Solare e ridanciana, esce dalla casa di X Factor con un disco - “Noemi” - che sta godendo di un buon riscontro di vendite. Lei che durante lo show televisivo ha ricevuto i complimenti direttamente da Anastacia, con la quale è facile trovare somiglianze per le sfumature e la voce blues.
Il tuo Ep si compone di 4 inediti e due cover, perché non hai fatto la scelta di proporti solo con le canzoni presentate durante lo show?
“Sono tutti pezzi precedenti a X Factor, avevo paura che non venisse fuori il percorso di crescita. Ci tenevo a fare una cosa che fosse più mia, senza nulla togliere al programma. Sono contenta perché le canzoni del disco che sono parte del mio bagaglio siano state accettate dalla Sony, che così mi ha dato credito. Hanno rispettato quello che ero, è un’arma a doppio tagli, ma spero che vada bene così. E nelle due cover invece c’è il viaggio mio e di Morgan, che mi ha tanto aiutato a capire. Non cantavo per niente la musica italiana e lui ha creduto in me. Con gli altri caposquadra avrei rischiato di annoiare, lui invece mi ha aiutato molto. È un uomo di grande cultura musicale e mi ha aperto gli occhi aiutandomi a capire quello che so fare”.
Come nasce Noemi?
“Io nasco come musicista, l’ambito del suono mi ha sempre affascinato più del testo. Ho un gruppo blues e con loro ho sempre girato per festival, mai gare perché non abbiamo mai amato la competizione. Ci chiamiamo i Bagagliaio Bros., perché il bagagliaio è lo spazio dove mettiamo sempre gli strumenti: due chitarre, 1 batteria. E poi il gruppo si compone anche di un pianista e io alla voce”.
Non suoni?
“Sul palco mai, uso chitarra e piano per comporre. L’aneddoto che amano raccontare i ragazzi del mio gruppo è che mi hanno trovare sulla spiaggia come una cozza e dopo mezz’ora già suonavamo insieme. Quando siamo insieme c’è un’energia pazzesca e vorrei tanto che venissero con me in tour perché sono bravi e mi fanno sentire a casa”.
Perché X Factor se dici di non amare la competizione?
“Perché mia sorella e mio padre mi hanno detto di provarci e un po’ mi hanno spinto. Mia sorella ha chiamato di nascosto e sono andata. Ho pensato: ho 27 anni, proviamoci. Sono stata mesi senza tv e internet, completamente immersa in questo bell’ambiente che si era creato nel loft”.
Il ricordo più bello di questa esperienza?
“Il ricordo più bello è quello del loft… Una vera comune. Si suonava tutti insieme, si cucinava, ci si truccava insieme… tutto in stile anni ’70, troppo figo”.
Un’altra competizione… come può essere Sanremo?
“Mai dire mai, Sanremo dipende da tante cose. Quest’anno mi ha colpito tanto Malika Ayane, poi ho scoperto che anche lei nel disco ha una canzone che si intitola Briciole”.
Cos’è per te la musica?
“La musica è collaborazione, come fai a tirare fuori un’idea se non la condividi? Può essere anche scontro ma finalizzato a raggiungere qualcosa. Se non c’è collaborazione la musica muore. Per me la musica è un’ancora di salvezza, è la mia terapia. È bellissima. La musica va scritta perché ti fa sentire meglio, non perché hai voglia di essere radiofonico a tutti i costi. È un modo di vederla diversamente. Altrimenti si rischia di creare solo cloni e perdere l’originalità. Bisogna godere senza copiare. È bello portare blues, rock in una società perbenista. Perché in Italia non possono esserci i Nirvana?”.
Quando la musica ti ha fatto male?
“Hai voglia! Quando ho ricevuto le porte in faccia”.
Che musica ti piace?
“Mi piace tutta la musica, anche la classica da Schubert a Giovanni Allevi”.
Ora dove vai?
“Spero che questo sia un punto d’inizio. Spero di fare belle collaborazioni, di non dover fare canzoni per commercializzare. Di collaborare con i veri diamanti, che sono i nostri autori, come Giuliano il cantante dei negramaro, Guccini, De Gregori. Una produttrice che mi piace molto - Sony a parte - è Caterina Caselli. Malika e i negramaro fanno parte della sua scuderia per esempio. Il tempo deve essere sfruttatissimo e bisogna cogliere l’occasione fino in fondo. X Factor mi ha dato la possibilità di dimostrare le nostre potenzialità. Ora devo fare conoscere il mio percorso".
A casa che dicono?
“Sono tutti felici. Mia sorella mi sta aiutando tanto, io e lei condividiamo tantissimo. Il mio fidanzato non ha mai visto il programma, non ha neanche la tv. È un musicista come me, fa il contrabbassista jazz. E’ un virtuoso della musica, completamente alieno a tutto quello che diventa commerciale… per farti un esempio, ha scoperto Amy Winehouse poche settimane fa… Un po’ mi fa rosicare perché potrebbe fare tanto in questo ambito, ma va bene così. L’ho conosciuto pochi mesi fa, è venuto a sostituire ad un concerto il bassista. È stato un colpo di fulmine… anche se di primo acchito mi è stato antipatico”.
Elena Ferraro
10 giugno 2009 |