Arriva in redazione un comunicato un po´ particolare, sa poco di istituzionale. È una paginetta scarsa, senza la ricerca di volerla insaporire con troppi condimenti, speziame vario che a volte sortisce l´effetto contrario a quello voluto: toglie sapore al tutto e . Il messaggio è chiaro e stuzzicante. Inizia con un “C´era una volta” e ironicamente scardina la logica commerciale che sta dietro alla musica suonata. Lo schema musicale è il seguente: “singolo / se le radio lo passano, album / se l´album vende, tour e poi secondo disco. E se non vendi e non piaci alle radio, saluti e baci”. Gli schemi sono come le regole: fatti per essere infranti. A volte è male che saltino, a volte no. Come in questo caso, dove complici internet e un nuovo modo di vivere l´intrattenimento, la musica che si decide per tutti non esiste più e il pubblico si scopre capace di intendere e volere e molto più maturo di come lo vorrebbero gli addetti al lavoro. Ergo: dal genere più popolare a quello più di nicchia, si ridà dignità al poliedrico circo del pop e ai suoi infiniti sottoinsiemi... perchè no: divertendosi con gli amici! Questo serve per spiegare chi è o cos´è Airys, voglia e gusto insieme di produrre dell´electro-pop sano, divertente, qualitativamente alto e contemporaneo da ballare in giro. Airys è la personalità e voce di Syria unite alla produzione di Giulio Calvio e Sergio Maggioni.

E da Airys decido di andare. Vulcanica e piena di tatuaggi, è questa l´immagine della bella Cecilia Cipressi, in (p)arte Syria e in (p)arte Airys, negli uffici della Sony Music dove si appresta alla promozione del suo nuovo progetto. Arrivo carica di foto stampate, quelle che trovate in questo servizio e che la ritraggono diversa, ma sempre uguale. Punto il dito sull´immagine più divertente, quella di lei che sorride stupita ad una scatola che racchiude un ambiente super incasinato e ho voglia di sapere tutto ma proprio tutto su quella scatola!

“Queste scatole le faccio io... Le personalizzo per gli amici, per il matrimonio di Lorenzo Jovanotti gliene ho regalata una. Adesso la sto facendo per Andy dei Bluvertigo... ma dopo devo andare a curiosare nel suo studio per cercare di capire quali oggetti e quali colori entreranno in quella scatola. Questa fotografata è la mia casa e il mio disordine. Le mie pareti sono colorate a strisce bianche e nere, davvero sai? C´è un disordine di oggetti con una logica mentale però. Ci sono le cose di mia figlia Alice, c´è una palla da disco... ci sono tante cose dentro, tante”.

Tutti questi progetti ti portano a curiosare sempre intorno a te e a non fermarti?
“Amo osservare, studiare, guardare molto all´estero e poi credo che nella vita ti devi divertire e io gioco a modo mio. Nel mio modo di giocare anche con le scatole c´è una forma maniacale per riempire i buchi. Nel momento in cui parto con un lavoro devo coprire buchi e paranoie. Visto che di giorno devo essere anche mamma, spesso mi ci dedico di notte... Se ho tutto il materiale ci metto due ore, altrimenti se mancano pezzi anche due settimane. Ogni ambiente ha una logica, ci sono oggetti ma anche rebus che si leggono mettendo insieme oggetti della persona protagonista della scatola... Ogni mia scatola manda un messaggio all´interessato”.

Il video che si vede sul tuo myspace è molto particolare. Ce lo racconti?
“È un prodotto particolare, è un fermo immagine della vita notturna di Milano, un piccolo documentario pazzo e folle dove osservo la gente che si diverte ballando la mia musica.
Airys è prezzemolina che ha voglia di vivere atmosfere elettro molto divertenti. È molto figo. Mi ci sono buttata a capofitto, un´altra bella fetta della mia vita... vadoooo”.
Video molto estremo. Tutto vero, di una notte milanese ai magazzini generali. Giro con una telecamera e viene fatta la costruzione di 12000 scatti.

Che differenza c´è tra la gente della notte e quello del giorno?
Il pubblico della notte mi dà follie, mi dà la possibilità di mascherarmi ogni sera per una festa di carnevale, mi libera dalle inibizioni, è energia, è sorriso. Di notte si estremizza molto, la notte non chiede, la notte è più appariscente. A Ibiza è notte tutto il giorno... si vive il carnevale di Rio dalla mattina alla sera. Il pubblico del giorno ha bisogno di essere più delicato e composto. È il pubblico fatto di incontri più rilassati, di gente che chiede cosa stai facendo, e poi di giorno ti chiedono di Syria. Ma resta il fatto che di fondo, ho sempre bisogno di dare un senso alle cose che faccio. Ho voglia di stringere le mani e con tanta leggerezza”.

web: www.myspace.com/airys09

Elena Ferraro

10 Luglio 2009