La formazione più ricercata e discussa d’America è tornata con un nuovo lavoro intitolato “Music For Men”, un disco prodotto da Rick Rubin, uno dei nomi più acclamati del panorama rock internazionale da oltre 25 anni. Si sono formati nel 1999 a Olympia, Washington, e da quella date hanno continuato a stupire e affascinare con il loro speciale sound, un distillato inebriante di soul, rock, funk, disco e punk, tutto portato all’ennesima potenza dalla straripante, in tutti i sensi, esuberanza della frontwoman Beth Ditto (icona gay della nuova generazione), dalle crociate anti-Bush alla battaglia contro le taglie minime, elemento di spicco del trio americano, punta di diamante di quella scena underground ormai diventata la fucina di talenti del mercato discografico in fase di asfissia. In questa avventura ci sono anche il chitarrista Brace Paine e la batterista Hannah Blilie (che ha rimpiazzato Kathy Mendonca), la nostra interlocutrice diretta in questa intervista esclusiva con la band.
La loro musica genera forti richiami al passato, anche i paragoni con dee della statura di Janis Joplin o Tina Turner si sono sprecati, nonostante l’originalità della musica dei Gossip è unica e inconfondibile. Hanno un suono che cattura, note che trascinano l’ascoltatore in una morbosa voglio di ballare, di lasciarsi andare e scatenarsi senza freni, seguendo le dritte dell’istrionica Beth sacerdotessa di cerimonia perfetta.
La formazione d’oltre oceano è stata la centro di mille discussioni, un polo attrattivo per migliaia di ragazzi, che hanno eletto i Gossip ha band generazionale e indiscusse icone gay.
Questa frenata corsa verso l’Olimpo della musica è confermata anche dall’ascesa perentoria della leader del gruppo. Ditto ha ottenuto il primo posto nella Cool List di NME (New Musical Express, prestigiosa rivista musicale britannica), oltre a diventare oggetto del desiderio di molti magazine, come ragazza copertina
Il grafico discografico dei Gossip parte nel 2001 quando pubblicano il loro primo album di studio “That´s Not What I Heard” ma non ottiene successo, nel 2003 ci riprovano con il secondo album “Movement”, ma il successo arriverà solo tre anni più tardi con l´album “Standing In The Way Of Control”, trascinato dall´omonimo singolo che scala le classifiche inglesi e si fa notare in molti paesi Europei e in America.
“Music For Men” è il primo set (da studio) della band per un Major del disco. Musicalmente e liricamente è molto potente e incisivo, un susseguirsi di brani accattivanti e che trascinano l’ascoltatore in un oblio che solo i Gossip sanno materializzare! Questa mistica forza che si respira ascoltando questo nuovo CD è anche il risultato di una proficua collaborazione con il ‘geniaccio barbuto’ di Rick Rubin (Red Hot Chili Peppers, Metallica, Beastie Boys… solo per citare alcuni dei sui sigilli), che ha aiutato il trio post-punk rock a ottenere un distinto groove per ogni traccia, indiscusso genio nell´estrapolare lo spirito più profondo dei talenti musicali.
Di questa perfetta alchimia, Brace Paine ha detto “Lui è veramente mistico. Lui si concentra e pensa solo alla musica , ai sound system… Lavorare con lui è stato fantastico. Io gli dissi: creiamo un suono del basso simile a quello dei PIL (Public Image Limited) e lui sapeva perfettamente di cosa stavo parlando, lui ha tutte le referenze e conoscenze. Lui mi ha permesso di fare tutto quello che volevo fare, ha convogliare l’energia nella direzione giusta. La maggior parte del disco l’abbiamo scritto in studio, nel leggendario Shangri –La, costruito nel 1976, con nel retro un vecchio tour bus di Bob Dylan. Era la prima volta che entravamo in uno studio del genere, dove abbiamo fatto liberato tutte le nostre idee in maniera molto semplice. Odio il sound con over-production. Beth è una cantante straordinaria. Sono sempre folgorato da ogni cosa che fa”, ha aggiunto Brace.
Ma lasciamo spazio anche alla leader del gruppo che commenta il nuovo sforzo con queste parole “Mi auguro che questo disco ispiri qualche ragazzo nerd con gli occhiali in qualche villaggio remoto; o aiuti una ragazza grassa e brutta a combattere l´infelicità e formare una band. La felicità è così vicina, la scopri quando lascia la scuola!” ha detto Beth Ditto, aggiungendo che “Music For Men” parla di più di omosessualità rispetto ai precedenti lavori della band, perchè adesso i The Gossip hanno un ruolo di potere nella scena Pop.
Questa dimensione indie con propensione mainstreem, ha portato questo progetto musicale verso una dimensione invidiabile per i colleghi e appetibile per il mercato. I Gossip hanno suonato con Sonic Youth, YYY, White Stripes… hanno partecipato al True Color Tour con Cindy Lauper, Dresden Dolls, Erasure, Debbie Harry…
“Music For Men” porta con sè pericolosi elementi vitali, passione e mistero. Un profondo senso di ironia culturale pervade tutto il set, un disco diretto e viscerale, energia animale pulsante. Eccoci alle prese con Hannah, che in maniera molto eloquente e allegra ci ha confidato i segreti più nascosti di questo nuovo album. Sono le 11 di un lunedì mattina, quando squilla il telefono e dall’altra parte della cornetta c’è Hannah, la ragazza che appare in primo piano sulle copertina del nuovo disco dei Gossip e drummer del gruppo.
Ciao Hannah come va e dove sei in questo momento?
“Tutto bene. Sono ad Amsterdam è una giornata di sole straordinaria (maggio 2009) , sono qui seduta al tavolino di un bar a fare colazione con una tazza di caffè e frutti di bosco e sto facendo un’intervista con te. Cosa posso chiedere di più in questo momento”.
Ci puoi dire cosa avete fatto dall’uscita di “Standing In The Way Of Control” fino a “Music For Men”?
“La vita dei Gossip si consuma quasi totalmente on the road. La nostra attività live è veramente intensa e corposa. Gli show sono fantastici e ogni tour diventa una produzione sempre più grande e impegnativa. Il divertimento è assicurato. Io, Beth e Brace siamo dei buoni amici e stiamo vivendo dei momenti indimenticabili, tra noi c’è un feeling indescrivibile, un’intesa che rende tutto meno difficile da raggiungere. Naturalmente dopo l’uscita del disco dal vivo abbiamo iniziato a pensare e abbozzare qualche idea per il nuovo album. Era giunto il momento di passare alla fase successiva del nostro progetto”.
Per questo nuovo lavoro avete assoldato un guru della produzione: Mr Rubin. In che maniera ha aiutato il processo creativo e come avete collaborato con lui?
“E’ stato fantastico. Era la prima volta che lavoravamo con lui. C’era l’idea già di coinvolgerlo per il precedente live album ‘Live In Liverpool’, ma poi non si è fatto nulla. In studio noi abbiamo portato molto materiale, demo, pezzi finiti a metà, idee da sviluppare , brani non completati. Rick ha svolto un processo di coesione, un collante per focalizzare l’energia sugli obiettivi che c’eravamo prefissati. Lui ci ha aiutato a raggiungere il suono che cercavamo. Da questo punto di vista è un genio, una persona unica nel suo genere. Ci ha sempre supportati, ci ha permesso di fare quello che ci sentivamo senza interrompere il feeling creativo che si era generato. La sua personalità e professionalità non hanno prevaricato sulla nostra identità, lui ha lasciato la massima libertà d’azione, per poi capitalizzare il potenziale migliore, capiva esattamente quello che cercavamo. Lui ha un approccio musicale straordinario, crede in quello che fa e trasmette questa sensazione a tutto il team. E’ un ragazzo positivo, uno dei producer più in gamba sulla piazza”.
Ipoteticamentepotrebbe riveste il ruolo del quarto Gossip?
“No, questo no. Lui ha una sua personalità che esprime attraverso una dimensione ben precisa. E´ un professionista, si muove con una tecnica tutta sua, un vero mistico. Posso dirti che è stato un supporto fondamentale, una figura indispensabile per trasformare le nostre impressioni, emozioni e tutto quello che avevamo dentro e volevamo dire in fatti concreti”.
Avete registrato il disco in uno storico studio di Malibu (Shangri-La). Come è andato il making of?
“Abbiamo iniziato a lavorare al set dallo scorso novembre (2008), più o meno durante le vacanze in corrispondenza del giorno del ringraziamento (Thanksgivin) e abbiamo finito a febbraio di quest’anno. Il Shangi-La è mitico, uno spazio piccolo molto accogliente e dove si respira un’atmosfera magica e assorbi l’energia dei gruppi che vi hanno suonato. Si trova a Malibu propria sulla costa di fronte all’oceano. Un luogo veramente rilassante e per noi questo aspetto è stato molto importante perchè era la prima volta che trascorrevamo così tanto tempo in una sala di registrazione per realizzare un disco”.
Qual è la magia che circonda il Shangri-La?
“ Molte band hanno registrato in questo studio, è un pezzo di storia della musica. E’ un piccolo luogo, ma veramente confortevole, ti senti a tuo agio e lavori con uno spirito positivo. Nel cortile c’è un vecchio tour bus di Bob Dylan utilizzato come studio secondario da Brace, un reperto vintage pieno di ricordi. E’stata un’esperienza positiva, da un punto di vista professionale, ma anche personale e umano. Quando lavori serenamente, il risultato finale assume un profilo più soddisfacente”.
Da un punto di vista musicale e lirico come si è evoluta la creatura dei Gossip?
“Il differente approccio all’intero progetto ha modificato la sua gestazione. Tutte le canzoni a livello musicale, per la prima volta, sono state sviluppate in studio. Abbiamo avuto a disposizione molto tempo per trovare la giusta collocazione per ogni strumento e arrangiamento, ci sono molti synth… Una esperienza dettata da una volontà ben precisa. Noi volevamo realizzare un disco seguendo questo procedimento con a disposizione il tempo necessario per costruirlo. Sul versante lirico posso dirti che i testi di ‘Music For Men’ fanno spesso riferimento all’amore, si tratta per la maggior parte di canzoni d’amore. La parola ´Love´ si ripete in continuazione trai vari passaggi ma anche nei titoli. Contenuti personali, che parlano di emozioni, esperienze vissute dalle singole persone in tour, con la band, cosa vuole dire essere parte integrante di un gruppo, la quotidianità. Abbiamo voluto che fosse molto semplice. Di solito non ci sono più di due elementi che agiscono in contemporanea nel disco. Inizia semplicemente con linee di basso alle quali si aggiungono una chitarra o il sintetizzatore e la batteria. Siamo fondamentalmente una live band, quindi è stato preso molto in considerazione questo nostro aspetto. Uno dei motivi che ha condizionato la fase di scrittura è stata l’elezione del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ci ha dato una spinta esplosiva, un’iniezione di fiducia che non respiravamo da parecchi anni. Ha comunicato un messaggio speciale, la necessità di cambiamento che la società invocava. Qualcosa è cambiato, ci sono sensazioni diverse, il clima oppresso e nebuloso di prima è stato spazzato via da una ventata di positività. Non sarà semplice ristabilire un equilibrio, ma le prospettive, nonostante la pesante crisi economica, sembrerebbero buone. Dobbiamo lavorare sodo e duro tutti insieme per superare questa fase di stallo e ridare fiducia ”.
Perché così tanto tempo per scrivere i nuovi brani?
“Quando sei in tour per molti mesi e il tuo ritmo professionale e vitale è praticamente condizionato dalla vita on the road hai bisogno di tempo per riflettere e cominciare a pensare a come gestire la fase successiva. La tua testa è assuefatta da meccanismi che ti distolgono dall’attenzione necessaria per raggiungere la concentrazione necessaria per scrivere qualcosa di originale. Semplicemente penso che era giunto il momento giusto per scrivere queste canzoni e non ci siamo fatti scappare l’occasione, ci siamo seduti intorno ad un tavolo e in tre mesi abbiamo realizzato il disco. Tutti gli elementi coinvolti in questo processo hanno risposto all’appello e funzionato in perfetta sincronia. Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto” .
La tua propensione a scrivere quando meglio si mostra e diventa concreta?
“Come ti dicevo noi siamo spesso in tour, quindi c´è una necessità di base: quella di imparare o quanto meno di provare a sviluppare idee on the road, nel bus tour , in una camera d´albergo. Però sai che le distrazioni durante le tournèe sono accattivanti e distolgono la concentrazione. E poi si vive una volta sola perchè farsele scappare. L´ambiente che più prediligo per lavorare ad un brano è lo studio e la serenità di casa, il silenzio della notte... tutti fattori molto stimolanti che uniti al relax favoriscono la vena creativa”
Come è avvenuta la scelta del titolo, che interpretazione possiamo dare?
“E´ un gioco di parole, un´espressione uscita spontaneamente un giorno dalla bocca di Beth. Eravamo ad uno show e nel pubblico c´erano molti uomini che ballavano, metteva in scena una loro performance; in quel momento Beth ha esordito dicendo: Music For Men. Ma soprattuto noi tentiamo sempre di cogliere la semplicità di un titolo, avere un qualcosa che attirare l´attenzione delle persone. Poi ´Music For Men´ può avere svariate interpretazioni, ma la versione originale è questa che ti ho appena rivelato”
Ormai siete della star internazionali, per realizzare “Music For Men” avete percepito questa pressione?
“Abbiamo tentato di non pensare alla pressione. Sicuramente le cose son cambiate, intorno a noi ci sono molte più persone, le aspettative sono aumentate, tutti si aspettano qualcosa di grande dal nostro lavoro. Per evitare di impazzire abbiamo focalizzato l´attenzione sulla musica e i testi, sulla realizzazione del disco, lasciando fuori tutto il resto”.
Adesso che il disco è stato pubblicato, che risposta vi aspettate dal pubblico?
“Non ci siamo posti degli obiettivi. Siamo fieri ed eccitati del disco che abbiamo realizzato, del feeling che si è creato tra la band nel generare questo lavoro. Speriamo di suonare bene nei più importanti festival europei e affrontare un tour divertente. L´album è buono e dedicato all´amore e ha un sound disco-synth. Siamo riusciti a combinare elementi vitali come il senso del pericolo, il fremito e la passione incorporandoli al nostro sound e alla nostra visione del mondo per trascinare l’audience in un party esplosivo, come se fossimo alle porte del 2012 (un monito per chi sostiene che in quella data ci sarà la fine del mondo!, ndr)”.
Come sei finita sulla copertina del nuovo album dei Gossip?
“Si sono proprio io quella sulla copertina di ´Music For Men´, è la mia faccia. L´idea era quella di dare una connotazione visual al titolo dell´album , ma non è stato semplice trovarla. Durante le session fotografiche abbiamo fatto molti scatti anche singolarmente e poi abbiamo deciso di scegliere il mio volto, sembrava la migliore per interpretare il nostro messaggio, un manifesto gay al femminile, una sorta di omaggio a Morrissey o George Michael (icone gay), che hanno pubblicato dei lavori mettendo i loro volti sulle cover art”.
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