Non c�è band che più di loro incarni alla perfezione la definizione di eclettismo. Sono impossibili da classificare, spiazzano al primo ascolto ma catturano, e si permettono di crescere sotto pelle fino a che non se ne può più fare a meno. Gli Yeasayer sanno come confezionare un ottimo album che piaccia anche a chi ha paura della parola indie; sono stati in tour con gli MGMT, ma sono molto, molto più particolari. "Odd Blood" è il loro nuovo album, follow-up del fortunato "All Hour Cymbals". Ce lo racconta Chris Keating.
Sul vostro Twitter avete scritto: "Come possiamo far diventare il 2010 migliore del 2009?"
"Qui negli Stati Unti iabbiamo avuto un anno terribile ... Già riuscire a fermare qualche guerra aiuterebbe a migliorare il 2010, sul piano internazionale. Noi personalmente invece ci auguriamo di riuscire a realizzare un sogno: andare in Giappone! È un mondo folle, credo ci troveremmo bene".
Intanto il vostro 2010 è incominciato con la pubblicazione del vostro secondo album, "Odd Blood".
"Alla grande! �Odd Blood� è il nostro contributo affinché il 2010 sia un anno migliore. Un album pop!"
Quindi lo definireste pop?
"L�etichetta è un pò ardita, perchè ci sono talmente tante influenze e sviluppi delle stesse che risulta difficile fermarci ad una chiara definizione. Nemmeno ci interessa, in fondo. Però l�atteggiamento è pop nel senso che abbiamo cercato di preservare il discorso melodico e di allargare gli orizzonti in maniera da coinvolgere sempre più pubblico".
La stampa ha sempre fatto molta fatica ad inserirvi in uno specifico genere, infatti. Che cosa significa per voi, questa inafferrabilità?
"Come ho già detto non è che ci interessi particolarmente. Noi abbiamo sempre provato a fare qualcosa che fosse originale e che reputassimo valido, e mci rendiamo perfettamente conto che il nostro sound è molto, molto particolare e unico. Quello che ci preme è rispettare le aspettative che ci poniamo come band: dare il massimo distinguendoci da tutti gli altri".
Qual è la particolarità di una canzone degli Yeasayer?
"La prima cosa che mi viene in mente è che ha parecchi livelli sovrapposti. Non c�è una chiave di lettura e di scrittura univoca. Non per questo però la canzone risulta difficile o troppo d�élite, ci piace comunque inscenare un sound che abbia parecchio appeal".
Come vedi "Odd Blood" rispetto al vostro debutto, "All Hour Cymbals"?
"Questo è un album molto più fisico e dal taglio più pop, sono più pop le parole, infatti qui non abbiamo usato il gioco di parole come nel titolo del precedente. È più diretto. Più corposo, però".
Si sente anche nel suono. Quanto avete �elaborato�?
"Abbiamo scoperto tanta nuova strumentazione, rispetto al primo disco, e la abbiamo usata. Portare tutta la produzione e l�attenzione ad ogni singolo beat che è tipica della musica dance, curare molto il suono cosicchè la presa fosse più immediata".
E sembra farsi sempre più importante anche il discorso artistico, dal video di Ambling Alp fino all�artwork di "Odd Blood" curato da Benjamin Phelan.
"Abbiamo sempre creduto nella relazione molto stretta che c�è tra musica ed arte. La musica è arte perchè prova ad esprimere qualcosa di interiore e vuole renderlo tangibile e visibile anche agli altri. La parte visuale è un compendio a quello che è il mezzo espressivo che maneggiamo meglio, la musica. Benjamin poi lo conosciamo da più di 10 anni, per cui sa bene cosa vogliamo e cosa pensiamo: e quello che volevamo era qualcosa che fosse creativo e, perchè no, divertente. Noi a farci ricoprire di poltiglia gialla in Ambling Alp ci siamo divertiti!".
"Odd Blood" lo avete registrato a Woodstock. Che atmosfera si respira là?
"Non abbiamo scelto Woodstock per respirare chissà quale aria che ci desse l�ispirazione, in realtà cercavo un posto dove andare coi ragazzi a scrivere e provare che non fosse troppo lontano da New York, e mi è capitato questo annuncio di un appartamento a Woodstock. Però poi una volta là devo dire che c�è della gente strana! Non che il tempo si sia fermato al Festival, però si sente un senso di libertà che ti pervade le membra quando passeggi per la strada. Quello che ci ha ispirato è stato l�isolamento in cui ci siamo ritrovati rispetto alla nostra città".
Però poi siete tornati a New York a registrare.
"Per forza, non possiamo stare troppo tempo senza il caos, il rumore, la fibrillazione di New York! Senza delirio intorno non riusciremmo a suonare nulla".
Si trovano perfino momenti di psichedelia, in "Odd Blood". Che cos�è per voi, oggi?
"La psichedelia oggi è un casino, voglio dire, ha perso quei contorni decisi e quei canoni facilmente identificabili che la identificavano, 30 anni fa. Oggi la psichedelia è sbordata, la si sente nel pop, perfino nell�hip hop. C�è uno come Kanye West che fa cose psichedeliche, per cui è chiaro che ci troviamo di fronte ad un ibrido dalle mille teste. E poi ci sono gli Animal Collective, che hanno dato un nuovo e forte impulso alla musica cogliendo l�essenza della psichedelia e rielaborandola in nuove forme sonore. Tra l�altro venivano a scuola con me!".
Chi è Ambling Alp?
"Lo chiamavano �la montagna che cammina� per via della sua stazza: è Primo Carnera; però la canzone l�ho scritta pensando a Joe Louis, un pugile statunitense di colore che durante gli anni della II Guerra Mondiale riuscì a sconfiggere Max Schmeling, il campione dei nazisti".
Elisa Bellintani
28 gennaio 2010
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