tuoi colleghi in gara?
“Ci credi se ti dico che non ne ho sentita nemmeno una? Ero sempre l’ultimo a fare le prove all’Ariston e non ho avuto modo di ascoltarle. Però ho parlato con Nino D’Angelo e i Sonohra, mi sono piaciuti”.

Che dici, il tuo fan club si mobiliterà in massa per questa trasferta sanremese?
“Ma speriamo! Io i fan li adoro, ma un po’ mi imbarazzo. Tutti sti complimenti … Mi è capitato una volta di incontrare una bambina che appena mi ha visto si è messa a piangere; le ho regalato pure un braccialetto ma niente, continuava a frignà … Si vede che faccio quell’effetto!”.

Intanto a Ronciglione ho visto che ti hanno fatto un carro di Carnevale. Non capita tutti i giorni!
“Mamma mia che meraviglia … con la giacchetta di paillettes! Sembravo troppo io. Ci sono andato al Carnevale, mi sono affacciato al balcone e ho salutato quando è passato il carro sotto; mi sembrava il minimo, con tutto lo sforzo che han fatto per costruirlo”.

Web: www.marcomengoni.it