Hanno fatto la storia del Brit pop riuscendo come nessun altro a travalicarne i confini imposti dalla cronologia. Prescindere dai Blur è impossibile, perché al di là della tanto chiacchierata rivalità con gli Oasis se c’è una band che ha attraversato indenne gli anni ’90 segnando tendenze, innovando quando c’era stallo e rinvigorendosi ad ogni esperienza questi sono i Blur. I progetti paralleli (le avventure soliste di Graham Coxon, Alex James e soprattutto di Damon Albarn, impegnato sul fronte Gorillaz e The Good, The Bad & The Queen) e le inevitabili fratture (la rottura con Graham Coxon, che nel 2002 lascia il gruppo) non hanno fermato la fucina creativa che fa capo a Damon Albarn, e che rischia seriamente di ritrovare un nuovo capitolo a seguito della storica reunion di questa estate: i Blur tornano alla formazione originale per una serie di date live a 11 anni dall’ultimo concerto insieme. Non solo: le voci di un nuovo disco imminente, comprensivo del talento di Graham “Mr Lo-Fi” Coxon, si fanno sempre più insistenti.
Per tutta la storia dei Blur, vi rimandiamo qui. Ce n’è fino a stancarvi.
Per tutti gli altri ecco 10 cose essenziali da sapere sui Blur:
Damon Albarn, Graham Coxon e Alex James si conoscono dal 1988. Il loro primo pensiero è stato quello di mettere su una band; istinto profetico, si potrebbe dire. All’inizio si chiamano Seymour, ma dietro suggerimento di discografici e amici nel 1989 scelgono il più pittoresco Blur.
I primi anni ’90 vedono imporsi la tendenza del Brit pop e i Blur si inseriscono immediatamente come protagonisti di spicco della scena assieme ad Oasis, Verve, Suede, Pulp e Supergrass.
Il successo senza precedenti arriva con Country House, anche se i più attenti se li ricordano assai bene già con Girls & Boys e Parklife.
La voce narrante in Parklife è quella di Phil Daniels, attore protagonista di “Quadrophenia”; a seguire esce una versione made in Blur di Substitute su una compilation di vari gruppi dedicata agli Who. Damon Albarn utilizzerà un’altra volta le lettura di un attore in “Demon Days”, secondo album dei Gorillaz: è Dennis Hopper in Fire Coming Out Of The Monkey´s Head.
La diatriba con gli Oasis va ben oltre le pseudo-rivalità sulla falsariga di Beatles e Rolling Stones. I Gallagher e Albarn+Coxon si odiavano davvero, e il culmine lo si raggiunse con la celeberrima dichiarazione di Noel Gallagher: “Dovrebbero prendersi l’AIDS e morire” e con la release voluta a mò di sfida nello stesso giorno di Country House e Roll With It (vinsero i Blur per 274.000 copie vendute contro 216.000 degli Oasis). Oggi le cose non sembrano essere migliorate: mentre i Blur tornano sulle scene, gli Oasis annunciano una pausa (casuale?) di circa 5 anni.
Le prime avvisaglie di crisi con Coxon risalgono addirittura al 1996. A Coxon davano fastidio l’atteggiamento da playboy di Alex ma soprattutto il controllo creativo esasperante di Damon. In occasione di un’esibizione live sul palco non salgono ne Graham ne Alex. Damon mette al loro posto un cartonato e un fan. L’anno dell’addio è il 2002, quando Coxon rivela di essere stato gentilmente invitato ad andarsene. Da allora è ruggine. Fino ad oggi, quando le divergenze sembrano essere state superate e appianate.
Damon Albarn non ha mai cercato le luci della ribalta. Della sua vita amorosa c’è poco da dire: una lunga relazione con Justine delle Elastica e ora una compagna con cui ha una figlia.
L’ultimo album dei Blur è “Think Thank” (2003), che esplica ufficialmente l’antimilitarismo di Damon Albarn. Quando l’Aviazione Americana chiese i diritti per utilizzare Song 2 in occasione dell’inaugurazione di un nuovo modello di cacciabombardiere, Albarn non ebbe dubbi nell’asserire e reiterare. “NO”.
Ci sono canzoni di cui i Blur non sono particolarmente fieri e, contrariamente ai gusti del pubblico, Country House è una di queste. Damon Albarn ha detto: “Ho fatto due dischi brutti. Il primo, ‘Leisure’, è brutto, e l’altro, ‘The Great Escape’, è stato un totale disastro”.
I Blur della bolla Brit Pop si dimostravano baldanzosi, ma anche nella più gratuita delle provocazioni sottintendevano un assoluto, sindacabile, sì, ma ragionato. A voi la sentenza su questa uscita: “Se il punk è servito a far piazza pulita degli hippies, allora io vi libererò dal grunge”. Damon Albarn dixit. Eppure Kurt Cobain, in un’intervista rilasciata prima di morire, affermò che il suo gruppo inglese preferito erano proprio i Blur; Song 2 sembra essere stata composta proprio come una sorta di ringraziamento-omaggio a Cobain per la dichiarazione fatta.
COS'E'?
Newsic ? il portale dedicato al mondo della musica che abbraccia tutti
i
generi e tutte le preferenze. Artisti da classifica, nomi emergenti,
tendenze del momento e successi del passato: noi non facciamo
differenze, tutto quello che ? cool lo troverete nelle nostre pagine. CHI SIAMO?
Siamo una redazione attenta a dove si sta muovendo la musica oggi.
Crediamo nell'informazione e nell'arrivare prima di tutti a
darvi gli
stimoli giusti per essere sempre aggiornati su quanto succede in Italia
e nel resto del mondo. Ma prima di tutto siamo degli ascoltatori
appassionati. Tutto quello di cui vi parliamo ? stato 'testato'
da noi. PERCHE'?
Perch? siamo in prima linea. Perch? siamo pronti e preparati. Perch?
non
vi raccontiamo storie. Perch? crediamo nel rapporto di fiducia con i
nostri visitatori. QUANDO?
Sempre. 24 ore al giorno. 7 giorni su 7. 365 giorni all'anno.
Newsic non
vi lascer? mai da soli. DOVE?
Online, certo; non solo su newsic.it ma anche su tutti gli altri
siti del nostro circuito.