Artisti: LOST UN GIORNO TRA LE FAN

Trovare un punto d´incontro è sempre stimolante. Regala energia e dà quella effervescenza in più che mette colore al nero del testo, che cambia profumo all´odore nauseabondo della carta di un giornale. Stufi del solita solfa e del ritrito “Bla bla bla bla...”, delle interviste fatte e preconfezionate, quando possiamo organizziamo interviste diverse. Quando in redazione passa un gruppo giovane che ama il rapporto diretto con i fan, la cosa diventa a dir poco semplice. Con i Lost è nato tutto così. Con Federica della Carosello decidiamo di far diventare i fan giornalisti per un giorno. Sappiamo benissimo che parlare al maschile dei fan dei Lost è usare impropriamente la lingua italiana. Abbiamo infatti la matematica certezza che come partiremo con il concorso: “diventa giornalista per un giorno e intervista i Lost”, scateneremo una valanga di mail tutte di rosa vestite! Si intaserà il server a suon di: “...vi prego scegliete me” ed emoticon in ogni dove. Lo supponiamo perchè abbiamo già testato con loro quest´esperienza mentre Federica ci mette non la mano ma l´intero braccio sul fuoco perchè li segue nelle loro uscite istituzionali. Partito il concorso, segue il delirio. Ho calcolato che una ragazza ha passato un intero sabato, dalla mattina fino alle 20 circa (con uno stop di 3 ore pomeridiane dove probabilmente è uscita con le amiche e successiva uscita seraòe), a inviare mail con una media di una ogni tre minuti. Mi ha tolto il fiato lunedì mattina quando ho aperto la posta elettronica! Arriva il giorno dell´intervista e arrivano con anticipo anche loro, le fan. Alcune sono le storiche che le seguono e conquistano con la loro tenacia le promozioni che li riguardano. C´è Celestina, Lucia, Sara, Elena, Valentina, Francesca, Marta, ci sono amiche e ci sono papà. Che aspettano sotto il sole cocente cotti sull´asfalto fuori dalla redazione. E arrivano con il loro furgone anche i Lost. E dall´emozione del “tra poco arrivano” si passa all´imbarazzo “sono quiiiii!”. Eccoli, belli e giovani. Tutti carichi, tutti sorridenti a salutare le loro fan. E iniziano a raccontarci di questa nuova esperienza, di questo “Sospeso” che uscirà il giorno dopo il nostro incontro. Accolgono le ragazze parlando subito dell´emozione che li ha portati a questo nuovo lavor e, visto che siamo in tanti a parlare, per non cadere nelle difficoltà di dire ´chi ha detto cosa´, ci sarà un semplice domanda e risposta senza specificare il nome.

Che impressione vi fa avere davanti alcune delle vostre fan?
“E´ emozionante. Crescono insieme a noi; e anche se oggi non si direbbe... Non ci sono solo ragazze. Si è alzata l´età delle persone che ci ascoltano. E sono persone che hanno voglia di conoscerci attraverso il live. E noi siamo stati un anno intero in giro a suonare e tra poco riprenderemo. È arrivato il momento di riscattarsi finalmente”.

Appassionati dell´on the road?
“Considerate che noi facciamo un disco in studio... solo per poterlo andare a suonare in giro. E con il disto cerchiamo di riportare tutta l´energia live. Ci piace far questo”.

Perchè una cover e perchè proprio Sexy Back?
“Perchè è una canzone che ci ha accompagnato tutto il tour. Ci tenevamo ad inserirla e in un certo qual senso ci è stata richiesta. Noi ovviamente abbbiamo cercato di dare la nostra personale intepretazione, riarrangiando il pezzo. Il perchè di questo pezzo... è comunque perchè ci piace parecchio! Senza che nessuno ce ne voglia... Una volta una persona è venuta a farci i complimenti, soprattutto per questo pezzo!”.

Dove e come nascono le canzoni?
“Nascono in tour, dove abbiamo lavorato tutto un anno... Nelle camere d´albergo o in viaggio nel furgone e parlano di quello che stiamo vivendo quest’anno. Di questo futuro incerto, che presenta mille strade. Noi viviamo con lo spirito di quello che stiamo facendo. Ci troviamo tutti in un momento difficile”.

Quali band italiane stimate particolarmente?
“I negramaro, i Subsonica, i dARI, i Sonohra... siamo contenti che la gente stia riscoprendo la musica e abbia voglia di ritornare ad ascoltarla dal vivo”.

Che cosa vi regala la musica, anche quella degli altri?
“Ci regala emozione, ci capita spessissimo di emozionarci. Emozioni diverse, perchè la musica ha una potenza pazzesca. A volte ci chiediamo: e se avessimo scritto noi quelle canzoni?”

Come state vivendo questo periodo?
“Stiamo vivendo bene. Siamo molto soddisfatti. Le canzoni ci piaccono molto. La soluzione dell´Ep permette sia di far spendere meno a chi ha voglia di acquistare la musica, e ti da la possibilità di uscire più spesso, di essere presente sul mercato con cose nuove”.

La collaborazione con Joel dei Good Charlotte come nasce?
“E´ nata semplicemente dalla potenza di internet e dalla nostra voglia e curiosità di proporre la nostra musica a degli artisti che apprezziamo molto. La casa discografica non sapeva nulla. Abbiamo mandato una mail con una demo... e forse eravamo convinti che non avremmo ricevuto risposta, invece sono passati solo venti minuti e Joel ci faceva i complimenti per il contenuto del brano e acconsentiva a cantarlo insieme a noi”.

E poi?
“Abbiamo presentato il progetto alla casa discografica ed è piaciuto molto anche a loro. Cosa potevamo voler di più? Il disco è stato poi masterizzato a Londra, doppia soddisfazione anche per il risultato finale”.

Con quale altro artista vi piacerebbe collaborare?
“Boh, ce ne sono tanti. Se capiterà ne faremo ancora. Ci piacerebbe fare canzoni con altri artisti, ci sono grandi da cui imparare”.
E in concerto con altri artisti?
“Avremo molti concerti, TRL in tutte le date, più il tour nostro promozionale. Gireremo molto, durerà fino a fine anno. Seguiteci”.
Domani vi svegliate: dARI, Good Charlotte, Escape o Green Day?
“Volentieri Good Charlotte e Green Day”.
Avete in mano una copia del vostro disco, cosa sentite?
“Sentiamo la carica del sound del disco che arriva live. E´ un lavoro molto carnale e viscerale... ma forse lo dicono tutti, vero? Il disco è sospeso tra un presente in crisi con un futuro incerto. Noi vogliamo vivere quello che stiamo facendo”.

Cosa vi aspettate con l´uscita di “Sospeso”?
“Di suonare. Arrivare a fine anno distrutti per aver suonato tanto! Andare a farci conoscere altrove, anche all´estero”.

Ripartire da zero che effetto vi farebbe?
“Difficile rifare un percorso lungo e non facile... ne sono successe un sacco, abbiamo fatto tante rinunce. Ma se c´è da ricominciare si ricomincia... Noi comunque speriamo di fare questo lavoro il più a lungo possibile”.

Un consiglio: cosa fare e non fare per non deludere i fan...
“Essere sempre se stessi, seguendo un percorso. Fare crescere anche i propri fan. E non montarsi mai la testa”.

Una canzone in cui vi rispecchiate non vostra?
“La prima che mi viene in mente è Wonderworld degli Oasis. È difficile però darne una, perchè ci sono canzoni per ogni momento. Se rispecchia in quel momento te... è quella la canzone. Anche l´artista che vedi dal vivo ti può regalare molto e ti puoi rispecchiare in lui”.

Trovate la lampada di Aladino e avete a disposizione tre desideri...
“Umh... Vengono fuori le cose più banali ma veramente sentite come dare più bontà alla gente... allora dai diciamo: scrivere le canozni più belle del mondo!”.

E le domande continuano, le ragazze ne hanno veramente tante di cose da chiedere... non ultimo: “Walter, ma perchè in un concerto ti sei buttato sui fan?”. Ma non c´è più tempo, anche se fanno fatica a staccarsi da questo momento.

WEB: www.myspace.com/lostrock

Elena Ferraro
25 agosto 2009