Ridendo e scherzando siete arrivati a spegnere ben venti candeline. Come è nata l’idea di fare un disco per celebrare questo traguardo?
Elio: “Ci siamo accorti con stupore che erano già passati vent´anni dal nostro primo album, e per festeggiare in maniera degna nulla poteva essere meglio di una raccolta dei nostri successi arrangiati per gruppo e orchestra”.
Tanica: “L´orchestra per noi è come la donna nuda che esce dalla torta al compleanno, una grande torta in cui stanno 50 elementi di Filarmonica Toscanini”.
Nel corso degli anni avete abituato il vostro pubblico ad album con titoli bizzarri e dal significato misterioso. Non posso fare a meno di chiedervelo: perché “Gattini”?
Elio: “Perché è quello che ci sentiamo veramente noi, cioè dei gattini che non possono fare veramente male a nessuno ma, anzi danno amore, e chiedono amore: che è poi quello che è accaduto in questi vent´anni per chi ci ha ascoltato con le orecchie giuste. Ed è anche un´abilissima scelta di marketing, perché ci siamo informati e non c´è nessuna immagine che venda di più dei gattini: se su un prodotto metti dei gattini vendi tantissimo, se metti dei cagnolini vendi tanto, ma non quanto vendi con i gattini”.
Tanica: “Abbiamo affidato a una società di indagine il compito di verificare anche quali fossero i video più visionati in rete, e dopo il porno vengono i gattini, tipo il ‘gatto che suona il pianoforte’, ‘gatto che fa la doccia’, e tutte le variazioni sul tema cuccioli e tenerezza”.
Vista la quantità di successi che avete collezionato in questi due decenni non sarà stato facile scegliere quali brani inserire nell’album. Che criterio avete usato?
Elio: “Abbiamo selezionato attentamente i pezzi che avrebbero potuto essere resi meglio con un arrangiamento orchestrale, o quelli che contenevano già parti orchestrali riprodotte con suoni campionati, come Essere donna oggi. L’unico rimpianto è che mentre dal vivo l´orchestra suona tutta assieme, sul disco abbiamo inciso sezione per sezione, e alla fine si è rivelato un po´ un errore. Ma non potevamo saperlo all´inizio”.
Tanica: “Allora lo abbiamo spacciato per scelta artistica, come eccessiva discrezione: non volevamo che ciascun musicista sapesse le parti eseguite dagli altri per non generare gelosie tipo ‘Lui ha più note di me!’: troppo sangue è stato versato per le rivalità tra strumento e strumento… In questo modo gli esecutori scopriranno solo in sede di concerto qual´è il materiale degli altri, e sarà troppo tardi per qualsiasi lamentela o diverbio”.
Guardando la lista delle canzoni si nota subito l’assenza di Supergiovane, come se il Bellimbusto lo avesse sostituito… un segno dei tempi, forse?
Faso: “Il Bellimbusto è più il personaggio che assomma in sé i valori di questi tempi, cioè: essere molto alla moda, molto misterioso, con l´occhiale scuro e in una dimensione sempre elettrica, coadiuvata di sostanze annusabili. Questo è un po´ il bellimbusto, che non combina niente ma è molto figo”.
Elio: “Il Supergiovane esisterà sempre. Si può dire che ci sia un´analogia tra i due: mentre negli anni di Supergiovane il personaggio per eccellenza che ci esaltava era il Supergiovane, in questo periodo il soggetto che popola i nostri incubi è il Bellimbusto. Non dico sia il nostro eroe, ma è il personaggio che si stacca dalla massa”.
Tanica: “Quando abbiamo scritto Supergiovane c´era un personaggio, poi cassato, che era l´assistente di Supergiovane: il Giovenca, una specie di scudiero. Potrebbe darsi che passati vent´anni e acquisita una sua indipendenza economica a volte maldestinata, il Giovenca sia diventato il Bellimbusto”.
Vista la vostra passione per il live, all’uscita dell’album farà ovviamente seguito un tour: farete solo teatri o anche location più grandi, come arene o palazzetti?
Elio: “No, faremo solo teatri anche perché è tanto tempo che non lo facciamo e ne siamo felici, perché è un po’ il nostro habitat, la nostra dimensione perfetta: innanzitutto si riesce ad ascoltare bene, cosa molto importante per noi e anche per chi ci viene ad vedere, e l’altro aspetto importantissimo è che si riesce ad instaurare meglio un rapporto con il pubblico, cosa che negli spazi grandi è più difficile perché non si sente bene, sono tutti lontanissimi e quindi non si riesce a creare bene quel contatto che per noi è fondamentale, perché in quel modo si riesce a dare un’altra forza all’esibizione”.
Faso: “In teatro poi puoi scegliere dei brani che nei posti grandi non rendono. Puoi fare delle scelte dinamiche che in altri posti non funzionerebbero, come decidere di fare un brano in una versione più soft: in teatro diventa una cosa bellissima, mentre in un campo sportivo dal trecentesimo spettatore in poi il pezzo non arriva”.
Notizia freschissima: i Lost hanno vinto quest’anno il Best Italian Act agli Mtv EMA, a distanza di dieci anni dalla vostra vittoria nella stessa categoria. E’ un cerchio che si chiude?
Elio: “Sono le convergenze parallele. Noi e i Lost tendiamo verso lo stesso obbiettivo, solo che seguiamo due linee che non si incontrano mai. Credo che i Lost siano dei degni eredi della nostra vittoria quella volta”.
Tanica: “All’interno di una band ci sono opinioni sempre differenti, io per esempio questo premio lo avrei dato ai dARI”.
Elio: “Negli Elio e le Storie Tese la crisi più grande è stata quando si è creata una frattura tra chi sta con i Lost e chi sta con i dARI. Poi ci sono invece i Sonora che piacciono a tutti”.
Voi che avete sempre puntato sull’assurdo e sul nonsense, quando sentite cose come La pace può non vi sentite un po’ soppiantati?
Elio: “Esatto, ci stanno sorpassando a destra, ma noi ci stiamo preparando a sorpassare ancora più a destra, in corsia d’emergenza, con anche il fazzoletto bianco fuori. Anche noi abbiamo nervi d’acciaio”.
COS'E'?
Newsic ? il portale dedicato al mondo della musica che abbraccia tutti
i
generi e tutte le preferenze. Artisti da classifica, nomi emergenti,
tendenze del momento e successi del passato: noi non facciamo
differenze, tutto quello che ? cool lo troverete nelle nostre pagine. CHI SIAMO?
Siamo una redazione attenta a dove si sta muovendo la musica oggi.
Crediamo nell'informazione e nell'arrivare prima di tutti a
darvi gli
stimoli giusti per essere sempre aggiornati su quanto succede in Italia
e nel resto del mondo. Ma prima di tutto siamo degli ascoltatori
appassionati. Tutto quello di cui vi parliamo ? stato 'testato'
da noi. PERCHE'?
Perch? siamo in prima linea. Perch? siamo pronti e preparati. Perch?
non
vi raccontiamo storie. Perch? crediamo nel rapporto di fiducia con i
nostri visitatori. QUANDO?
Sempre. 24 ore al giorno. 7 giorni su 7. 365 giorni all'anno.
Newsic non
vi lascer? mai da soli. DOVE?
Online, certo; non solo su newsic.it ma anche su tutti gli altri
siti del nostro circuito.